Se Torino è la capitale del cioccolato anche il territorio della sua provincia non è da meno quanto a bravura dei produttori artigiani. Del resto, il cioccolato arrivò presto in Piemonte fra il Cinquecento e il Seicento grazie a Caterina d’Asburgo, figlia di Filippo Il di Spagna, che sposò nel 1585 Carlo Emanuele I, duca di Savoia, facendo conoscere nei salotti nobiliari la tazza di cioccolato fumante. Alcuni anni dopo, il prezioso alimento uscì dalla cerchia ristretta della concessione reale e ne venne liberalizzata la vendita per tutti quanti. Il proliferare delle fabbriche artigiane di cioccolato, che seguirà nell’Ottocento, sarà la conferma del grande successo popolare riscosso da questo alimento. Tra i maestri cioccolatieri d’eccellenza, che hanno trovato casa nella cintura di paesi intorno al capoluogo, a Chieri, Marco Avidano, che ci ha lasciati a fine 2022, ha ideato, insieme all’architetto Corrado Tibaldi, l’innovativa tavoletta Radiosa dalla forma circolare a raggiera, che contiene il logo Avidano: basta una lieve pressione nella concavità centrale, per spezzarsi in dodici petali identici. Ma da provare sono anche i classici, le praline con svariati tipi di cioccolato, alla frutta e alle spezie, i gianduiotti, torte dai gusti che cambiano a seconda della stagione, i marron glacé ricoperti di cioccolato e i curiosi formaggi al cioccolato. I suoi prodotti si possono acquistare nel punto vendita di Torino (via Po, 14/bis - tel. 0112760420).
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