La notizia

Gli italiani avvertono i primi segnali di ripresa. Ma se la minore incertezza fa aumentare il numero delle famiglie che risparmiano, la crisi si è fatta sentire sul ceto medio, che negli ultimi otto anni si è ridotto al 38,5%. E in 7milioni si sono scoperti più poveri. @ Dall’Italia alla Francia, dove impazza la protesta degli allevatori contro la caduta dei prezzi di latte e carne. E il presidente Hollande promette “misure straordinarie” per il settore agroalimentare. @ Tempi bui per l’industria italiana del miele. Se ne è discusso ad Expo, dove è emerso che nel 2015 la produzione è stata altalenante ed ha risentito della concorrenza di Cina e Paesi dell’Est. Intanto, Expo si prepara ad accogliere all’interno del Future Food District di Coop Italia le prime confezioni di insetti commestibili provenienti dalla Thailandia. L’operazione rientra nel progetto divulgativo promosso dalla Società Umanitaria per informare i visitatori sui vantaggi dell’alimentazione con gli insetti. @ E mentre parte della Puglia è messa in ginocchio dall’emergenza Xylella, i produttori di olio toscano tirano un sospiro di sollievo e dopo l’annus horribilis che ha visto la produzione calare dell’ 80% affrontano con ottimismo l’annata in corso, che lascia ben sperare nonostante il caldo. @ Boom di importazioni per il cibo italiano, che negli ultimi cinque anni ha conquistato anche gli Emirati con i prodotti della tradizione. @ Che fine faranno i padiglioni di Expo al termine dell’Esposizione? Mentre i Paesi stanno decidendo il da farsi, sono già 3 gli spazi che sicuramente verranno salvati: Cascina Triulza, Palazzo Italia e l’Open Air Theatre. 

Addio al ceto medio, proteste degli allevatori e insetti commestibili

L’Italia saluta il ceto medio. Ad evidenziarlo i dati raccolti da Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi secondo cui, nonostante oggi gli italiani riescano a risparmiare il 5% in più rispetto al 2012, gli effetti della crisi si sono fatti sentire soprattutto sul ceto medio, che è passato dal 57,1% al 38,5%. Una situazione che per il direttore del Centro Einaudi Salvatore Carrubba: “Ha portato circa 7milioni di italiani a perdere l’ancoraggio economico che li legava alla classe media, riscoprendosi più poveri”. (QN) @ Non c’è pace per François Hollande, che in questi giorni sta affrontando le proteste degli allevatori di Normandia Bretagna e Périgord contro la svalutazione dei prezzi di carne e latte. Per il secondo giorno, ieri, i trattori hanno bloccato l’accesso al Mont Saint-Michel e le strade di Ifs, vicino a Caen. E il presidente francese ha promesso di presentare al consiglio dei ministri alcune misure straordinarie per il settore. (La Stampa) @ Approda ad Expo il progetto della Società Umanitaria per diffondere l’introduzione degli insetti nell’alimentazione. Le confezioni di insetti provenienti dalla Thailandia saranno consegnate all’interno del sito espositivo, nel Future Food District di Coop Italia, ed esposte per i visitatori come anteprima di quanto in futuro si potrà trovare anche al supermercato. L’intento della Società Umanitaria è quello di proporre gli insetti come soluzione anche alla fame nel mondo. Tra i loro vantaggi il fatto che rappresentino una fonte di proteine più efficiente rispetto agli altri animali, il minore impatto ambientale, i ridottissimi costi di produzione che li renderebbero realizzabili anche nei paesi più poveri e il loro possibile utilizzo per scomporre i rifiuti. (QN) @ Periodo di crisi per la produzione di miele italiano. Lo stato dell’arte è stato tracciato ad Expo, dov’è emerso che nel 2015 la produzione non è stata sufficiente a far dimenticare quella disastrosa del 2013. A preoccupare gli esperti, oltre allo spopolamento degli alveari verificatosi a causa dei fitofarmaci utilizzati nelle piantagioni, anche la concorrenza della Cina e dei Paesi dell’Europa dell’Est, dove i costi sono più bassi. (QN) @ Dalla crisi del miele al trend positivo del mercato dell’olio toscano, in ripresa dopo il calo di produzione dell’ 80% del 2014. Ottimistiche le previsioni del direttore marketing del Consorzio Olio Igp toscano Christian Sbardella, secondo cui: “Quella in corso lascia ben sperare e si presenta come un’annata nella norma nonostante le alte temperature”. (Italia Oggi) @ Il made in Italy conquista gli Emirati. Lo sostiene su Libero Touia Miari, direttore generale di Rich House, la società con sede a Dubai che dal 2013 è specializzata nella distribuzione di generi alimentari italiani di qualità. Tra i prodotti italiani più richiesti pasta, olio, mozzarella, sughi pronti e prodotti surgelati. Un mercato che per la Miari “Non è mai stato così aperto. Anche a chi vuole produrre negli Emirati”. (Libero) @ Dove andranno a finire i Padiglioni al termine dell’Esposizione? Sul Corriere della Sera un servizio di Elisabetta Soglio indaga sulle destinazioni delle strutture dopo l’Expo, e mentre tra i Paesi c’è chi pensa a riportare in patria i propri padiglioni altri, tra cui Cascina Triulza Padiglione Italia e l’Open Air Theatre, sono pronti a restare. E già domani il governatore Roberto Maroni presenterà a Roma un piano per una soluzione temporanea. (Corriere della Sera) 

