La notizia

Conto alla rovescia per l’inaugurazione di Expo, venerdì 1° maggio, che sarà aperta da un discorso del Papa il quale si collegherà in diretta con il sito espositivo durante la cerimonia ufficiale delle 12.00. La conferma è stata data dal commissario unico Giuseppe Sala. @ Proprio alla vigilia di Expo a Milano è stato presentato il Milan Center for Food che studia come garantire giuridicamente a tutti il diritto al cibo, mentre oggi il Corriere analizza il Padiglione del vino, per la prima volta presente all’esposizione universale. Rappresenterà con 500 vitigni un settore dove operano 380mila aziende. @ E un altro dei temi dell’esposizione, riciclare gli avanzi, ha riflessi (positivi) anche sulla salute come spiega la nutrizionista Carla Favaro sul Corriere. @ Intanto la ristorazione italiana, dice Stoppani della Fipe, soffre a causa della concorrenza di sagre (è il tema di ogni estate ndr) e cibo etnico che rischiano di dequalificare il settore spingendo al ribasso dei prezzi. @ Non mancano poi le notizie curiose: Belen cerca personale per il suo ristorante: bello, giovane e aitante. (Corriere della Sera)

Il Papa a Expo, il Padiglione del vino e il centro per il diritto al cibo

Papa Francesco parteciperà all’inaugurazione dell’Esposizione universale, non fisicamente ma in collegamento video. L’annuncio di Sala che ha anche aggiunto: per l’inaugurazione tutti i padiglioni saranno visitabili, in ritardo solo il Nepal. Già venduti dieci milioni di biglietti. (Corriere della Sera) @Per la prima volta in una esposizione universale ci sarà poi un padiglione dedicato al vino, che sarà curato da Vinitaly e che vedrà anche una giostra delle migliori case history di wine bar. Sul Corriere della Sera di oggi le aspettative di un padiglione che avrà come primo obiettivo - spiega il direttore di Veronafiere Giovanni Mantovani - “mostrare al mondo il patrimonio di 500 vitigni che rende esclusivo il valore della produzione italiana”. Il padiglione del vino sarà collocato del cuore di Padiglione Italia. @ Ma si inizia già a discutere dell’eredità di Expo. Insieme alla Carta di Milano, uno dei lasciti principali sarà sicuramente il Milan Center for Food, un progetto che aspira a portare il diritto al cibo nelle Costituzioni a livello internazionale. A guidarlo il magistrato e giurista Livia Pomodoro. (La Stampa) @ Anche in altre occasioni i lasciti dell’Esposizione universale ci hanno cambiato la vita. Tra le invenzioni presentate in questa occasione per la prima volta ci sono stati pneumatici, ketchup, macchine da cucire. Ma anche ascensori, telefono, telegrafo e opere d’arte come il Guernica dipinto da Picasso per il padiglione spagnolo nel 1937. @ E anche lo street food si attrezza: Sadler ha presentato il panino Milano 2015 realizzato per la catena Panino Giusto (ma la ricetta - scrive Domenico Liggeri su QN - non entusiasma). Il chiosco in piazza Castello già noto per i panini con i nomi dei politici mostra su Il Giornale il suo panino Expo. Dalla Francia, passando per la Milano Design Week, arriva nel padiglione del paese d’Oltralpe il bistrot de Lion, il nuovo foodtruck ideato dal Peugeot Design Lab dove possono lavorare dai 15 ai 40 componenti. @ Via Montenapoleone invece celebrerà l’Expo con l’orto: si tratta di una installazione - chiamata “In hortus varietas” - composta da più isole disposte tra le vetrine delle griffe.

