La notizia

L’italian sounding si combatte sui mercati mondiali con il “segno unico distintivo agroalimentare”, il marchio anti contraffazione presentato dal ministro Martina che soddisfa anche gli industriali. @ Intanto è ancora boom di visite per i padiglioni dell’Esposizione Universale. Ma se da un lato gli alberghi sono pieni, i commercianti milanesi continuano a storcere il naso. @ E se il tema scelto per Expo è “Nutrire il Pianeta”, buone notizie arrivano da Bruxelles, dov’è stato presentato l’ultimo report Fao sulla food security che evidenzia segnali di miglioramento per quanto riguarda la fame nel mondo, passata da una percentuale mondiale del 18,6% al 10,6%. @ Da luogo simbolo dei consumi a  vero e proprio “deserto”. Questo l’effetto della crisi sugli ipermercati, sviluppatisi troppo in fretta e ora a corto di clienti. @ E sempre in tema di grande distribuzione, fa discutere l’inchiesta di Panorama che punta i riflettori su Eataly ed Esselunga mettendo a confronto i prezzi degli stessi trenta prodotti nelle due catene, con risultati che fanno riflettere.

Marchio anti contraffazione, il mercato di Expo

Un marchio destinato a promuovere i cibi italiani sui mercati internazionali. Questo quanto presentato ieri all’Expo dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, che lo ha definito “Un segno unico distintivo agroalimentare”. Il nuovo logo, che rappresenta il tricolore con le tre bande verticali tagliate in maniera da dare l’idea del drappeggio, sarà destinato a campagne di comunicazione su televisione e giornali e verrà usato nella grande distribuzione. “Non un nuovo brand - ha spiegato Martina - ma un modo per rendere più forte e riconoscibile l’agroalimentare italiano a livello globale”. @ Buone notizie da Bruxelles, che presenta l’ultimo report Fao sulla Food Security con segnali incoraggianti. Secondo i dati, negli ultimi 20 anni la percentuale di denutrizione a livello globale è scesa dal 18,6% al 10,6%, registrando risultati da record specialmente in Paesi come l’Asia e l’America Latina. Secondo il direttore generale Fao, Graziano Da Silva: “Un dato dato che dimostra come sia possibile eliminare questa piaga nel corso della nostra esistenza”. Dati che, nell’anno in cui l’Expo affronta il tema di “Nutrire il Pianeta”, lasciano assolutamente ben sperare. (Italia Oggi) @ Visite boom e alberghi pieni per Expo, ma i commercianti milanesi continuano a restare delusi. La “colpa”, secondo negozianti e ristoratori, sarebbe da attribuire anche al successo serale dell’Esposizione, che da sabato allungherà l’orario di apertura fino alla mezzanotte mantenendo l’ingresso ridotto a 5 euro dopo le 19.00. Intanto, il commissario unico Giuseppe Sala è pronto a scommettere che: “Da giugno saranno piene sia Expo che la città”. (La Stampa) @ Expo a tutta birra. Moretti, Poretti e Urquell sono in lizza per il titolo di “Bionda più richiesta all’esposizione”. E se al bar del padiglione belga fare la coda per un boccale è cosa nota, la proposta della Germania lascia con l’amaro in bocca per via delle poche etichette proposte. (Libero) @ Dalla birra all’arte, con la scenografia del premio Oscar Dante Ferretti, che sbarca ad Expo con un mercato allestito lungo il Decumano, tra botti giganti e casse di frutta. L’installazione, al centro di una polemica mossa dall’artista per via dei lunghi tempi di realizzazione e poi rientrata, sarà inaugurata il 2 giugno in occasione della visita pomeridiana del premier Matteo Renzi. (Avvenire e Corriere della Sera)

Ipermercati al capolinea, Eataly costa più di Esselunga

“Unlock the future. Sbloccare il futuro”. Questo il titolo dell’evento organizzato questa sera da Vodafone in 225 città nel mondo con l’obiettivo di celebrare le donne che si mettono in gioco. Tra le voci dell’evento milanese anche quella della chef Cristina Bowermann, la cui storia,  divisa tra gli Stati Uniti, gli studi in giurisprudenza e l’ irrefrenabile passione per la cucina, è sempre stata guidata dal “coraggio di essere diversa”. (Corriere della Sera) @ Ipermercati al capolinea. A dirlo un’inchiesta di Fabio Tonacci riportata su Repubblica, che evidenzia come da luogo simbolo degli acquisti, gli ipermercati siano diventati vero e proprio deserto dei consumi. Cresciuti troppo in fretta, ora sono a corteo di clienti e finiscono per cannibalizzarsi tra di loro. (Repubblica) @ Stessi prodotti, catene diverse. Il risultato? 68 euro di differenza sullo scontrino. Questo quanto emerso da un inchiesta realizzata e riportata da Panorama, che ha messo a confronto, nei punti vendita di Eataly ed Esselunga, i prezzi degli stessi trenta prodotti, scoprendo sullo scontrino di Esselunga un risparmio di 68 euro. Tra i casi più eclatanti quelli riguardanti il riso basmati, il fernet Branca, il radicchio rosso, la carne di suino e le mele del Trentino, con differenze che hanno toccato il 102% (Panorama)

Rubriche e giornali

Fave e piattoni al centro della rubrica di Paolo Massobrio sulle pagine de La Stampa Nord-Ovest. Verdure tipiche della primavera, le fave sono definite “la carne dei poveri” e si mangiano crude con il salame, mentre i secondi vengono bolliti e possono essere conditi con il sugo. @ Sulle pagine del nazionale Paolo Massobrio presenta anche la storia della Tenuta delle Ore, dove Marco Margoni Dalle Ore produce vini biodinamici che trovano nel “Mappale” il loro cavallo di battaglia. @ Intanto “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero parla di ciliegie, mentre Rocco Moliterni racconta dei “ribelli della cucina fiamminga”, ovvero Jan Torunier e Frederik Deceuninck, chef del Couchara di Lemmel e protagonisti l’altra sera di Identità Expo. @ Infine Edoardo Raspelli, recensisce i piatti di  Donatella di Oviglio con voto finale: 16/20.

L'assaggio

E’ al Caffè Sicilia di Ragusa (viale Sicilia, 12 – tel. 0932682160), dove Maurizio Tasca oltre a maestosi cannoli siciliani, profiterole, biscotti alla mandorla e cassate della tradizione, propone anche i salati “rustici” siciliani (arancini di riso, focacce, pizzette, sfoglie e rotoli al formaggio),  ideali per un pranzo leggero o un veloce spuntino. Su ilgolosario.it il nostro approfondimento.

Il Vino

Il vino è la Colli Piacentini Bonarda Doc di Torre Fornello (tel. 0523861001) di Ziano Piacentino (Pc). Rosso rubino con spuma rosea, al naso ha profumo intenso di ciliegia e frutta rossa, mentre al palato é di buon corpo, fresco e armonico, di buona persistenza. Ideale con salumi e primi piatti di pasta ripiena.