Golosaria scalda i motori

Meno 12 a Golosaria, la kermesse dedicata al gusto che dall’11 al 13 novembre torna a Milano, negli spazi del Mi.Co - Fieramilanocity, per celebrare il meglio dell’agroalimentare italiano. Un appuntamento imperdibile che nel fine settimana ha occupato le pagine dei giornali; sabato con un affondo di Emanuele Bottiroli su ilGiorno, domenica con una bella segnalazione nella sezione food del Giornale e stamane anche su Leggo Milano, dove hanno trovato spazio i grandi temi di questa dodicesima edizione, ma anche il riso lombardo, tra i grandi protagonisti di Golosaria anche attraverso la presentazione del Libro del Riso Italiano, il terzo volume de “I Libri del Golosario” che a Golosaria debutterà in presenza degli autori, Massimo Biloni e Valentina Masotti, come annunciato nel weekend anche sulle pagine de La Stampa.

La notizia

Consumi in ripresa per la carne italiana; dopo un periodo di crisi, tornano a crescere le vendite di carne e salumi, ma il comparto è ancora trainato dall’export. Il sistema complessivo premia le carni bianche, che acquistano proseliti in tutta Italia (+2,7% di consumatori), ma a fare la differenza è l’export della norcineria, che nel 2016 ha segnato un +4,3% soprattutto verso Germania, Francia e Regno Unito. Ma come sono i nuovi salumi? I consumatori li vogliono sempre più magri e biologici. (QN) @ E in tema di prodotti italiani interviene anche Attilio Barbieri, che su Libero di sabato segnala come, nonostante i decreti del governo sull’origine obbligatoria in etichetta, soltanto il 3% dei prodotti in vendita nei supermercati possa vantare un’origine totalmente tricolore. @ Tempi duri per il tartufo bianco. I tuberi più ricercati dell’autunno in Piemonte latitano e l’annata 2017 ad oggi è stata disastrosa. Per contro, è stata buona la produzione di tartufi bianchi in Istria, sull’Appennino bolognese e in Umbria. Lo spiega Carlo Bogliotti su La Stampa di sabato. @ E proprio nell’ambito della Fiera del tartufo Bianco di Alba, oggi pomeriggio alle 15,30 si terrà l’appuntamento con “Extrafood: madernassa e nerbi nell’alimentazione extradomestica”. Nergi e pera madernassa saranno protagonisti di un contest tra scuole di cucina che decreterà lo spuntino perfetto. A presiedere la giuria sarà Paolo Massobrio, che condurrà anche i lavori dell’evento insieme alla giornalista Renata Cantamessa. @ Dalla crisi del tartufo a quella del miele. A causa delle gelate e del clima pazzo, la sua produzione è calata del -50%. Se ne è discusso in occasione della sagra dedicata tenutasi a Chatillon, in Valle d’Aosta, dove però gli apicoltori hanno assicurato: “Si salva la qualità”. (La Stampa) @ In netta diminuzione rispetto allo scorso anno è anche il vino. In tutto il mondo se ne produrranno circa 246,7 milioni di ettolitri, ovvero l’ 8,2% in meno. Sta da capire come reagiranno i mercati, stretti fra qualità, quantità e il comportamento del clima, sempre più fuori controllo. I dati, diffusi dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, sono ripresi su Avvenire di domenica da Andrea Zaghi. @ E il vino, unitamente all’alcool, può costituire un serio pericolo per i giovani. Su Libero di domenica l’allarme di Claudia Osmetti, che segnala una pericolosa tendenza che vede sempre più spesso le adolescenti femmine superare i coetanei maschi in consumo di alcool. E gli esperti avvisano: “Il fisico non regge. E di alcool etilico si può morire”.

Insettimania e controindicazioni nel consumo di selvaggina

Quattro salti in padella e cavallette a gogo”. Su La Verità di domenica Stefano Lorenzetto torna sul tema dell’alimentazione a base di insetti, recentemente sdoganata anche dall’Unione Europea, con un excursus sulle “gastrofollie” italiche; dai magnabisse ai magnagati. ”Ritornano le invasioni - scrive - come nelle piaghe d’Egitto, e come a Verona il 28 agosto del 1542, quando oscurarono il sole. Una vera fortuna, adesso che l’Ue ci fa nutrire di insetti. Ma c’è solo un problema: i millepiedi prodotti a Monselice costano 470 euro al chilo”. @ E di insetti scrive anche Denise Pardo, che su Espresso racconta come il cibo a base di insetti nell’Italia a 5 stelle sia già diventato un trend imprescindibile. @ Meglio non esagerare con carne e selvaggina. Nell’eterno dibattito sulla carne interviene anche Ciro Vestita, che mette in guardia dall’abuso di selvaggina raccontanti un aneddoto su Thomas Edison. “Spesso i grandi geni si perdono in un bicchier d’acqua - scrive - Edison era un grand e mangiatore, nonostante il suo diabete galoppante. Credeva che i dolci gli dessero energia e la selvaggina forza muscolare. Ma così non era, giacché visse una vecchiaia disastrosa” (QN)