Il si Ue agli ogm, la tregua del pizzocchero e la sfida della mostarda

Eccesso di offerta, guerra dei prezzi e conseguente erosione dei ricavi. Sono alcuni dei mali che affliggono il settore della ristorazione e rischiano di dequalificarlo, anche per colpa della concorrenza di sagre e ristoranti etnici. A lanciare l’allarme è il presidente di Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) Lino Stoppani: “Dall’inizio della crisi - avverte - oltre 50mila esercizi hanno chiuso e rispetto allo scorso anno il saldo negativo è di circa 5mila unità”. @ L’Unione europea dà il via libera all’importazione di 19 Ogm americani (tra cui mais, soia, colza e cotone) su cui gli stati membri non riuscivano a mettersi d’accordo. La Commissione, costretta dai trattati, ha fatto suo d’ufficio il parere dei tecnici senza aspettare la riforma normativa promessa.@ La guerra del pizzocchero a Sondrio arriva a una tregua. Il Comune rinvia la decisione di bandirlo dalle mense scolastiche (insieme alla polenta). Plauso dei cultori della tradizione e del noto cardiochirunrgo Biglioli che nei giorni scorsi si era espresso in difesa del piatto: “Non fa male a nessuno”. @ Riciclare i cibi avanzati può far bene alla salute e al portafoglio, a patto che per recuperarli non si aggiungano troppi altri ingredienti o non si punti sulle fritture. A dirlo la nutrizionista Carla Favaro che sul Corriere della Sera suggerisce, ad esempio: per la carne avanzata meglio l’insalata delle polpette, per le verdure già cotte ideare un ragù vegetariano e non puntare su ripieni spesso troppo pesanti. @ Il miliardario Warren Buffett si lancia nella guerra della mostarda: una delle sue partecipate, la Heinz, già celebre per il ketchup, sfiderà la French’s per il ricco mercato della mostarda negli Usa. @ I camerieri: belli, giovani e attraenti. Fa discutere la ricerca di personale nel nuovo ristorante dell’inedita coppia Belen-Bastianich, il Ricci, che aprirà a giugno in piazza Repubblica a Milano. A onor di cronaca sono però anche richieste professionalità e conoscenza delle lingue straniere.

La Tendenza

La buona cucina è “solo” illustrata. A mettere il problema sul piatto (è proprio il caso di dirlo), su Avvenire di domanica è Edgardo Grillo, che sottolinea come da qualche tempo ci sia la tendenza “quasi epidemica” ad ingolfare i canali tv con tornei di buona cucina e gare di manicaretti. Nulla di male, se questo non stridesse con l”L’andazzo culinario della moderna società familiare (…) dove si consuma in dieci minuti ciò che si è preparato in cinque e dove a farla da padroni sono i cibi precotti, per soccorrere famiglie in corsa e donne in carriera”.

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Criticano gli sprechi “made in Italy” ma contestano il taglio della loro sede da 2mila metri. A finire nell’occhio del ciclone l’Associazione stampa estera i cui giornalisti, alla notizia dell’inserimento della loro (ampia) sede nel piano tagli del governo italiano (che costa un milione di euro l’anno n.d.r) hanno storto il naso. Tanto che durante il sopralluogo nei nuovi uffici, in un appartamento di 1800 metri quadri in piazza Augusto Imperatore, avrebbero lamentato l’assenza di una sala conferenze e chiesto di poter avere un bar e un ristorante (in quello odierno, ogni giorno vengono proposti un menu diverso e una carta dei vini d’eccellenza). Un’ “aggiunta” che costerebbe allo Stato un altro milione di euro. (Libero) 

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Nonostante le loro origini siano in Cina, gli spaghetti rappresentano a tutti gli effetti il piatto-simbolo del Bel Paese. Ma per poterli gustare al dente non è sempre sufficiente calare la pasta quando l’acqua bolle e toglierli dalla pentola poco prima. L’acqua bolle a 100 gradi solo al livello del mare, ma il suo punto di ebollizione diminuisce di un grado ogni 300 metri di innalzamento. In alta montagna, ad esempio, in un rifugio a 3000 metri di altitudine, l’acqua bollirà a 90 C°.

