È la tradizione dei monaci abruzzesi, in particolare degli eremi medievali della Maiella e del Morrone, ad animare l’attività di questa casa liquoristica che utilizza ingredienti locali e infusione a freddo per mantenere intatte le caratteristiche organolettiche della materia prima. Imperdibile il loro Ghentianè, un amaro ottenuto dalle radici di genziana infuse in alcol puro a 97 gradi e ingentilito dall’aggiunta di erbe e spezie. Ma da conoscere sono anche i liquori di Nocino, Ginepro e Zafferano, accanto al Genepy realizzato le parti fiorite dell’artemisia glacialis raccolte in alta quota nel Parco della Maiella, al Ratafià di Visciole e al Cerasuola, un liquore nato dall’unione del vino Cerasuolo d’Abruzzo con radici di genziana.