Lasagne spaziali, orti a distanza e il forchettone anti-risucchio

Cucino le mie lasagne nello spazio”. Sul Corriere della Sera l’astronauta Paolo Nespoli racconta com’è cambiata la sua vita nella stazione orbitante attorno alla terra. “Il ritmo è diverso rispetto al passato. Ho offerto agli altri le mie lasagne e anche qui regna il caos”. @ Rucola, aglio e fragole coltivate senza la terra. E’ la sfida di Alessandro Piana e Enrica Gherpelli, coniugi di Cremolino (Alessandria) che sfruttano la serra aeroponica per coltivare piante e ortaggi senza utilizzare la terra. Ne parla su La Stampa Daniele Prato. @ Cibo equo e più buono, senza mangiarci la terra. Sull’inserto Economia del Corriere della Sera, Francesca Gambarini racconta le nuove sfide per accorciare la filiera, diminuire gli sprechi e l’impatto sul clima; dai big dell’agroalimentare alle nuove start up. @ Coltivare un orto e ricevere a casa le proprie conserve preparate “a distanza”? Strano ma non impossibile grazie a MyAgry. L’intuizione è del giovane imprenditore di Campobasso Giuseppe Colucci, ideatore della piattaforma che offre agli utenti la possibilità di portare la campagna a casa propria. Come? Creando telematicamente il proprio orto, seguendo a distanza la crescita degli ortaggi e scegliendo la modalità di conservazione. (Avvenire) @ E proprio grazie a un’app da oggi sarà possibile anche mangiare minestre senza far rumore. Si chiama Otohiko ed è una forchetta “antirisucchio” creata dalla Nissin Food, azienda giapponese produttrice di ramen, che in caso di rumori fastidiosi manda un segnale allo smartphone, che a sua volta emette un suono simile al rumore dell’acqua o allo scorrere delle onde, togliendo tutti i commensali dall’imbarazzo. (Italia Oggi)

Ristorazione eco-friendly e cibo da grande schermo

Christian Puglisi, italiano di nascita ma danese da oltre trent’anni, è lo chef più eco-friendly del mondo. Nel suo ristorante alle porte di Copenaghen viene servita mozzarella prodotta nel caseificio di proprietà alle porte della città e olio evo siciliano. Il menu degustazione stampato su carta riciclata ha 4 portate che seguono la stagionalità e i camerieri vestono grembiuli sporco - repellente. (Corriere della Sera di oggi) @ Il macellaio pentito che dopo un mese di pensione a 81 anni ritorna dietro il banco. Sul Corriere della Sera di sabato la storia di Oriano Ruggeri, che a 81 anni ha deciso di riaprire la sua macelleria chiusa da meno di un mese. Il motivo? Non riusciva più a vivere senza un lavoro. @ E sempre a Cremona si lega la grande storia del torrone, raccontata da Giancarlo Saran su La Verità. "I sanniti - racconta - lo diedero ai Romani passati sotto le forche e i legionari lo chiamarono “cupedia” cioè agognato". @ Cibo e cinema. Fuori concorso alla Festa del Cinema di Roma viene proiettato il giallo “Finché c’é Prosecco c’é speranza”, interpretato da Giuseppe Battiston, che smonta gli stereotipi sui veneti. E sempre alla Festa del Cinema sarà presentato Good Food il corto di Gianluca Mech che esalta la dieta mediterranea. (Il Giornale)

Ho capito bene?

Corsa contro il tempo negli USA per salvare i pipistrelli, decimati nelle ultime settimane da un fungo killer. Ma dai ricercatori sembra in arrivo un antidoto; prendendo spunto all’azione benefica dei probiotici sul corpo umano, hanno messo a punto una sorta di yogurt che argina la loro sindrome del naso bianco. (QN)

L'assaggio

Alla trattoria De Toni (p.zza Duca d’Aosta, 37 - tel. 0431 80104) di Grado (GO). Un locale semplice e ordinato con un menu che parla gravisano, incentrato sulla cucina di pesce. Tra i piatti da non perdere: tris in saor (sardine, triglie e scampi), cozze alla marinara, zuppa di pesce, gnocchi fatti in casa ai fasolari e il piatto più tipico della laguna,  il boreto alla graisana. Su ilGolosario.it la sosta di Gianluca Valt.

Il Vino

Il Marinetto Rosato Calabria di Sergio Arcuri (tel. 328 0250255) di Ciro Marina (KR). Dal colore rosa cerasuolo brillante, luminoso, al naso ha affascinante eleganza con note di lamponi, ribes, ciliegie, sentori di agrumi ed erbe aromatiche, mentre al palato è di splendida armonia, sapido e marino, fresco e di buon corpo, con finale di lunga persistenza. Se lo trovate non fatevelo sfuggire, perché in abbinamento a piatti di pesce e carni bianche vi farete un regalo!