La notizia

Cibo ultima preda dei ladri. Non solo i preziosissimi limoni di Amalfi, ma anche olio extravergine, nocciole del Piemonte, olive pugliesi, arance siciliane, vini pregiati e forme di Parmigiano. Sono alcuni degli alimenti finiti recentemente nel mirino di bande specializzate, che hanno sottratto ai produttori italiani merce per un valore di 3miliardi di euro, come segnalato in un rapporto firmato da Coldiretti, Eurispes e dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura. E mentre in Puglia si organizzano ronde per proteggere le olive, in Emilia le forme di formaggio vengono trasferite in veri e propri caveau, mentre i produttori si sfogano: “Non ne possiamo più. I nostri caseifici non possono essere difesi come se fossero banche” (La Stampa) @ Boom di libri e regole alimentari per vincere le malattie e vivere più a lungo. Ma dietro a questa tendenza possono nascondersi molti pericoli. E’ l’allarme lanciato da Gemma Gaetani, che su La Verità di stamane esplora i rischi legati alle fanta-diete che promettono di curare da ogni malanno e riprende un’intervista al nutrizionista Enzo Spisni, che dice: “Non esistono modelli validi per tutti. Solo la dieta mediterranea è davvero sicura”. @ E a proposito di alimentazione è interessante anche l’approfondimento del Giornale sull’alcol che fa bene alla salute. “Vino e birra - si legge - proteggono il cuore, puliscono i reni e risolvono i problemi di insonnia. E anche i nutrizionisti non li demonizzano più”. Ma occhio alle quantità: 40 grammi (3 bicchieri) è la dose di alcol consentita ogni giorno per gli uomini, 25 grammi per le donne. @ L’alimentare italiano fa squadra con l’Unione Italiana Food, la nuova associazione che sarà presentata ufficialmente martedì prossimo a Milano e raggrupperà i soci di Aidepi, in rappresentanza delle industri alimentari senza passare dalla trasformazione di carni e latte. Obiettivo dichiarato della nuova associazione è quello di “Valorizzare e tutelare alcuni dei prodotti simbolo dell’alimentare italiano, chiamati alle nuove sfide del mercato globale”. Ma come si porrà il nuovo grande raggruppamento rispetto alla questione dell’etichettatura a semaforo proposta dalle 6 multinazionali del food, ovvero Mars, Mondelez, Nestlè, Unilever (socie dell’Unione Italiana Food n.d.r) Coca-Cola e Pepsico e fortemente osteggiata da Federalimentare? Se lo chiede su Italia Oggi Luisa Contri. (Ai posteri l’ardua sentenza…n.d.r) 