Imitazioni di Gorgonzola e wine resort

Screzi tra Italia e Germania sui tarocchi del Gorgonzola. L’avvocato Dario Dongo, esperto di diritto alimentare, ha scritto al ministero tedesco e all’UE per chiedere di bloccare il Cambozola, un formaggio che mixa Camembert e Gorgonzola. (Libero) @ Un’altra tendenza del turismo estivo sono i wine resort ovvero i servizi alberghieri di alto livello offerti da grandi cantine. Oggi Repubblica ne segnala diversi, da Nord a Sud. (Repubblica) @ Parma batte Alba sulla gastronomia. Infatti la città emiliana è stata candidata tra le “Città creative” per l’enogastronomia dall’Unesco, mentre il dossier presentato dalla città piemontese è stato bocciato. (La Stampa) @ I tajarin con la De.Co. A Spigno (Al) sabato sono stati celebrati come piatto identitario i tajarin al ragù di coniglio preparate “in diretta” dalla chef Piera Morino. Testimonial Paolo Massobrio. Ne parla La Stampa di oggi. 

L'assaggio

Sono gli oli e i prodotti sotto vetro di Casa Bruna (via Nazionale S.Lucia, 10 - tel. 0183279760) di Pontedassio (Im), un’azienda specializzata da cinque generazioni nella coltivazione di ulivi con annesso il frantoio. Ecco quindi l’olio extravergine Riserva Taggiasca Oro e il Riserva Taggiasca Argento, ma anche il FruttOro, ottenuto da cultivar Taggiasca. Tra i prodotti sottovetro, che vanno dai sughi alle salse,  da provare è la Salsa Saracena, una crema piccante di pomodori secchi. Su ilGolosario.it ne parla Alistra Silva. 

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E’ il Lessini Durello Romeo prodotto da Bellaguardia (cell. 348 0000460) a Montecchio Maggiore (Vi). E’ un metodo classico ottenuto da uve durella e maturato 5 anni sui lieviti, che nel bicchiere mostra un colore quasi dorato, con un perlage persistente. Al naso il bouquet è ampio con profumi di fiori bianchi, leggermente agrumato e una nota intensa di crosta di pane. In bocca ha un buon corpo e una piacevole sensazione di mela nel retrogusto. Una bottiglia costa sui 24 euro.