Il cioccolato di Modica (prodotto Igp dal 2018) si ottiene dalla lavorazione, priva di concaggio, della pasta amara di cacao con zucchero e una piccola percentuale facoltativa di spezie, aromi o frutta secca e si presenta sempre come un cioccolato grezzo a forma di parallelepipedo rettangolare, con i lati rastremati a tronco di piramide, non superiore ai 100 grammi, di sapore dolce-amaro, con una consistenza croccante e granulosa dovuta alla presenza dei cristalli di zucchero. È un prodotto nato nel Settecento nelle case dei nobili, come attestano alcuni documenti d’archivio. La sua ricetta si diffuse nel corso dell’Ottocento dai monasteri e istituti religiosi ai vari caffè della città.
La più antica fabbrica di cioccolato siciliana nasce nel 1880 ed è l’Antica Dolceria Bonajuto, un vero emporio della dolcezza dove trovare tante declinazioni delle tavolette di cioccolato di Modica: agli agrumi, cardamomo, zenzero, pepe bianco, noce moscata, maggiorana, oltre a quella originale al latte d’asina e al cioccolato bianco con lo zucchero grezzo panela, originario del Sud America, o con il moscovado, originario dei paesi asiatici. Meritano un assaggio gli ‘Mpanatigghi, biscotti ripieni di mandorle, noci, cioccolato, zucchero, cannella, chiodi di garofano e carne di manzo e poi impanati. Ma ci sono anche i Xocoàtl, cioccolatini al peperoncino, i Bonajuto 1880, cioccolatini con granella di fave di cacao all’interno, dal gusto aromatico e deciso, e lo Xocolic, equilibrato liquore al cioccolato.
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