La notizia

Si chiamano QR Code e sono codici intelligenti (o “etichette parlanti”) che, tramite applicazioni installate sui nostri smartphones possono rivelare tutto sulla filiera dei prodotti che finiscono in tavola, ma le aziende li utilizzano pochissimo. Su Libero di domenica ne parla Claudia Cazzaniga, che spiega come 4 progetti, tutti italiani, stiano cercando di rivoluzionare il comparto: mentre Foodigree garantisce una tracciabilità pressoché totale, TechGap permette ai produttori di raccontarsi direttamente sul prodotto, Reliabilitaly consente di verificare l’autenticità dei prodotti tricolore mentre un progetto della Regione Campania con l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogriorno promette trasparenza sulla salubrità dei prodotti. @ E a proposito di etichette, si accende la guerra dei semafori alimentari in Europa. Da un lato il governo italiano trova una sponda nella Confindustria contro questo genere di etichettatura. Dall’altro a sostenerla ci sono le grandi multinazionali come Nestlè e l’inedito asse Coca-Cola Pepsi che tentano di far fronte alla cfociata contro le bibite gassate. (Corriere della Sera) @ L’Italia in sede europea si oppone anche al granturco Ogm. L’Italia voterà no all’introduzione di semi Monsanto e Sygenta che sviluppano tossine contro i parassiti ma così facendo danneggerebbero anche coccinelle e farfalle. (Avvenire) @ 80 ettari di tunnel per conservare le mele: la Repubblica di domenica pubblica un viaggio nelle celle ipogee della Val di Non dove le mele si conservano anche per mesi. @ L’Italia della frutta va sempre meglio: la bilancia dell’export lo scorso anno ha toccato quota 4miliardi e 750milioni di euro, con un incremento del saldo attivo della bilancia commerciale pari al 43,6%. Andrea Zaghi su Avvenire. @ Intanto, cresce la spesa alimentare degli italiani. Anche La Stampa riprende i dati dell’ultima ricerca firmata dal Censis, secondo cui gli alimentari nel 2016 hanno pesato il 14,3% sul totale dei consumi delle famiglie, una quota superiore alla media dei principali Paesi europei (11,4%). @ Successo anche per la pasta e il vino italiani. Per Coldiretti, negli ultimi 60 anni la pasta consumata all’estero è aumentata di 180 volte, mentre le bottiglie di vino italiano esportate oltre i confini nazionali sono cresciute di 12 volte. (QN) @ Bistecche e pollame avariati in partenza verso l’Europa e la Cina. E’ il contenuto dell’ “Operacao Carne Fraca” (lett: Operazione Carne Debole) che in Brasile ha portato all’arresto di 28 persone e alla sospensione di 33 funzionari governativi, colpevoli di aver alimentato una rete di mazzette e scambi di favori con 21 stabilimenti di trasformazione e tre fra le principali imprese agroalimentari del Paese, nelle cui celle frigorifere languivano quarti e tagli di bue, salsicce e pollame in condizioni discutibili, pronti a partire per i mercati dell’Asia e dell’Europa. (Corriere delle Sera) @ Parigi tra le dieci città più care del mondo. Lo scrive su Italia Oggi Giuseppe Corsentino, che riporta alcuni dati indicativi: un chilo di pomodorini costa 12 euro, un bicchiere di birra in un bar del centro 6-7 euro, un pranzo in un ristorante di media qualità non meno di 50 euro, un biglietto del cinema 9 euro e l’affitto di un appartamento di 80 metri in un arrondissement del centro o seicento, almeno 3.500 euro al mese. @ Bollicine meglio dell’industria. Su Affari & Finanza Eleonora Vallin racconta il boom della “Corazzata Prosecco”, che ha superato le bollicine francesi e, dopo aver conquistato Stati Uniti e Inghilterra, ha contagiato anche la Francia, dove le venduto sono aumentate del 64,4%.

Marketing sensoriale, sommelier del suono e quote rosa in cucina

I 5 sensi possono essere coinvolti anche per aumentare le vendite, dalla giusta colonna sonora al caffè di benvenuto. Ne sono convinti commercianti, baristi e artigiani di Vercelli, chiamati a raccolta dall’Ascom per una lezione di marketing sensoriale a tema “L’importanza dei 5 sensi nelle vendite”. “Crediamo molto in questo progetto - ha commentato il direttore generale di Ascom Andrea Barasolo - servono nuove strategie per essere competitivi”. (La Stampa) @ Ma di “sensi” certamente si intende anche il sound sommelier, degustatore sonoro in grado di individuare l’abbinamento perfetto tra brani e bottiglie. Su il Giornale è da leggere l’intervista a Paolo Scarpellini, primo sound sommelier a lanciare questo servizio che a Luca Pavanel confida: “Le note possono fare scoprire gusti nascosti”. @ “Il ristoratore fa le pentole. E purtroppo anche il coperto”. Con questo titolo Andrea Cuomo sul Giornale di sabato approfondisce il tema del coperto, la “tassa occulta” (e solo italiana n.d.r) nata all’epoca in cui nei locali ci si portava il cibo da casa che sembrava destinata a sparire, ma che in realtà “Pesa sempre più sul conto”. @ E quanto pesano le quote rosa nelle cucine dell’alta ristorazione? Alla domanda risponde Alessandra Del Monte, che sul Corriere della Sera riporta i dati del primo studio sulla “cucina di genere” condotto in Italia, che evidenzia una situazione sconfortante per le donne ai fornelli: “Il pubblico le conosce poco e il genere conta anche in cucina. Si è imposto un modello maschile fatto di gerarchie quasi militari”. @ “Idee, qualità e controllo dei costi. Così i fornelli diventano business”. Parola di Heinz Beck, chef del ristorante La Pergola del Roma Waldorf Astoria Hotel della Capitale, che su Affari e Finanza commenta la nuova tendenza che vede bar, enoteche e ristoranti come nuovi asset di investimento.Il locale deve sempre essere rinnovato, ma nei tempoi giusti”. @ E a proposito di chef si parla anche di Antonino Cannavacciuolo, definito da Ferruccio Gattuso sul Giornale come il “Prezzemolino della TV”. Il gigante buono dei fornelli compare in contemporanea su 4 reti, a Cucina da Incubo e Masterchef Vip su Sky, quindi su Tv8, Nove e Fox Life. @ Del baccalà, come del maiale, non si butta via nulla. Su La Verità di sabato un approfondimento interessante sulla storia del baccalà, giunto in italia 600 anni fa grazie a un mercante veneziano che lo scoprì in Norvegia, nelle Isole Lofoten. Ma - curiosità - i norvegesi quasi non ne mangiano; lo lavorano solo per esportarlo.

