La notizia

Salumi sotto accusa: l’Oms potrebbe decidere di includere le carni lavorate nella lista delle sostanze pericolose (e far inserire gli avvertimenti in etichetta come si fa con le sigarette) @ Le vecchie case cantoniere diventeranno trattorie e ostelli. A dirlo il ministro Franceschini che annuncia: oltre 1300 strutture pronte a essere cedute. @ Riciclare ha grandi benefici ambientali ma costi sempre più alti. E’ il paradosso dell’attuale raccolta dei rifiuti. @ Mangiare frutta a fine pasto aiuta a mitigare i danni delle abbuffate. @ “Le stelle Michelin non hanno più senso”. A dirlo la star dei fornelli inglesi Yotam Ottolenghi. @ “Il buon ristoratore deve essere discreto”. Così Aldo Grasso sulla vicenda Marino. @ E infine nell'ultima settimana di Expo, il seminario in corso sul valore dei territori con l'intervento di Paolo Massobrio.

Carrelli più pieni e salami sotto accusa

I carrelli tornano a riempirsi, più per valore che per quantità. A dirlo un’indagine Nielsen che segnala come si sia stabilizzata la tendenza alla crescita a fronte di un cambiamento del modo di fare la spesa. Funzionano sempre meno i grandi ipermercati, mentre aumenta la redditività delle superfici tra i 1500 e i 4000 metri quadri che fanno segnare un +4%. @ L’Organizzazione mondiale della sanità pronta a bandire salumi e altre carni lavorate. L’agenzia perla ricerca sul cancro che sta rivedendo l’elenco delle sostanze pericolose - stando alle prime indiscrezioni del Daily Mail- dove potrebbe inserire le carni lavorate e decidere di mettere in etichetta indicazioni ad hoc (come si fa ad esempio con le sigarette). (Avvenire di sabato) @ Le vecchie case cantoniere potranno essere riconvertite a strutture turistiche. Ad annunciarlo il ministro Franceschini che ha annunciato la conversione di oltre 1300 strutture a patto che mantengano le vecchie scritte e il calore originario.(Repubblica di domenica) @ Riciclare costa caro e nonostante i benefici per l’ambiente siano enormi se si arrivasse al 70% del recupero i costi sarebbero insostenibili. Una ricerca Nomisma Energia ha messo in luce il paradosso dell’attuale raccolta dei rifiuti con costi elevati dipendenti soprattutto dal sistema di raccolta porta a porta. @ Camminare a passo spedito è uno dei maggiori benefici che si possono apportare al corpo con ricadute positive su tutti gli apparati. E’ un esercizio che si può praticare ovunque con un effetto positivo non solo sulla linea ma anche su umore e memoria. (Corriere della Sera di domenica) @ Mangiare frutta a fine pasto aiuta a mitigare i danni provocati dalle abbuffate: consumare vegetali mitiga lo stress infiammatorio causato da troppi grassi e zuccheri. (Corriere della Sera di domenica) @ Si è aperto questa mattina a Expo, Auditorium di Palazzo Italia, il seminario finale del ciclo Territori e protagonisti, presieduto dal Commissario Generale del Padiglione Italia Diana Bracco. Tra gli interventi, Paolo Massobrio che parlerà dell'enogastronomia e dele 4 potenze dell'Italia. Le conclusioni affidate al ministro delle Politiche Agricole Martina.   

Lo chef filosofo e il tartufo da record

Dai banchi della facoltà di Filosofia ai fornelli, passando per un dottorato a Yale e un corso alla prestigiosa scuola di cucina Cordon Bleu. Sul Corriere della Sera di venerdì il profilo di Yotam Ottolenghi, lo chef nato a Gerusalemme che sta spopolando a Londra e racconta “Cucino per sfuggire alla malinconia” e sulle guide: “Le stelle Michelin? Non hanno più senso”. @ Il nome di Pamparato solo per i biscotti prodotti davvero a Pamparato. Il comune del cuneese scende in campo contro un’azienda di Cherasco con sede anche a Garessio che produce le celebri paste di meliga con il nome di questo comune che sulla sua specialità ha posto anche una denominazione comunale. @ I cinghiali affamati scendono in città e entrano al ristorante in cerca di cibo. E' successo a Torino, in corso Casale, dove gli animali sono stati avvistati nel cortile di un ristorante: “Se n’è accorto il capocuoco - ha spiegato il titolare - pensava fossero dei cani”. @ La foto-notizia di oggi è per il tartufo bianco di quasi tre etti (271 grammi per l’esattezza) premiato ieri a Trisobbio (Al) nell’ambito della rassegna “Tarsobi – Tartufi e vino”. A raccoglierlo il trifolao (ovvero cercatore di tartufi) Marco Bormida.

