Fin dalla fine del XIX secolo, a Tornareccio era presente un primo nucleo di famiglie di apicultori, anche se è nel secondo Dopoguerra che questa attività diventa il mestiere principale per tante persone di quella comunità. Inizialmente l’unico miele prodotto era quello millefiori o di sulla, derivante dalle fioriture locali. Tuttavia, nel corso degli anni Sessanta, la domanda del mercato cominciò a superare la capacità di offerta, e l’esigenza di nuove fioriture portò alla pratica del nomadismo degli alveari, con la ricerca di nuovi territori che si estese fino alla Puglia. Oggi a Tornareccio esistono apicultori che producono fino a 15 varietà di mieli monoflora. Si tratta di una grande competenza e patrimonio condivisi dalla comunità: l’allevamento delle api, la scelta dei migliori fiori, la smielatura immediata e il rifiuto della pastorizzazione. Grazie a queste buone pratiche Tornareccio è diventata una capitale del miele di alta qualità, come testimonia la rassegna Regina del Miele che si tiene ogni anno a settembre.
L’Apicoltura ADI produce miele biologico dal 1858. Oggi, sono ben 1.600 gli alveari dislocati in diverse regioni italiane per reperire le fioriture migliori, da cui ottengono moltissime tipologie di miele tra cui quelle della linea Le Esperienze, cui appartengono mieli certificati biologici, 100% italiani, purissimi e provenienti da botaniche rare come coriandolo, corbezzolo, tarassaco e rododendro; quindi i mieli della linea Miomiele (che includono santoreggia, sulla, rosmarino, tiglio, lupinella, eucalipto e altre varietà) e della recente linea Gourmet. La loro offerta comprende anche polline, pappa reale, caramelle e gelatine con miele, l’integratore Plus Mellis, a base di mieli e oli essenziali con proprietà balsamiche e lenitive, torroni, torroncini e due creme spalmabili: la crema al gianduia e la Cremiel, con miele e nocciole Igp.