Debutta oggi sui mercati con l'annata 2014. Da uve 100% barbera prodotte in 18 comuni attorno a Nizza Monferrato

Da oggi il Piemonte ha una nuova Docg, e un intero territorio è in festa. Debutta infatti oggi sui mercati il Nizza: una barbera 100% ottenuta dalle vigne di 18 comuni attorno a Nizza Monferrato. E lo fa con una grande festa in piazza, che si svolgerà nella centrale via Maestra di Nizza Monferrato, dove alle Barbera 2014 (prima annata in commercio) saranno abbinati i piatti di quattro importanti chef del territorio (Mariuccia Ferrero del San Marco di Canelli, Walter Ferretto del Cascinale Nuovo di Isola d’Asti, Bruna Cane de’ I Caffi di Acqui Terme e Massimiliano Musso di Ca’ Vittoria a Tigliole). E poi a seguire (ore 22), la proiezione nella piazza del Comune di “NIZZA docg - Arriva il film!” e a chiudere (ore 22.30) il concerto di Giorgio Conte.

La docg Nizza arriva a coronamento di un lungo percorso, che ha preso spunto negli anni '90. Nel 2000 nacque la Barbera d’Asti «sottozona» Nizza. Con la vendemmia 2008, la Barbera d’Asti Superiore Nizza poté cominciare a fregiarsi della Docg. Oggi diventa, semplicemente Nizza Docg. Una scelta forte, che in qualche modo privilegia il terroir rispetto al vitigno.

Il Nizza Docg significa riscatto, eleganza ed eccellenza. – spiega Gianni Bertolino, presidente dell'Associazione del Nizza e titolare della cantina Olim Bauda - Riscatto della Barbera a vino di grande eccellenza nel mondo. Eleganza per le sua caratteristiche intrinseche: la sua facilità alla beva, la sua fresca acidità, la grande capacità di invecchiare. Ed eccellenza perché le barbera prodotte dai vigneti scelti nei 18 comuni attorno a Nizza rappresentano davvero una grande interpretazione di questo vitigno”.

L'associazione del Nizza (interessante il sito internet www.ilnizza.net – e la comunicazione sulla pagina facebook) raccoglie oggi 43 produttori che si riuniscono, assaggiano i loro vini e li commentano “senza sconti, perché la forza di questa docg è nel gruppo e non solo nei singoli”. Il disciplinare è rigidissimo. Oltre a provenienza (i 18 comuni, consultabili qui) e vitigno (100% barbera), sono precisi i limiti imposti ai vigneti, che devono avere un’esposizione sud o sud-est o sud-ovest. E la resa non può superare i 70 quintali per ettaro. La durata minima dell'affinamento è di 18 mesi (di cui sei in legno) per il Nizza Docg e di 30 mesi (di cui 12 in legno) per il Nizza Riserva Docg. Sono 650 mila le bottiglie prodotte, ma il potenziale è molto più alto (4,5 milioni). Non resta che brindare con l'annata 2014, che si preannuncia importante.

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