Il Barilla Forum che guarda al cibo buono e sostenibile

Si apre domani a Milano il VII Forum Internazionale su alimentazione e nutrizione promosso dal Barilla Center Food & Nutrition che pone l’accento sulla sfida che ci attende: mangiare meno, meglio e tutti. Per farlo ancora una volta il modello di riferimento è quello della dieta mediterranea che si dimostra come più indicata anche per gli equilibri del pianeta, secondo quanto emerge dal modello della doppia piramide. Gli alimenti più consigliati dai nutrizionisti coincidono con quelli a minor impatto ambientale. Oggi ampi servizi sul tema si leggono su Repubblica che titola “Rifondazione nutrizionista”, il Corriere della Sera con un’intervista al professor Katz dell’Università di Yale che, oltre a elogiare la dieta mediterranea, invita a condannare con più decisione i “cibi malvagi”. Sullo stesso quotidiano anche l’intervento di Caterina Ruggi d’Aragona che sottolinea le contraddizioni italiane: è uno dei Paesi più virtuosi per la sostenibilità, ma crescono i giovani obesi. @ Un legume, il mucuna pruriens, è in grado di ridurre i sintomi della malattia di Parkinson. E’ il risultato di una ricerca di alcuni ricercatori milanesi in Bolivia che hanno individuato questa pianta perchè ricca di levodopa, sostanza già utilizzata nelle cure mediche. (Il Giornale)

Rinuncia alla stagionalità e neuromarketing

Italiani sempre più lontani dal valore della stagionalità e della terra. E’ il titolo scelto per l’articolo di Paolo Massobrio su Avvenire che commenta le ultime statistiche sugli scaffali dove si segnala l’ennesima discesa delle materie prime a favore dei piatti pronti. “C’è la crisi e si spreca il cibo; c’è la campagna produttiva, ma la si snobba per andare al discount. Soprattutto ci sarebbe un racconto da portare dentro le case, ai propri figli, che vuol dire memoria, desiderio, stupore per un fenomeno ordinato che porta il cibo adeguato in ogni stagione, e non lo si fa più. Rinunciare a tutto questo ci indebolisce, ma soprattutto, davanti a no Stato che non si preoccupa del futuro, rischia di diventare un boomerang sanitario". @ E chissà se a migliorare le vendite di frutta e verdura potrà servire l’indagine realizzata da Agroter e La Sapienza sul brainmarketing. Mettendo uno speciale caschetto per l’elettroencefalografia su alcuni tester in un punto vendita romano, hanno notato che a stimolare la scelta è la presenza diretta del produttore (quattro volte più efficace) e un packaging che rimanda ai valori della campagna (tre volte più efficace) (Italia Oggi).

Vini del Piemonte protagonisti a Roma, artigiani 2.0 e crisi degli agrumi

Anteprima romana per i grandi vini del Piemonte. Stamane Palazzo Brancaccio sta ospitando “Anteprima Vendemmia”, organizzata dal Consorzio Piemonte Land e dalla Regione Piemonte. L’appuntamento con l'assessore regionale all'Agricoltura Giorgio Ferrero, cui sarà presente anche Paolo Massobrio, sarà occasione per presentare i dati della vendemmia 2016 e annunciare le novità del prossimo anno. “Il vino è uno degli ambasciatori del Piemonte nel mondo - ha commentato Ferrero - Un’eccellenza che porta con sé storia e tradizioni di un territorio che occupa uno spazio importante nell’enogastronomia globale”. (La Stampa)  (Nella foto il brindisi dell' assessore Ferrero dopo la presentazione) @ Un solo ente controllore per certificare i vini a denominazione d’origine e indicazione geografica, mentre le imprese più piccole potranno inserire in etichetta il territorio della denominazione. Sono alcune delle disposizioni contenute nel testo unico del vino, diventato legge dopo l’approvazione unanime di produttori e istituzioni. “Abbiamo risposto alle sollecitazioni di tutta la filiera con uno snellimento burocratico notevole per la vita delle imprese” ha commentato il presidente della Comagri a Montecitorio Luca Sani. (Italia Oggi) @ L’artigiano del 2016 batte la crisi solo se diventa “social”. Sul Giornale di oggi Simonetta Caminiti rivela i dati sull’artigianato italiano che conta 1 milione di aziende, sottolineando come oggi, accanto all’artigiano puro, si diffondano sempre più spesso nuove figure esperte di marketing capaci di “immergere” i manufatti nel mercato sconfinato del web. Esempio di questa tendenza è il portale “Made in Italy” lanciato a Tokyo dalla collaborazione tra Amazon e Camera di Commercio Italiana in Giappone, che ogni mese raggiunge online 285 milioni di clienti con un’offerta di oltre 10 mila prodotti italiani. Ma in tema di artigianato anche l’intervista del numero uno di Gestione Fiere, Antonio Intiglietta, che sulla stessa pagina presenta la prossima edizione dell’Artigiano in Fiera (dal 3 all’ 11 dicembre al polo fieristico di Rho-Pero): “Ristorazione e artigianato saranno i grandi protagonisti di quest’anno. Ma ci sarà spazio anche per lo spettacolo; lungo i viali della Fiera sarà possibile assistere a rappresentazioni, canti e esibizioni musicali per conoscere tradizioni provenienti anche molto lontano”. (Il Giornale) @ Agrumi italiani ancora in crisi. A risentire particolarmente dell’importazione di agrumi provenienti dal Nordafrica, prima ancora di arance e mandarini, sono le clementine della Calabria, per cui le quotazioni riconosciute da commercianti e mediatori risultano inferiori ai costi di produzione. “Sulla pianta le pagano 10-12 centesimi al chilo, 20 nel migliore dei casi, e gli stessi prodotti, al consumo si pagano un euro a chilogrammo” spiega il presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, che su Libero lancia anche un allarme: “Il mercato è in mano agli speculatori”

