La Notizia
Parte da Treviso la crociata contro i clienti maleducati. A guidarla il titolare di un cocktail bar del centro storico, Livio Carrubba, che, stufo della scortesia di alcuni avventori, ha affidato il suo sfogo a un post su Facebook in cui ha scritto: “A tutti coloro che ‘ Ti pago e quindi pretendo’, che non salutano e non ringraziano, voglio dire che servirvi un drink o un piatto non ci rende servi”. Sul web il messaggio è diventato virale, attirando centinaia di commenti di solidarietà con l’ hashtag #iostoconlivio. (Corriere della Sera) @ In riferimento al mestiere dell’ospitalità è da leggere anche l’affondo del direttore di Icon Michele Lupi, che su Panorama spiega come questa sia un’arte che non si può improvvisare, fatta di dettagli, equilibri e attenzioni. E sul tema consiglia di leggere la trascrizione di un discorso intitolato “Think strawberries. Everybody sells”, pronunciato dal presidente del Plaza Hotel di New York. “Lì - spiega Lupi - c’è tutto ciò che una persona deve sapere prima di aprire un locale pubblico”. @ Un museo interamente dedicato alla pizza. E’ quanto aprirà a New York, in una location ancora non definita, dal 13 al 28 ottobre. L’esposizione, chiamata “MoPi” è nata con l’idea di offrire ai visitatori una storia della pietanza che spopola nella Grande Mela, oltre a celebrare il ruolo della pizza nella cultura pop attraverso l’arte ed elementi interattivi. Il biglietto costerà 35 euro e comprenderà anche un trancio di pizza. (Libero) @ “Dove vai, se il vitigno non ce l’hai?”. Su Panorama Francesco Canino racconta il trend che sempre più spesso porta celebrities e star a dare sfogo alla loro vocazione vinicola. Dal regista Francis Ford Coppola al presidente Donald Trump; dal cantante Jon Bon Jovi all’attrice americana Drew Barrymore. Senza dimenticare gli italianissimi Andrea Pirlo, Renato Brunetta, Michele Placido e Gerry Scotti. @ Vino protagonista anche nell’affondo di Luciano Ferraro, che questa settimana racconta la storia della cantina Ballabio, che con la linea “Noir Collection” (un Extra Brut, un Pas Dosé e un Rosé) ha rilanciato il pinot nero e le bollicine metodo classico dell’Oltrepò Pavese.