La notizia

Botteghe artigiane, antichi ritrovi, usi e costumi della tradizione costituiscono un patrimonio immateriale da preservare. Con questo intento l’amministrazione comunale di Firenze a gennaio aveva vietato, attraverso un disegno di legge del Pd, di aprire in centro fast-food, internet point, money transfer e compro oro. Una stretta che sull’esempio del capoluogo toscano si sta espandendo a macchia d’olio e che “rischia” di coinvolgere anche altre città d’arte come Roma, Venezia e Urbino e chicche come San Giminiano, Siena e Pienza. Il Ddl, che punta a modificare la legge del 2006 sui siti Unesco introducendo il principio della salvaguardia anche per il “patrimonio immateriale”, ha già raccolto una cinquantina di firme, perché “Un monumento è anche il suo contesto - come ha sottolineato il sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni - E l’identità dei luoghi va salvaguardata”. (La Repubblica) @ Prodotti scelti e ingredienti a Km0. Non la pubblicità di un locale pettinato, ma la ricetta dei nuovi bistrot della catena Autogrill lanciati dall’apertura del primo ristorante autostradale a Fiorenzuola d’Arda. “La sfida - ha commentato l’ad di Autogrill Gianmario Tondato Da Ruos - è interncettare più persone possibile con un’offerta gastronomica molto attrattiva e di qualità”, mentre per il viceministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero: “E’ dall’eccellenza e dalla caratterizzazione territoriale che il settore della gastronomia può ripartire, oltre che dalla nostra storia e dalla biodiversità”. @ E in fatto di cibo arriva anche un’app in grado di trovare ristoranti non in base alla posizione o alle recensioni, ma assecondando le voglie dei suoi fruitori: è quella proposta da Menuale.it, il portale che raccoglie 35mila piatti da oltre mille locali tra Roma e Milano e che, conoscendo tutti i menu, è in grado di indicare chi propone il piatto di cui si ha più voglia. Il sistema, già conosciuto in Italia, si prepara a sbarcare anche a Londra, Parigi e negli USA. (Panorama) 

Dietamania e mode nutrizioniste (anche) per gli animali

Italia Paese di dietomani. Un italiano su quattro segue i consigli per dimagrire e ogni giorno sale agli onori delle cronache qualche “guru” sedicente in grado (secondo lui ndr) di far dimagrire a tempo record con la sua formula magica. La fissazione per la linea è diventata un business esteso a livello globale, che dà linfa a un mercato di oltre 500miliardi di euro. Lo racconta su Panorama Raffaele Panizza, che riprende le opinioni degli esperti e mette in guardia: “Il vero ingrediente da eliminare è proprio l’ossessione del peso”. E tra le strategie da scegliere in base alle proprie esigenze indica la Tisanoreica, che abbassa il colesterolo e rasserena l’umore, e la dieta Swift (dal nome della sua inventrice ndr), che suggerisce l’eliminazione di zucchero, glutine e latticini; quindi il programma del supermetabolismo, concepito per far lavorare e riposare sistemi diversi dell’organismo, il regime alimentare basato sull’assunzione di cibi Sirt, ovvero capaci di produrre gli stessi benefici del digiuno, e infine Biomis, il coaching ideato da Roberto Zorzo che insegna a mangiare combinando prodotti naturali e sfruttandone le qualità in base alle caratteristiche del proprio metabolismo. Intanto, c’è già chi è pronto a scommettere sulle diete di cui si sentirà parlare nei prossimi anni, da quella liquida a quella del digiuno prolungato, dalla dieta yoga alla “happy gut”, che prevede l’assunzione dei soli cibi che stimolano la flora intestinale come aglio, cipolle e asparagi. Pronti, bilance, via! @ Ma dai regimi alimentari “alternativi” pare non siano esenti neppure gli amici a quattro zampe, per i quali si sta diffondendo la cosiddetta dieta “paleo”, che impone unicamente l’assunzione di cibi di cui si nutrivano i nostri antenati. Largo quindi a carne rossa, bianca, pesce, pollame, frutta e verdura, mentre sono messi al bando latticini, zucchero raffinato, legumi e cereali. Una moda dilagante, tanto che i padroni più audaci scelgono di imporre ai loro amici anche il regime “wilderness”, con animali cacciati e non allevati, preferibilmente nella versione della raw diet, ovvero solo con cibi crudi. Di gran moda anche i regimi oliatici, che uniscono ai carne e pollo ingredienti come papaya o erba medica alfalfa. (Quando si dice “Vita da cani”….) (Panorama)