La rivincita degli ortaggi antichi, guerra delle nocciole e Notte dei Panettoni

Nuova vita per gli ortaggi antichi. Dall’ oca del Perù, che non è un pennuto ma un tubero, allo Yacòn, dal rutabaga al topinambur giallo fino alla pastinaca. Sono alcuni degli alimenti riscoperti (anche) per le loro proprietà benefiche ma destinati a una clientela disposta a spendere; 20 o 25 euro al chilo per l’oca del Perù o la tiberina, 14.5 euro per 200 grammi di radice di Yacòn. Ma le quotazioni non sono stellari per tutti gli ortaggi antichi: il topinambur giallo, ad esempio, oscilla tra i 4 e i 5 euro al chilo, mentre il rutabaga non supera i 3 euro. (Italia Oggi) @ In Piemonte scoppia la guerra delle nocciole. Dopo l’inserimento della “Tonda Gentile Langhe” nel Registro nazionale delle piante da frutto, più di 100 Comuni dell’Alta Langa sono insorti minacciando di ricorrere al TAR pur di vedere cancellata dall’elenco la denominazione. Il motivo: in tutta Italia i piantini di tonda gentile possono essere affiancati dall’ indicazione Langhe, ma non sulle Langhe, dove i produttori hanno dovuto rinunciare a favore della dicitura Nocciola Piemonte Igp e della “Tonda Gentile Trilobata”. Ieri è partita la lettera rivolta al Ministero per le Politiche Agricole, oggi si terrà una seduta straordinaria del Consiglio dell’Unione montana e l’eurodeputato Alberto Cirio porterà la questione anche a Bruxelles. (La Stampa) @ Dalla guerra delle nocciole alla polemica sulle concessioni che ha avuto come protagonista Carlo Cracco. Lo chef vicentino, che a luglio si è aggiudicato il bando per aprire un suo locale in Galleria Vittorio Emanuele nel cuore di Milano, sul Corriere della Sera commenta così la possibilità di un mancato rinnovo al termine del contratto: “Se non avrò il diritto di prelazione per restare in Galleria, tra 18 anni rifarò il bando. Al momento penso a fare bene il mio lavoro, cioè ristrutturare al meglio gli spazi che mi sono stati assegnati per offrire ai milanesi un grande servizio”. @ Natale tempo di panettone. Si è svolta ieri, al ristorante D’O di Cornaredo la “Notte dei Panettoni” organizzata da Gazzetta dello Sport e Samsung, che ha scelto il migliore panettone tra quelli proposti da cinque pasticceri. Sul podio tre nomi storici del Golosario, ovvero Alfonso Pepe, Iginio Massari e Maurizio Bonanomi della pasticceria Merlo di Pioltello, seguiti da Vincenzo Tiri e Roberto Cantolacqua Ripani. (Gazzetta dello Sport)

Fotonotizia

Auguri a Paolo Teverini, che ieri sera ha festeggiato i primi 30 anni del suo ristorante di Bagno di Romagna. Nella foto, lo chef durante i festeggiamenti insieme con la moglie, e i produttori di salumi Massimo Spigaroli e Simone Fracassi, dell’ omonima macelleria di Rassina (Arezzo).

L'assaggio

All’ Osteria Casa De Gentili (p.zza della Fontana, 3 - tel. 0463434136) di Sanzeno (TN). Inserito nel contesto di un luogo profondamente mistico come il Santuario di San Romedio, questo locale - che è anche vineria - propone una cucina che valorizza la stagionalità e i prodotti locali. Da provare il tomino alla piastra con riduzione di fiori di tarassaco o il buon carpaccio di salmerino affumicato alla menta. Quindi gli gnocchetti di patate, mela e menta su fonduta di zafferano, i tradizionali canederli alla trentina e le lumache alla trentina, con polenta integrale, erba cipollina e prezzemolo. Su ilGolosario.it la sosta di Alessandro Ricci. 

Il Vino

E’ il Pinot Grigio Riserva 2006 prodotto da Josko Gravner (tel. 048130882) a Oslavia (Gorizia). Svinato e torchiato nell'aprile del 2007, lasciato in anfora per 5 mesi, affinato 6 anni in grandi botti di rovere e imbottigliato con luna calante nel 2013, senza alcuna chiarifica o filtrazione.Ramato antico intenso al colore, le sue molecole olfattive sono di primo acchito difficili e irte, anche per via di un alcool d'impatto invadente. Ma se si lascia nel bicchiere qualche tempo, è un'esplosione di spezie, caffè, gherigli di noce, tè verde. Lo stesso, in bocca, dove freschezza e mineralità concorrono ad una grande complessità. L' approfondimento su ilGolosario.it.