La notizia

Un Giallo sull'Expo: il professor Attilio Scienza, che dovrebbe inaugurare la manifestazione viene sequestrato pochi giorni prima, e forse ucciso. È la trama del giallo scritto da Giovanni Negri, sul segreto della vigna di Leonardo da Vinci a Milano. Il libro è stato presentato ieri a Grinzane Cavour, alla presenza dei protagonisti (nella foto) e con Luciano Bertello e Paolo Massobrio, che davanti a una platea di produttori di vino e ristoratori hanno chiuso la stagione del tartufo, premiando le migliori tavole della GuidaCritica&Golosa. Premio alla carriera a Claudia e Tonino Verro della Contea di Neive, ma anche a Maria del ristorante Violetta di Calamandrana. Quindi la Trattoria del Peso di Belvedere Langhe, il Garibaldi di Cisterna d’Asti, Cascina Vrona di Monteu Roero, Da Manuela di Isola Sant’Antonio, La Braja di Montemagno, la Locanda dei Narcisi di Pozzolo Formigaro, la Trattoria Da Geppe di Castagnole Monferrato, e il Ristorante Bandini di Portacomaro. 

Il grasso buono che fa dimagrire e igiene alimentare

Il grasso buono esiste e fa dimagrire. A confermarlo recenti studi che hanno letteralmente rivoluzionato il modo di ridurre e mantenere il peso corporeo. Secondo le ricerche, ad incidere maggiormente  sono lo stile di vita e l’attività fisica, capaci di stimolare la moltiplicazione delle cellule adipose in grado di bruciare i depositi di lipidi presenti nel nostro corpo. @ Parla invece di igiene dei cibi il professore Eugenio del Toma, che su Repubblica mette in guardia dai problemi microbiologici di igiene alimentare che oggi occupano i primi posti nelle casistiche epidemiologiche. Secondo Del Toma: “Il paradosso è che le grandi industrie  alimentari sono diventate di necessità e per nostra fortuna i garanti della catena alimentare (le ferite economiche e di immagine degli incidenti riferibili all’inosservanza delle leggi sono un deterrente  insuperabile). Ma siamo noi stessi a  doverci occupare della sicurezza igienica nel trattamento casalingo dei cibi”. (Repubblica) 

L'assaggio

E’ al PanVinOlio (via Legnone, ang. via Abba, 7 – tel. 0239445801) di Milano, un locale polifunzionale che unisce vendita di pane, olio, vini, dolci di produzione propria e prodotti enogastronomici al servizio di caffetteria e bar. Nell’ approfondimento di Marco Gatti su ilgolosario.it lo segnaliamo come tavola golosa, perché da qualche tempo i proprietari Mario e Lali hanno acceso i fornelli dando vita anche ad un ristorante. Qui a pranzo troverete pasta fresca con ingredienti di stagione come ravioli al Bagoss o le tagliatelle all’uovo con i funghi, la salsiccia di carne bufalina dell’allevamento Giuliano o il branzino al forno con le lenticchie. Per la sera, invece, spazio al vitello tonnato o ai salumi come antipasto, risotto e ravioli tra i primi e, a scelta, secondi di terra o di mare. Un posto da cui uscirete con il sorriso.

Adesso

Oggi si celebra Sant' Etelberto del Kent (VI - VII sec.). Su Adesso, per la rubrica L'orto e il giardino scopriamo le caratteristiche del Cimbidium.

Crociata a difesa del made in Italy, frutta affumicata e la bufala che ha ucciso la mozzarella

La lotta a difesa del Made in Italy passa (anche) attraverso una petizione online. L’iniziativa è nata a seguito dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni europee sull’etichettatura, che non impongono più l’obbligo di indicare la sede dello stabilimento di produzione e del Paese. Sul sito Change.org sono già state raccolte 6.500 firme e il concetto è stato ribadito anche dalla campagna di sensibilizzazione promossa da Great Italian Food Trade e da IlFattoAlimentare: “Conoscere lo stabilimento produttivo di un alimento è essenziale per il consumatore ed è l’unico elemento che consente di distinguere il made in Italy dalle imitazioni prodotte fuori dal Bel Paese. @ Dalla petizione per il Made in Italy a quella per abolire l’olio di palma dai prodotti alimentari. E’ l’appello lanciato da GreatItalianFoodTrade con una motivazione principalmente etica, dal momento che per produrre questo olio le multinazionali stanno applicando il cosiddetto “land grabbing”, una vera e propria espropriazione di terre con la deportazione di milioni di famiglie africane e asiatiche. (Avvenire) @ Frutta affumicata tra i bancali dell’ortomercato di Milano. Su Repubblica di oggi un servizio svela le irregolarità della vicenda, tra cui l’ambiente pervaso dall’odore di gasolio dei tir che arrivano a ridosso dei luoghi di scarico, i gruppi di fornitori, facchini, grossisti e acquirenti che si spartiscono i ruoli con ricadute sui consumatori e infine i sospetti sulle compravendite tra i capannoni, dove nessuno controlla la merce in arrivo e quella che viene fatturata. (Repubblica) @ Frutta e verdura anche al centro della puntata di “A conti fatti” andata in onda ieri su RaiUno. Nel giorno dei contrasti tra il sindaco di Verona Flavio Tosi e Matteo Salvini, la conduttrice Elisa Isoardi ha dedicato una puntata alle rimostranze di un gruppo di pensionati coltivatori degli orti urbani puntando l’indice contro la tassa di 15 euro imposta per un determinato orto. (Corriere della Sera) @ Una “bufala” uccide la mozzarella. Così titola il servizio de ilGiornale che spiega come la zona “avvelenata” della Terra dei Fuochi sia in realtà meno estesa rispetto alle denunce dei mesi scorsi. Nonostante questo, gli effetti dell’allarme inquinamento non si sono fatti attendere, ed hanno portato ad un crollo delle vendite dei prodotti dop pari al 40%. (IlGiornale) @ Nel cassetto dei cake designers italiani il sogno di una torta a forma di Stivale lunga 140 metri quadrati. L’intento è quello di entrare nel Guinness dei Primati presentando la torta scolpita più grande del mondo. (QN) 

Il Vino

E’ il Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2006 della cantina I Cavallotto (tel. 017362814) di Castiglione Falletto (Cn). Riserva storica di questa cantina (l'altra è la Riserva Vignolo) già granato nel suo colore, ha profumi più intensi e più scuri di frutta rossa matura, viola e rosa passita e poi afflati balsamici, note speziate eleganti e una leggera polvere da sparo. In bocca è gaudente, coi tannini al punto giusto, una bella mineralità, una lunga persistenza. È un Barolo classico, che non ci stancherebbe mai di bere, di grande eleganza. Da abbinare a un piatto di cacciagione. Per saperne di più l'approfondimento di Alessandro Ricci su ilgolosario.it.