Fuori dalla Tavola

Il movimento fa bene anche a piccole dosi. A sostenerlo il British Medical Journal, che propone di abbandonare l’idea che siano necessarie almeno due ore e mezzo di allenamento alla settimana. Secondo la rivista, infatti, si tratta di un’idea che scoraggia molte persone in partenza, mentre la realtà è che ognuno di noi può capire quale sia la tipologia di movimento più adatta alla sua persona. Inoltre, fare attività fisica può essere un toccasana anche per la coppia. Come dimostra una ricerca presentata all’ultimo congresso dell’American Heart Association, se moglie e marito raggiungono i 150 minuti a settimana di esercizio fisico, anche il/la partner ha buone probabilità di raggiungere la “giusta dose” di movimento.

L'assaggio

E’ un nuovo ingresso radioso nel Golosario: il ristorante DeGusto di Arcole (Vr) guidato dal giovane e talentuoso chef Matteo Grandi in cucina e dal bravo sommelier Simone Lobba in sala. Tra i nostri assaggi, raccontati da Fabio Molinari su ilGolosario.it, la quaglia in doppiopetto di foie gras chutney di ciliegie e insalata di carote, il raviolo nero ripieno di branzino su base di pomodoro del Piennolo e limone e la triglia accompagnata dallo spinacio selvatico.

Il Vino

E’ il Duedei Pas Dosè Metodo Classico di Roberto Tranchida (contrada Cozzaro 284 – tel. 0923723249) di Marsala (Tp). Di colore giallo oro, al naso ha perlage fine e persistente, note floreali, con profumi di fiori di zagara, cui seguono sentori di macchia mediterranea, arancia amara, suggestivo finale minerale. Secco e di buona struttura, al palato è ricco, piacevolmente sapido ed equilibrato, persistente. Ne parla Marco Gatti su ilGolosario.it

L'incontro tra Champagne e cucina catalana e yoga per grassi

Dom Perignon incontra Ferran Adrià. Una collaborazione, tra la celebre maison di champagne e l’altrettanto famoso chef catalano, sancita dalla presentazione del nuovo Dom Perignon Vintage 2005 avvenuta a Barcellona, nel “laboratorio di creatività” aperto dallo chef a seguito della chiusura del Bulli, il suo mitico ristorante. La presentazione è stata anteprima di un progetto che si svilupperà nell’arco di tre anni, e ha riguardato una cena non cena in cui lo chef ha ideato 30 snack in grado di esaltare tutte le caratteristiche dello champagne (La Stampa) @ “Gli chef stellati sono un fenomeno mediatico”. Così Italo Manca, nell’intervista realizzata per il Corriere da Marisa Fumagalli. Arrivato a Milano negli anni ’70, l’eclettico ristoratore-dandy è stato artefice, insieme a Nannicini, dell’apertura di molti locali di successo in quel di Brera e con un velo di nostalgia confida: “Ai cuochi di successo preferisco i piatti della memoria milanese (…) La mia Brera ha perso l’anima” - e ancora - “L’Expo non mi entusiasma. In città aprono nuovi bistrot e ristoranti di continuo: ma cosa rimarrà dopo?” (Corriere della Sera) @ Dici donna, dici vino. Su IlGiornale di domenica, Vittorio Feltri riporta la storia di Tenuta degli Angeli, l’azienda tutta al femminile di Carrobbio degli Angeli (Bg) che ha escluso gli uomini da qualsiasi attività e che all’ultimo Vinitaly, per il secondo anno consecutivo ha vinto la medaglia d’oro. (IlGIornale) @ Yoga per grassi? Esiste. E spopola. Ad inventarlo è stato Michael Hayes, insegnante americano che ha deciso di riservare le sue lezioni di Yoga esclusivamente a taglie “oversize”. Ma non è il solo; a seguire le sue orme anche Megan Garcia, che nel suo studio di Chelsea ha riadattato le posizioni standard per adeguarle a figure tonde; ed anche tra i giovani di Brooklyn lo “Yoga per grassi” sta facendo faville, così come a New York, in Tennessee, Texas e Virginia. Alla conquista dell’America. (Repubblica)