I Millennials guardano al brand, le città del vino hanno più occupazione

I Millennials (americani) scelgono il vino in base a notorietà del brand più che per la tipologia. Inoltre guardano al prezzo e sono attirati dalle etichette. E’ il risultato di un’analisi presentata dall’Università di Pollenzo e riportata da Emanuele Bottiroli su QN. @ Il vino aiuta l’occupazione: secondo quanto riportato dall’associazione Città del Vino, nelle zone del vino l’occupazione è più alta di 3 punti rispetto alla media nazionale. A far da traino l’enoturismo. (Libero) @ Campari rilancia il Grand Marnier. Il gruppo che ha acquistato il marchio lo scorso anno per 684 milioni punta su un lancio in grande stile destinato prevalentemente a bar e mixology. (QN) @ Maculan festeggia i suoi primi quarant’anni con una magnum di Breganze Cabernet 2013 in formato magnum. Una bottiglia da collezione formato magnum e tiratura limitata, che sarà in vendita al prezzo di 400 euro. L’etichetta è realizzata dall’artista vicentino Guzzonato. (IlGiornale) @ Gianluca Bisol invece rivendica i suoi successi in Inghilterra: tra i primi a puntarci, ora rivendica una crescita del 30%.

Che succede al mondo delle guide?

Daniel Thomases lascia la guida ai vini di Veronelli e Alessandra Piubello, che collaborava con la guida ai vini dell’Espresso, entra in squadra con Gigi Brozzoni. Questa la nota diffusa oggi dal seminario Veronelli. Che annuncia altre novità per i prossimi giorni. Novità invece sul fronte della guida ai vini dell’Espresso? 

Il menu dei detenuti per il Papa

Il Papa visita San Vittore e il pasto è preparato dai detenuti. Ad accogliere la visita pontificia infatti è stato un menu preparato dalla Libera scuola di cucina onlus coordinata dallo chef Stefano Isella, che da cinque anni aiuta i detenuti nel reinserimento attraverso il lavoro in cucina. @ Cracco, Bottura, Alajmo, Baronetto: sono alcuni degli chef che hanno voluto dare l’addio a Bob Noto, nella cerimonia che si è celebrata sabato a Torino. @ A Celebrity Masterchef sparisce il tocco sadico degli chef (i giudici non possono esagerare con i personaggi già noti) e il meccanismo un po’ si inceppa. Mentre appaiono già ben redistribuiti i ruoli del dopo Cracco. Lo scrive Aldo Grasso sul Corriere della Sera di sabato. @ L’Acqua Lurisia si fa più grande con l’ingresso di un nuovo socio. I soci storici Farinetti e Invernizzi fanno spazio alla famiglia Boroli (gruppo DeAgostini) per avere più risorse da investire sui mercati esteri.

Fuori dalla Tavola

Un tempo c’erano solo le “cimici”, ma in futuro arriveranno veri e propri coleotteri dotati di videocamera come minidroni per le missioni esplorative. Un ingegnere giapponese ha installato un circuito elettronico sul corpo degli scarabei che permetterà di utilizzarli anche in agricoltura come un tecnologico esercito contro le specie nocive. (La Verità). @ E chissà se un giorno potremmo avere anche i cyber cinghiali per risolvere il problema degli ungulati in città. A Roma i cittadini di via Cassia denunciano avvistamenti quotidiani e dicono: in città per mangiare i rifiuti che trabordano dai cassonetti. (Corriere della Sera)

L'assaggio

Alla Trattoria Viscontea (via Castello, 31 - tel. 0382928148) di Bereguardo (PV). A 5 minuti dal casello dell’autostrada, di fronte al bellissimo Castello Visconteo del Trecento, una trattoria autentica, regno dei fratelli Luca e Mario Martucci, la cui cucina è una vera goduria. Da provare i mondeghili di lenticchie con crema di carote allo zenzero, cestino di patate con broccoletti cotechino e taleggio, ma anche il risotto e la costoletta alla milanese o, per chi ama il mare, la catalana di astice e il polpo alla mediterranea. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

E’ il Prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene "Grappoli di Luna" de la Vigna di Sarah (tel. 340.6003442) di Vittorio Veneto (TV). Un Prosecco decisamente interessante, le cui uve sono state vendemmiate di notte per dare un vino frizzante, con una spuma persistente che ha un'intensa fragranza di mela al naso. Ma poi in bocca colpisce per la sua spada acida che offre freschezza; quindi il buon sorso rotondo che esprime l'aromaticità della glera e poi chiuse secco. Un bell'esempio di Prosecco, che speriamo di riassagiare presto a Golosaria Padova.