Fine della vendemmia e il boom del vino italiano all'estero

“I vini italiani non temono i francesi e sanno invecchiare”. Così Paolo Massobrio, su La Stampa di domenica, racconta della fine della vendemmia e di quei rossi importanti e “corposi” che pensano al mercato estero perché in Italia non hanno tutto il riconoscimento che meritano. “Il grande rosso è poi quello che invecchia - scrive Massobrio - e c’è chi rimane ciccione con le rughe (come l’Amarone, che ha alcol predominante e spezzature profonde) e chi mostra un fisico asciutto (come il Barolo, che esprime eleganza e altre spezzature)”. @ E a confermare i dati positivi del vino italiano è anche l’annuale analisi diffusa da Rabobank, che ha evidenziato come il 2015 sia stata per il vino italiano un’annata storica, caratterizzata anche da un aumento dell’ 11% delle vendite online, cresciute più del doppio rispetto ai canali tradizionali. A favorire questo scenario il calo dell’euro, il crollo dello sfuso (-13,3% nei primi mesi dell’anno) e una maggiore attenzione alla qualità da parte dei consumatori, con dati positivi anche in Francia, Spagna e USA. (La Stampa) @ Ma di vino parla anche Aldo Grasso, che sul Corriere presenta la guida di Luciano Ferraro “Vignaioli e vini d’Italia 2016”; in edicola da oggi: è un viaggio attraverso 200 cantine in cui sono raccontate anche le storie e le passioni che si celano dietro a ogni bottiglia. (Corriere della Sera)

Biodiversità, tendenze gourmet e Droneresi 2.0

Quanto vale la nostra biodiversità? A porre la domanda è Paolo Massobrio, che su Avvenire di venerdì ne celebra l’importanza attraverso il racconto di Kyoko Sone, la vicedirettrice della rivista giapponese Kyoritsushin, che a proposito di una produttrice di burro di una malga nel biellese dice: “Mi sono resa conto che l’essenziale del gusto italiano nasce da un lavoro umile e costante”. E Massobrio aggiunge: “Se c’è un’eredità di Expo, questa è la presa di coscienza di ciò che siamo e abbiamo: dai paesi con le loro piazze ai saperi sviluppati attraverso la potenza del limite (…) la conservazione della biodiversità è una cosa che vale per il mondo. Guai a seguire le sirene dell’appiattimento alimentare”. @ Dalla biodiversità alle ultime tendenze gourmet “made in Milano”; dalle mille declinazioni dell’astice, con quello “economico” del ristorante Lovster o la versione arrosto con crema di cardi proposta da chef Cracco, al foie gras parigino del bistrot Le Vrai, ai dolci golosi di Pascal Caffet, dove ogni dessert viene abbinato a una persona. (Il Giornale) @ E di dolci parla anche Italia Oggi, che annuncia i piani di espansione della pasticceria torinese Brignone, il forno che ha firmato i celebri droneresi bianchi amati da Ernst Hemingway e che oggi, con la terza generazione scopre l’e-commerce e apre nuovi punti vendita a Torino, Milano e Nizza. Con uno sguardo rivolto ai ristoranti. (Italia Oggi)

Il Pensiero

“Il buon ristoratore deve essere discreto. Così non è stato quello del locale dove è nata la grana dei rimborsi spese di Marino”. Lo scrive su Sette Aldo Grasso che poi suggerisce: “Da oggi aggiungerei un nuvo criterio di valutazione dei ristoranti, estremamente importante, anzi direi decisivo: la discrezione del ristoratore (l’icona potrebbe essere quella del dito medio sulle labbre a garantire il silenzio assoluto)”.

Ho capito bene?

“I cuochi TV sono puttane”. E’ l’ironico titolo scelto da Adelmo Monachese per il suo libro di satira affronta in modo irriverente gli aspetti del dibattito pubblico e televisivo.

L'assaggio

E’ il San Gerolamo (via San Gerolamo 56 - tel. 0341420429) di Vercurago (Lc) ristorante di classe ospitato all’interno della struttura altrettanto accogliente dell’albergo di famiglia. In tavola ovetto di Selva con latte di baccalà saraceno e tartufo, tagliolino con ragù bianco di coniglio e infuso al cappone, terrina di mele antiche. Lo racconta Marco Gatti su IlGolosario.it

Il Vino

E’ il Barolo di Serralunga d'Alba 2010 firmato da Ferdinando Principiano (tel. 0173787158) di Monforte d'Alba (Cn). Entusiasma per il suo colore granato, per i suoi profumi di viola appassita, marasca, liquirizia, tabacco, mentre al palato è di grande personalità, di ottima beva, armonico, con elegante trama tannica e piacevole freschezza, lunga persistenza. Una bottiglia costa sui 25 euro.