La notizia

Made in Italy a un punto di svolta. Oltre alla sfida per incrementare l’export e la lotta all’italian sounding, il cibo italiano fa i conti con una grande sfida “domestica”; secondo un’indagine Censis, il 71,4% degli italiani è sempre più attento al tema della sicurezza alimentare e il 40% pretende di trovare informazioni sui cibi che mette in tavola. Nulla di strano, ma una grossa parte delle informazioni reperite - specialmente sul web - genera un impatto negativo cittadini, industria e agricoltori, come accaduto nel caso dell’olio di palma. Sul Corriere della Sera ne parla Dario Di Vico: “Il problema è serio, e non può essere circoscritto a una crisi congiunturale perché la nuova centralità del cibo fa parte dell’identità moderna ed è destinata a durare, poiché coinvolge i millennials”. @ Pastori (e pecore) in piazza per difendere il pecorino romano. Si è svolta ieri nella Capitale, la manifestazione indetta da Coldiretti volta a sostenere le richieste degli allevatori: valorizzare le specificità locali anche all’estero, intervenire contro le frodi e creare una nuova Dop per il cacio romano prodotto con il 100% di latte laziale. (il Giorno) @ Fino a 700mila euro per favorire la filiera della canapa. E’ la quota di risorse che il Ministero delle Politiche Agricole destinerà al settore, secondo quanto stabilito dal ddl 2144 approvato ieri alla Commissione Agricoltura del Senato. Per la coltivazione della canapa a uso agroindustriale non saranno richieste autorizzazioni, mentre la nuova legge si applicherà alle coltivazioni delle varietà ammesse, che non rientrano nell’ambito di applicazione del Testo unico di disciplina degli stupefacenti. (Italia Oggi) @ “La fiera degli artigiani sarà l’Expo di Natale”. Antonio Intiglietta, presidente di Gestione Fiere, svela su Libero le novità de L’Artigiano in Fiera, la rassegna internazionale dedicata all’artigianato in programma dal 3 all’ 11 dicembre al polo fieristico di Rho-Pero, che quest’anno offrirà anche corsi di cucina, spettacoli culturali e nuovi collegamenti per i visitatori. E annuncia: “Ospiteremo gratuitamente gli artigiani colpiti dal terremoto. Abbiamo voluto sostenere lo sforzo che stanno facendo, per cui avremo una bellissima presenza”. @ Nuovo blitz al mercato del pesce di Porta Palazzo a Torino. A due anni dall’ultimo intervento dei vigili, il mercato torna al centro della scena per colpa dei locali fatiscenti e sporchi in cui i commercianti conservavano quintali di pesce. Nonostante lo stop imposto dalle forze dell’ordine in attesa della ristrutturazione, 5 mercatali su 9 avevano strappato i sigilli ricominciando a stoccare e lavorare il pesce nei seminterrati sotto ai loro banchi. (La Repubblica Torino) @ Guai in agguato per Mac’Anduma, il locale di Asti specializzato in cucina tipica piemontese i cui titolari, nei giorni scorsi, sono stati diffidati dalla multinazionale Mc Donald dal proseguire nell’ utilizzo del nome. “Ci sembra evidente il nostro richiamo al piemontese - hanno confidato i gestori su La Stampa - Prepariamo piatti della nonna, fritto misto e gobbi astigiani. Non facciamo nemmeno hamburger”. Peccato che il “re del fast food” non la pensi proprio allo stesso modo…(La storia si ripete. Dieci anni fa era toccato a MAC BUN (solo buono in piemontese) di Rivoli che continua ancora a chiamarsi così. 

New entry in casa Lessini Durello, salumi vegani e il tonno dei detenuti

Novità in casa del Lessini Durello. Il Consorzio di Tutela si allarga e accoglie in famiglia 4 nuove aziende che portano i soci a quota 22: Dal Maso, Cantine Riondo, Tirapelle e Menmade Group. Per Alberto Marchisio, presidente del Consorzio: “E’ il segno più tangibile della fiducia che la base produttiva riversa nei confronti della struttura consortile. Ora proseguiamo il cammino intrapreso, consapevoli delle responsabilità che abbiamo nella valorizzazione di questo vino”. @ Ma in tema di vino è da leggere, su QN, anche l’intervista a Riccardo Illy, il “Signore del Caffè” che a proposito del suo ingresso nel mondo del Brunello racconta: “Il vino è un mistero”. @ Apre vicino a Prato (nei locali di un’ex macelleria n.d.r) il primo laboratorio artigianale di salumi…vegani. Si chiama Vegan Delicious ed è specializzato nella produzione di insaccati rigorosamente “cruelty free” e senza glutine. “Produciamo insaccati vegani con le stesse metodologie di quelli tradizionali - spiega il titolare Fabio Messana - con la differenza che noi impastiamo patate, barbabietole e amidi, utilizzando budelli in fibra vegetale e insaporendo i prodotti con le spezie”. (QN) @ La risposta allo spreco alimentare arriva da un’app. Si chiama Pantry trainer ed è un sistema che promette a produttori e distributori di aumentare i profitti gestendo più efficientemente la filiera e ai i consumatori di ricevere informazioni sui prodotti alimentari e consigli per un loro impiego ottimale. “Le funzionalità dell’ app saranno molteplici - confida l’ideatore Carlo Alberto Minasi - Assisteranno il cliente durante il consumo, consentendogli di avere piena visione della tracciabilità del singolo alimento”. (Italia Oggi) @ Un museo online, un portale per l’ e-commerce e uno spazio dedicato a ricette insolite. Sono le chiavi del successo “digitale” di Loison, l’impresa dolciaria di Vicenza specializzata in panettoni che attraverso il web porta i suoi prodotti anche all’estero, dalla Francia agli Stati Uniti fino all’Australia. (Italia Oggi) @ Non più solo panettoni e camomilla, ma anche tonno. Nelle carceri italiane si moltiplicano i progetti di reinserimento, volti a coinvolgere i detenuti in attività legate al settore agroalimentare. Ultima in ordine temporale è l’iniziativa avviata dal carcere di Vibo Valentia, che in collaborazione con il marchio Callipo, ha offerto a 7 reclusi la possibilità di lavorare per produrre 10mila confezioni regalo di Tonno da mettere in vendita durante le festività. (Avvenire) @ Un vademecum per mangiare bene a Milano, senza spendere troppo. E’ quanto offerto da PappaMilano, la guida firmata dal critico gastronomico Valerio Massimo Visintin che sarà presentata questo sabato alla libreria Verso di Milano. (QN) @ Nasce a Silvano d’Orba (AL) il Vermouth ispirato al Dolcetto. A produrlo è la Distilleria Gualco, che dopo tre anni di studi è arrivata alla ricetta perfetta del vermouth: colore rosso (dato non dal caramello ma dal Dolcetto di Ovada) e nota aromatica conferita da poche - e ben dosate - gocce di Moscato. Dopo mesi di affinamento, le prime 400 bottiglie sono già partite alla volta di alcuni ristoranti del Nord Italia. (La Stampa) @ Addio a Rosa Anna Magno Garavoglia, a capo del gruppo Campari. La “Signora in Rosso” se ne è andata ieri, all’età di 82 anni, lasciando l’impero al figlio Luca, che ne è presidente da oltre 20 anni. (Il Giorno) 

