Furono le monache di Novara intorno al 1500 a inventare i biscottini Novaresi preparati inizialmente solo con uova fresche, farina di frumento e miele. Questi dolci erano l’omaggio che veniva consegnato dal clero novarese a quello romano nella settimana successiva alla Pasqua. Nel 1852 il Biscottificio Camporelli fece propria la ricetta sostituendo lo zucchero al miele e mantenendo la tradizionale doppia cottura (da cui il nome originale del dolce, che significa cotto due volte), la prima veloce ad alta temperatura per dare leggerezza all’impasto, la seconda dolce e lenta per dare friabilità. Si prestano bene a diversi utilizzi: da soli, inzuppati oppure per la preparazione di Dolci. A marchio Camporelli troviamo anche i triscotti dalla caratteristica tostatura in più, il tradizionale dolce di San Gaudenzio, le Margheritine di Stresa, le Offelle di Parona, i cestini di pastafrolla, i biscotti di riso e, nel periodo natalizio, torroni e torroncini.