Da Alessandro Sala e sua moglie Rosy, il piacere di un’accoglienza e una cucina di lago sincere

Dalla rete alla padella. Arrivando a Bellagio, in frazione San Giovanni, piccolo borgo di 50 anime, con le case vicine vicine e i viottoli in acciottolato, la prima impressione che si ha è che il tempo si sia fermato. L’atmosfera è magica. Da quando si lascia l’auto nel comodo parcheggio dove finisce la strada, infilandosi nella stradina silenziosa che attraversa questa frazioncina incantata, da un momento all’altro ci si aspetta di incontrare Renzo e Lucia, quasi si fosse in un altro secolo. Siccome i Bravi però non ci sono, perché qui l’atmosfera è serena, non abbiate timore di dirigervi verso la chiesa, non per cercare Don Abbondio, ma perché proprio di fianco, sulla piazza che regala un colpo d’occhio mozzafiato sul lago di Como, c’è la vostra meta golosa.

È l’Ittiturismo Mella (piazza San Giovanni 6tel. 031950205), realtà la cui attività è sintetizzata dal motto “Pesce, dalla rete alla padella”. Alessandro Sala, pescatore professionista dal 1980 (è uno dei pochi rimasti), ogni giorno cattura il pesce. Lo stesso pesce che poi viene cucinato e servito ai tavoli del suo bel locale. Detto che qui è possibile soggiornare, uscire a pesca in compagnia del patron e gustare poi quello che si è pescato (ittiturismo, appunto), motivo per venire qui è anche solo per una sosta con le gambe sotto il tavolo.

Nella graziosa casetta su due piani, un dehors con due tavoli, la saletta al piano terra, con qualche tavolo, al piano superiore, la sala da pranzo più spaziosa, con una decina di tavoli e la grande vetrata che regala la vista sul Lario. In sala c’è Rosy, la moglie di Alessandro, che è la simpatia fatta persona. Con lei scegliete il vostro percorso, sapendo che piatti di carne e verdure, ci sono, ma che qui sarà un peccato rinunciare alle specialità che valorizzano il pescato.

In questo senso, sarete felici con l’antipasto (con patè di tinca con grissino rustico, medaglione di luccio al vapore, filetto di agone castellato e insalata di orzo di lavarello), quindi con i due must ossia spaghetti al missoltino o risotto con filetti di pesce persico, infine grigliata mista di lago, agoni alla griglia o fritti al butto e ginepro, lavarello spinato burro e salvia. Per chiudere un buon sorbetto o tipica e tradizionale miascia. Starete bene!

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