Gramellini e Massobrio sullo spaccio di merendine a scuola: spirito imprenditoriale o comportamento da correggere?

Fa discutere il caso dell’adolescente di Moncalieri protagonista di un singolare business scolastico: la vendita di merendine sottocosto rispetto al bar dell’istituto. Il giovane Antonio, che per la stessa attività era già stato sospeso lo scorso anno, ora rischia una nuova punizione con l’aggravante della recidiva. Massimo Gramellini nel suo Buongiorno titola “Lo spacciatore di merendine” e pone l’accento sullo spirito imprenditoriale del giovane che affascina molti (e infatti la notizia ha già fatto il giro del web): “Di lui piace - scrive Gramellini - lo spirito la diversità che lo rende inviso al sistema, messo in crisi dal suo spirito di iniziativa. E il sistema reagisce, normalizzando il diverso in nome delle regole”. “Antonio - continua Gramellini - dice: puniscono me e non il pusher che nello stesso corridoio smercia la droga. Per fortuna nel sistema c’è una crepa: un preside intelligente. Ribalta la decisione dei sottoposti di sospendere lo spacciatore di merendine e propone di affidargli un progetto imprenditoriale. Applausi (e tasse, ma in modica quantità)”. Sullo stesso tema interviene anche Paolo Massobrio, che su Avvenire pone invece l’attenzione sulle reazioni al gesto del ragazzo: “In Giappone avrebbero posto l’accento sull’attività illecita, che è sconveniente in una società ordinata: in Italia si monta un caso, con tanto di lettura creativa. E i pusher che vendono droga davanti alle scuole o gli zaini che nascondono marijuana. C’è sempre qualcosa di peggio che alla fine asseconda una deviazione che è un po’ meno peggio”. E continua: “Ecco la differenza tra l’Italia e il Giappone: da noi la verità delle cose è sempre relativa e serve a fare spettacolo. Come la politica. Che sembra non essere più, per dirla alla Gaber, partecipazione”.

Il pensiero

Da leggere su Avvenire l’editoriale firmato da Francesco Ognibene che riflette sul caso della ragazzina tredicenne di Ferrara in coma etilico dopo aver consumato in un bar del centro 18 shortini di vodka. “Uno sguardo meno sbrigativo - scrive Ognibene - non tarda a cogliere la responsabilità ben più vasta del mondo adulto, che sembra non volersi più sentire responsabile dei "figli di tutti", come per una rinuncia al proprio ruolo sociale, considerando forse già sufficientemente gravoso quello "privato". Si è come dissolto quello sguardo educativo dell’adulto che sa di dover essere un riferimento per le generazioni che la società tutta – e non solo la propria famiglia – sta crescendo, dentro una comunità che non è riducibile alla combinazione aritmetica di individui che si limitano a coabitare con altri nello stesso spazio, e ognuno badi a se stesso. Sentirsi padri e madri, fratelli e sorelle anche del figlio del prossimo ha a che fare col rilievo pubblico che ha il desiderio umano di generare vita, di tutelarla quando è più fragile, di stendere sui figli una mano discreta ma ferma che sa indicare una strada, protegge senza imporre, si offre per accompagnare chi non ce la fa, fosse pure la prima volta che lo incontro".

L'assaggio

Al ristorante Pacifico (via della Moscova, 29 - tel. 0287244737) di Milano. Un locale dal cuore peruviano che si mimetizza nella notte di Brera, guidato dal giovane talento di Jaime Pesaque, che fa incontrare la cucina tradizionale peruviana con piatti d’ispirazione orientale e giapponese. Da provare i ceviche, piatti di pesce crudo lasciato marinare in succo di limone e arricchito con peperoncino piccante, cipolla rossa, pepe, patate dolci, mais e leche de tigre. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti. 

Il Vino

Il Rubicone Igp Chardonnay Sono Bianco di Tre Monti (tel. 0542 657116) di Imola (Bo). Vino biologico, da uve 100% Chardonnay Musquè, ha colore giallo oro, al naso ha profumi intensi di biancospino, note di frutta come mela e sentori frutta esotica e di cedro, mentre in bocca è equilibrato e di buona persistenza. Bel vino!