Era il 1916, quando il quattordicenne Giuseppe Cocco iniziò a lavorare in un pastificio. Oggi sono numerosi i formati di pasta presenti sul mercato che portano il suo nome, e che nascono da attente e meticolose operazioni. La sfoglia viene prima lavorata con trafile in bronzo, per assicurare la giusta consistenza, e poi viene appoggiata su telai di faggio, dove viene essiccata a temperatura naturale. Tra i circa 120 formati proposti, ricordiamo la pasta all’uovo con le celebri matassine allo zafferano, la sfoglia rustica di semola e all’uovo, la pasta integrale bio da molitura a pietra, la pasta Fiore Bio, la pasta Anni ’30 (sfoglia grezza, sfoglia di trito e pasta di una volta), senza dimenticare la pasta di semola di grano duro, che comprende caserecci di semola, trafila ruvida di semola e pastine di semola. Nello shop online oppure nelle varie boutique del gusto sparse in tutta Italia è possibile fare acquisti.