Da secoli la mozzarella di bufala campana è rinomata per il suo gusto unico, la sua morbidezza e il suo sapore delicato. Tracce di questo formaggio si trovano già nel XII secolo, quando i monaci del monastero di San Lorenzo a Capua offrivano questo prodotto ai pellegrini. La sua preparazione prevede che la cagliata venga rotta in pezzature grandi quanto una noce, lasciata quindi riposare in siero caldo per quattro ore e poi filata con acqua bollente a 100 °C. Il rassodamento avviene in acqua fredda e l’immersione nelle vasche di salatura. Il colore è bianco porcellanato, con una crosta sottilissima e liscia, mai viscida né scagliata. La sua struttura a foglie sottili leggermente elastica, la presenza di scolatura biancastra e grassa al taglio, dal profumo di fermenti lattici. Può avere forma tondeggiante, ma anche altre forme tipiche come ciliegine, nodini, ovolini, trecce o perline.
Maestri nella realizzazione di questo prodotto sono i giovani Francesco e Nicola Polito, che ad Agropoli hanno portato avanti la tradizione di famiglia e, dopo essersi specializzati nell’allevamento di bufale del Cilento, hanno scelto di lavorare in proprio il loro latte per realizzare formaggi a pasta filata. La loro mozzarella di bufala campana è imperdibile, ma lo sono altrettanto il caciocavallo fresco e stagionato e la scamorza, affumicata e classica.