Creativi del panino, 300 bovini per Mc Donald's e bagarre sul Timorasso

Creativo del panino. La tua nuova professione”. Con questo slogan l'Accademia del Panino Italiano ha lanciato la prima edizione del corso di formazione per Creativi del Panino, ovvero esperti con una visione completa della materia, una spontanea predisposizione all’innovazione e alla sperimentazione. Tra gli altri corsi proposti anche quello per diventare Maestro del Panino e Gastronomo del Panino. (Info su: www.accademiapaninoitaliano.it) @ “La cassoeula del papà, altro che sushi e tandoori”. Così il direttore di Chi, Alfonso Signorini, sul Giornale racconta ad Andrea Radic i segreti del suo mangiare e la sua idea di cucina, inaspettatamente lontana dalle tendenze patinate dello show-business. “Fuggo dai locali fighetti - confida - e prediligo le trattorie. Cucino per gli amici, un segno di affetto e di festa. Il mio piatto? Il risotto allo champagne”. @ 300 bovini per McDonald’s fanno crescere in qualità la Eredi Carioni. L’azienda agricola di Trescore Cremasco, nome noto al nostro Golosario, in virtù dell’accordo stretto con McDonald’s Italia in occasione di Expo 2015 destina al colosso della della ristorazione 300 capi bovini “Che generano un reddito indiretto che consente di crescere in sostenibilità, qualità e attenzione al consumatore”. La conferma su Italia Oggi anche il patron dell’azienda agricola Tommaso Carioni. @ Esiste un rapporto stretto fra la bassa capacità di apprendimento e un regime povero di grassi specifici. E’ quanto sostenuto dal ricercatore Robert H.Smith, che servendosi delle api nel suo laboratorio di Israele ha dimostrato che la nutrizione ha un impatto decisivo sulle facoltà cognitive delle api degli allevamenti e potrebbe contribuire a spiegare la loro scomparsa in natura. (Italia Oggi) @ Dall’olio fritto eco-carburante in grado di produrre energia elettrica, ma l’importante è non buttarlo negli scarichi. Sul Corriere della Sera di Milano il consiglio di “eco-spesa” di Valeria Balboni, che spiega come smaltire correttamente l’olio esausto, non buttandolo nello scarico, ma raccogliendo in bottiglie da lasciare nelle apposite isole ecologiche allestite in città. @ “Dernice cambi nome. Battezzatelo Montebore”. E’ l’ultima proposta avanzata dal fondatore di Slow Food Carlo “Carlin” Petrini al sindaco di Dernice, Carlo Buscaglia, che proprio all’interno del suo comune ospita la frazione che ha dato il nome al celebre formaggio piemontese. Per ora resta un’idea, che il primo cittadino ha reso nota per sottolineare l’importanza che alcune eccellenze della Val Borbera hanno raggiunto. (La Stampa) @ “Oscar Farinetti non è mio socio, ma darà più valore ai terreni e una visibilità mondiale al Tortonese”.Il re del Timorasso, Walter Massa, su La Stampa di oggi commenta l’ “illogico polverone” scatenato dall’acquisto del patron di Eataly Oscar Farinetti di 3 ettari di vigneti nella zona per produrre Timorasso. “Smentisco di avere in corso operazioni finanziarie con la famiglia Farinetti - ha fatto sapere Massa - La mia azienda è onorata di avere come prossimo collega di avventura la Borgogno di Barolo (di proprietà di Farinetti ndr), che da oggi darà la giusta visibilità alle mie colline e alle mie valli”. @ E in tema di vino è anche l’appuntamento in programma lunedì 27 marzo al ristorante Piazza dei Mestieri di Torino, in occasione del quale verrà proiettato il docufilm “Renato Ratti. L’innovatore del Barolo”. Al termine della proiezione (19.30) è in programma anche una cena con degustazione di vini della cantina Ratti. Per maggiori info: ristorante@piazzadeimestieri.it - tel. 011.197.09.679

Virtuosi e conviviali: i segreti degli italiani a tavola

A Tavola siamo virtuosi e conviviali: è questo il segreto del primato italiano. Su Avvenire di oggi Paolo Massobrio riprende i dati del Global Health Index, che vede l’Italia prima al mondo per salute e stile di vita, per celebrare l’importanza della nostra dieta mediterranea e gli elementi che contribuiscono a generare questo primato: “Per esempio - scrive - la centralità del pasto, che spesso ruota attorno alla famiglia e che ha orari precisi. Quindi l’aspetto di convivialità intorno al cibo (…)Non si parla poi della comunicazione, che da a nni batte il chiodo su alcune regole che sono entrate nella mentalità comune: 5 pasti in 24 ore, prodotti di stagione e 10mila passi al giorno. Sembrano consigli banali, ma creano quella forma mentis utile per non cadere nelle patologie della sedentarietà e degli eccessi”. 

Ho capito bene?

I castori sono ottimi arrosto”. Parola di Roberto Giardina, che su Italia Oggi spiega una pratica autorizzata (ma discutibile n.d.r) che riguarda la Germania, dove il sovraffollamento di castori ha portato alla regolamentazione della caccia. Ma badate bene: “Si consumano in privato, perché ne è vietato il commercio”. @ Pescatori isolani uniti contro i delfini. Dalle Eolie a Lampedusa, i pescatori scioperano e chiedono risarcimenti contro i delfini considerati “Una calamità naturale” che negli ultimi anni ha dimezzato il pescato. (La Repubblica)

L'assaggio

Al Box Caffè al Prato (Prato della Valle, 12 - tel. 0495916852) di Padova. In una ex rimessa con officina dell’Alfa Romeo (da cui il nome del ristorante) è nato questo locale intimo e festoso, aperto dalla colazione al dopoteatro, con una cucina che accontenta tutti i gusti. Tra i piatti da provare il Carbonara Box con guanciale croccante, ma anche gli gnocchetti di patate gratinati alla rapa rossa e taleggio. Quindi il tonno vitellato con taccole, riso nero soffiato e sugo di vitello o il petto d’anatra affumicato alla diavola con salsa bbq piccante e patate fritte. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Frappato 2016 di Cantina Valle dell’Acate (tel 0932874166) di Acate (RG). Di colore rubino brillante, dal naso invitante e goloso con profumi di viola, rosa, nota fruttata di lamponi, sorso fresco ed equilibrato. Un rosso di cui si "rischia" di finire una bottiglia da soli.