La notizia

2,5miliardi di fatturato e 55.433 coltivatori che operano su una superficie di 1,4milioni di ettari di terreni. E’ lo stato di salute dell’agricoltura biologica italiana, che nei primi 4 mesi del 2016 ha già registrato un aumento del +19%. Un mercato che va oltre la crisi, oggetto di un workshop organizzato da Cia-Agricoltori e Anabio, che ha evidenziato una crescita anche per i prezzi all’origine: dal latte biologico, che all’origine cresce del 145% mentre quello tradizionale cala del 13, alle mele, con un +5% per quelle bio contro una riduzione del 10% per le tradizionali. Anche il grano duro è in aumento, ma mentre il biologico cresce del 41% il tradizionale aumenta solo dell’ 8%. “Un italiano su 5 predilige l’agricoltura Bio, mentre uno su dieci inserisce nella vista della spesa almeno un prodotto biologico ogni mese” è la conferma del presidente piemontese Cia Lodovico Actis Perinetti. (La Stampa) @ Dai prodotti biologici al dibattito sul latte fresco. A scatenare la polemica lo spot lanciato dal ministero delle Politiche Agricole per spingere gli italiani a consumare più latte fresco, che ha fatto infuriare non solo la comunità dei vegani, che da tempo criminalizza il latte come alimento cancerogeno, ma anche gli allevatori, che hanno sottolineato come la crisi del latte non abbia colpito il comparto del fresco (quello oggetto dello spot n.d.r), quanto piuttosto quello del latte UHT, che nello spot non è stato calcolato. E mentre a difesa del latte interviene anche il professor Umberto Veronesi, secondo cui “E’ un alimento utile al nostro organismo”, gli allevatori avranno modo di esporre le loro perplessità al ministro Martina in occasione dell’anteprima della giornata mondiale del latte, organizzata a Milano da Coldiretti il 1° giugno. (Libero) @ Tonno calabrese alla conquista del mondo. E’ la storia di Callipo, l’azienda di Pizzo Calabro con 350 dipendenti e che ha raggiunto i 54,6 milioni di fatturato. Callipo, dalla tonnara del golfo di Sant’Eufemia esporta i suoi prodotti sui mercati internazionali, fino al Canada e agli States. Una realtà di successo confluita in una holding che produce anche conserve e gelati, anch’essi forti all’estero sui mercati d’Europa, Sud America, Nord Africa, Asia, Australia e Medio Oriente. Lo scrive Chiara Merico su La Stampa. @ Ma di gelati (e di successo) sa qualcosa anche Amorino, la catena di gelaterie artigianali fondata nel 2002 dagli emiliani Cristiano Sereni e Paolo Benassi, che dalla prima gelateria di Parigi è arrivata a contare 150 negozi in 15 Paesi del mondo. “Volevo mangiare un gelato buono come in Italia - confida Cristiano Sereni - In Francia non c’era. per questo lo abbiamo creato. E siamo fieri della nostra italianità”. Prossima apertura? Una gelateria anche a Los Angeles. (La Stampa)

Vin à porter, doggy bag e il menu per gli "alimenti-panda"

Vino da casa al ristorante? Anche in Italia ora è possibile. Parola di Roberta Schira, che sul Corriere della Sera riporta la storia di Noelle e Jean Pierre Bettoni Colombot, i titolari del ristorante milanese di via Mercalli Droit de Bouchon (lett: diritto di tappo) che permette ai clienti di portare le bottiglie preferite per stapparle direttamente al locale. “Vogliamo invogliare la clientela. E se il vino non viene finito il commensale se lo riporta a casa” fa sapere Jean Pierre. Un sistema che ha già riscontrato successo, là dove il vino portato da casa permette anche di moderare i prezzi della cena. (Corriere della Sera) @ Quando a fare l’arte sono (anche) i tappi di sughero. E’ il cuore del progetto “BiancoRossoGreen”, che attraverso il riciclo dei tappi permette di realizzare installazioni artistiche. Un’ idea piaciuta a tal punto da ricevere una menzione speciale per l’innovazione al Premio Gavi - La Buona Italia 2016. (QN) @ A Monza la doggy bag è una realtà. Questo grazie a “Tenga il resto” l’iniziativa messa in campo da Comune e Confcommercio con la fornitura di 100mila vaschette per portare il cibo a casa. Attualmente hanno aderito 40 locali e in un anno e mezzo sono state utilizzate 30mila vaschette: “I clienti chiedono di portar via soprattutto secondi piatti, dessert e vino”. (Corriere della Sera) @ Il ristorante Settembrini di Roma dedica un menu agli “alimenti Panda” ovvero i cibi che i cambiamenti climatici mettono a rischio. L’idea è nata lo scorso 22 aprile in occasione della Giornata della Terra. Tra i cibi a rischio scomparsa diverse specie ittiche, ma anche frutta, ortaggi e alcuni vini. (Il Giornale) @ Non un blog di ricette ma una vera e propria esperienza social dedicata al cibo. così sulla Stampa di sabato Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari spiegano il loro Gnam box un progetto non solo di cibo, ma design, fotografia, video, nato prima in inglese e solo dopo italianizzato. “Siamo diventati guardoni del cibo” ironizzano “Ma soprattutto guardando le foto che posti di quel che mangi si capisce chi sei”. 

L'assaggio

Oggi siamo al ristorante Al Fresco (via Savona, 50 - tel. 0249533630) di Milano. Una promessa diventatata certezza, al cui comando operano i fratelli Marco (chef) e Andrea (maître) Pirotta, che propongono una cucina all’insegna del gusto e della stagionalità. Tra i piatti da non farsi mancare: la battuta di fassone piemontese selezione Cazzamali, l’uovo di livornese con asparagi bianchi di Bassano, pecorino canestrato e bottarga di muggine, i bottoni di ricotta di capra e limone di sorrento con gamberi agli agrumi, salicornia, caviale e salsa di coralli, ma anche i piatti a base di carne e pesce, realizzati a regola d’arte. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti. 

Il Vino

E' il Vino Nobile di Montepulciano 2010 di Podere Sanguineto I e II (tel. 0578 767782) di Acquaviva di Montepulciano (SI). E' sempre una bella esperienza assaggiare un Vino Nobile, espressione del Sangiovese a Montepulciano. Questo conferma la tendenza all'eleganza, all'equilibrio, dai profumi di ciliegia matura alle note fresche finemente speziate. E' rotondo in bocca, piacevolmente intenso.