Online il secondo articolo di Ryoritsushin

Il segreto dei funghi shiitake è nei tronchi utilizzati per coltivarli, secondo una tecnica che risale probabilmente al XVII secolo. Su IlGolosario.it continua la collaborazione con la rivista giapponese Ryoritsushin che oggi (clicca qui per leggere il pezzo) racconta di questi funghi essiccati, ricchi di umami, che vengono coltivati utilizzando i tronchi delle querce, lasciati al buio e all’umidità per circa due anni, quando iniziano a produrre i preziosi funghi che poi possono essere raccolti. Gli alberi, tagliati e ordinati con un particolare sistema, restano produttivi solo per quattro anni. sono raccolti in tre periodi dell’anno differente: i primi più piccoli e gustosi sono i più pregiati. Sulla rivista giapponese invece Paolo Massobrio racconta del salame cucito di Brignano (Al) grazie alla traduzione di Motoko Iwasaki (per leggere l'articolo clicca qui)

Rubriche

La capitale delle fragole è Peveragno”. Parola di Paolo Massobrio, che su La Stampa scrive del frutto simbolo della primavera partendo dal suo arrivo nel cuneese. e aggiunge: “Oggi le fragole di Peveragno sono rosse e lucenti, contengono molta a acqua, vitamina C e antiossidanti. E’ meglio gustarle senza zucchero la mattina per colazione”. @ Ma su La Stampa, tra le pagine nazionali, Massobrio racconta anche la storia dell’Agricola Paglione di Lucera (FG), che applica nella vite i principi biologici per una delle Doc più antiche e piccole d’Italia: il Cacc’ e Mmitte. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero scrive del “Fascino della vignarola che seduce in tarda primavera” con carciofi, fave e piselli che si possono raccogliere maturi ai margini della vigna. @ Poi l’intervista di Rocco Moliterni a Martina Caruso, la giovanissima cuoca dell’Hotel Signum di Salina, che confida: “Mi piace giocare sulle consistenze, accostare i sapori, inventare abbinamenti”. @ Edoardo Raspelli recensisce i piatti del Convento dei Neveri di Bariano (BG), con voto finale: 14/20. 

L'assaggio

Il mare a Milano? E’ possibile, soprattutto se vi trovate da Nassa (via Donatello, 22 - tel. 0226684810), un indirizzo che si è affermato tra i migliori della città per la sua cucina di pesce, grazie alla combinazione di due talenti come quello dello chef Maurizio Di Prima e del patron Gabriele Tasinato, che propongono piatti che spaziano dal “Pesce crudo alla mia maniera” ai gamberi rossi siciliani (crudi o cotti)  con crema di piselli, patate viola e riso soffiato, dalle fettuccine aglio olio peperoncino e ventresca di tonno bluefin con bottarga di muggine e granella di pistacchio al filetto di pesce da lisca con asparagi bianchi, uova di salmone e riduzione di birra. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti. 

Il Vino

E’ l’Etna Rosso Annacare della Tenuta di Aglaea di Castiglione di Sicilia (CT). Ha colore rosso rubino di una certa intensità e brillantezza. Al naso è un misto di note di frutta secca e di polpa. Senti le noci, ma anche il mallo e poi una nota aromatica caratteristica che ricorda frutti esotici (la papaya). In bocca è una sorpresa straordinaria: di freschezza, ma soprattutto di tannicità raffinatissima che invade tutto il palato, lo pulisce perfettamente, allappa la lingua. Uno spettacolo, soprattutto per l'originalità.

Lutto

E’ mancata all’età di 82 anni Maria Rosa in Carbone, moglie di Gianni Carbone, titolare del celeberrimo Manuelina di Recco. Ai figli e amici di Manuelina vanno le nostre più sentite condoglianze. I funerali si sono svolti stamane a Recco.