La Notizia

In Italia l’orto urbano non è più una moda, ma un modo di vivere la città. Milano con 2600 ettari di campagna è per estensione il secondo comune agricolo d’Italia (dopo Roma) e punta a crescere nei prossimi anni con nuove aree vincolate al verde. A oggi sono 2255 le colonie ortive presenti sul territorio, assegnati ad associazioni e privati. @ L’Italia che riparte dalla fiducia dei giovani nel futuro e contemporaneamente nei saperi ereditati delle generazioni che li hanno preceduti, sono alla base del racconto di Paolo Massobrio su Avvenire colpito a Usseglio da un incontro con i giovani produttori che tornano a scommettere sulla toma. @ Cresce il mercato del cibo a domicilio, ma per i profitti serve più tempo. Lo scrive Il Corriere della Sera che analizza i bilanci di Deliveroo che nel 2018 ha visto crescere il giro d’affari del 130%, ma la marginalità è ancora ridotta. @ Lo scandalo dei prosciutti di Parma e San Daniele rivela la profonda crisi della suinicoltura italiana. Lo scrive Cambi su La Verità che spiega come questo settore dell’allevamento sia in realtà marginale nonostante la Dop economy. 

 

Il meleto del sindaco, il Nobile accompagnato da Toscana

Dal Giappone arriva la carne da mille euro al chilo. E’ la Hida-Wagyu rurale, da bovini allevati al pascolo in montagna da una linea selezionata e controllata direttamente dal Ministero. @ A Soriso (No) invece nasce il meleto del sindaco che recupera le antiche varietà. Da un’idea del primo cittadino della cittadina novarese, la coltivazione di un terreno incolto con 200 esemplari di oltre trenta varietà rare che rischiavano di perdersi. (La Stampa) @ Cornacchie vs angurie. Succede in Sardegna dove i volatili stanno devastando campi di cocomeri e meloni. E sembra che ora l’attenzione delle cornacchie sia già rivolta all’uva. @ Risolta la diatriba tra Nobile di Montepulciano e Montepulciano d’Abruzzo per il nome che rischiava di trarre in confusione i consumatori. La soluzione? L’inserimento della dicitura Toscana nell’etichetta del Nobile (Italia Oggi) @ Enogastronomia politica in salsa francese. De Rugy, ministro dell’ambiente del governo Macron, costretto a lasciare per l’accusa di spese folli quando era presidente del Parlamento. Tra queste cene a base di aragoste - lui però dice di essere allergico ai crostacei - e Champagne.

La Douja d'or 2019: miglior punteggio per un Asti

E' un Asti 24 mesi Metodo Classico - in questo caso il millesimato 2012 di Gancia - il vino che ha ottenuto il maggiore punteggio alla Douja d'Or nella sezione degli Oscar (quest'anno sono stati 49), un risultato per certi versi sorprendente per una tipologia di Asti che proprio negli ultimi anni è al centro di una importante riscossa e di un importante ritorno produttivo. Questa la sorpresa più importante per il Concorso Enologico Nazionale  Douja d’or 2019 che ha visto anche il Piemonte protagonista con 109 vini premiati, seguito dalla Sicilia con 18 e dal Veneto con 17. Sul podio delle provincie piemontesi Asti con 52 etichette premiate, quindi Cuneo con 40 e Alessandria con 11. La selezione del concorso quest’anno è stata affidata a Onav, Ais Asti e Aspi. Nella commissione degli Oscar, quest'anno per la prima volta, tre giornalisti di settore: Paolo Massobrio, Gabriele Rosso e Alessio Turazza.

L'assaggio

E’ al ristorante Drof (corso francia, 125 • tel. 0117807856 ) di Collegno (To), con protagonista le grandi crudité di pesce abbinate a una selezione da urlo di spumanti e Champagne. Dalla cucina arrivano poi paccheri al ragù di mare, fritto misto di paranza e spuma di fior di latte.

Il Vino

E’ il Cerasuolo d’Abruzzo di Tiberio (tel. 0858576744) di Cugnoli (Pe). Dal colore rubino scarico, dalle note di ciliegia, fragola e frutti rossi, dal sorso di buon corpo, ma fresco e sapido, con buon nervo acido, e finale persistente con retrogusto di fragola e ciliegia.