La Notizia

Anche sulla pasta sarà introdotta l’indicazione di origine in etichetta. La conferma arriva dal Tar del Lazio, che con un’ordinanza ha respinto la richiesta di sospendere l’obbligo di indicazione di origine del grano sulla pasta. Una decisione che ha fatto sorridere i ministri firmatari del provvedimento (in vigore dal 17 febbraio 2018 ndr) Maurizio Martina e Carlo Calendaconfermando il diritto dei consumatori alla massima trasparenza in etichetta”. (Italia Oggi) @ Dopo la pasticceria per cani e gatti, arriva  il cibo gourmet a domicilio. A breve, anche a Milano sarà possibile ricevere a comodamente a casa piatti realizzati ad hoc per gli amici a quattro zampe. Il nuovo servizio, chiamato Dog Bistrot, funziona con un semplice click: si sceglie sul sito il menu preferito e si attende che venga consegnato a casa. In ottica antispreco, confezioni e packaging sono tarati su singole porzioni e le ricette sono preparate da un team di esperti con ingredienti locali. (Italia Oggi) @ “La trattoria milanese resiste alla pigrizia e ai sapori etnici”. Lo scrive Maurizio Bertera, che sul Giornale propone un viaggio tra i ristoranti milanesi che cucinano i piatti più tipici resistendo alla concorrenza delle “griffe” e Mimmo di Marzio presenta il libro di Roberta Schira dedicato alla Langosteria, il locale meneghino - sosta radiosa del GattiMassobrio - divenuto il simbolo della migliore cucina di pesce.

L'esercito dei mangioni. Vita da Harry's Bar

Chi ha detto che mangiare tanto è poco chic? Risponde Fiammetta Fadda, che su Panorama propone una guida ragionata ai ristoranti in cui gustare buon cibo “senza limiti o pudori”; dal bollito dell’Osteria del Borgo di Carrù (Cuneo) alle specialità laziali di Felice a Testaccio (Roma); dai tortellini in brodo dell’Antica Trattoria della Gigina (Bologna) alla cotoletta di Vittorio a Brusaporto. @ Ma se mangiare tanto è cosa buona e giusta, lo è altrettanto rimettersi in forma dopo gli eccessi. Per questo intervengono Giorgio e Caterina Calabrese, che sulle stesse pagine riportano alcuni consigli per ritrovare la linea nonostante le abbuffate. “Numerosi studi - scrivono - hanno dimostrato che il digiuno dopo le abbuffate fa più male che bene. Meglio puntare su un comportamento alimentare che aiuti il fegato a depurarsi. (…) Acqua con limone al mattino, magnesio e zinco e poi fibre, broccoli, barbabietole e cicoria”. @ “Nei gironi dell’inferno, potrei entrare in quasi tutti”. Parola di Arrigo Cipriani, fondatore 85enne dello storico Harry’s Bar di Venezia che su Panorama racconta a Raffaele Panizza alcuni aneddoti della sua “goduriosa” vita; senza celare un umorismo sferzante contro stilisti, politici, preti…e chef. @ E tra le interviste è da leggere anche quella “educatamente estorta” da Andrea Federica de Cesco ad Alessandro Pavese, viticoltore e corilicoltore astigiano che confessa: “Lavorare nei vigneti in collina è come andare in palestra (…) E in più sono astemio. L’unico vino che bevo è il Moscato”. (Sette)

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio celebra il Barolo “letterario” prodotto da Massimo Martinelli a Vicoforte di Mondovì, che sull’etichetta riporta l’immagine di un uomo che ascolta il vino e un brano tratto dal suo celebre libro appena ristampato “Il Barolo come lo sento io”. @ Sulla stessa pagina “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero riporta qualche consiglio per rimuovere senza fatica la buccia spessa delle castagne e gustare al meglio i frutti spezzati rimasti. “Caramellati con un cucchiaio di miele - scrive - arricchiranno la panna fresca montata in una brumosa domenica d’autunno inoltrato”. @ Rocco Moliterni intervista Santino Corso, il giovane chef del ristorante Charleston di Palermo che descrive la sua idea di cucina: “La definirei equilibrata - dice - sia nel senso che i miei piatti cercano equilibrio tra i vari sapori, sia perché in equilibrio tra tradizione e innovazione”. @ Edoardo Raspelli recensisce invece i piatti del ristorante “coronato" Il Centro di Priocca (CN) con voto finale: 17/20.

L'assaggio

Al ristorante Nasturzio (via Ripa, 12 - tel.0350631800) di Desenzano di Albino (BG). Un nuovo “fiore” nel giardino del gusto della bergamasca, sorretto da un giovane team di professionisti con le carte in regola per “fare il botto”. Golosissimo il menu, con proposte che vanno dalla quaglia con polenta e fichi al risotto ai porcini; dal petto d’anatra e la sua terrina di rape e ocra al sigaro e gelato alla liquirizia. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

La Bonarda Giove di Cordini (tel. 0385 241991) di Zenevredo (PV). Dal colore rosso rubino, ha spuma rosea, naso intenso con note di ciliegia e mandorle, mentre al palato è leggermente amabile, di bella struttura e buona persistenza.