La notizia

Il gelato è artigianale oppure no? La disfida dell’estate vede contrapposti Codacons e Grom (ma per ora non c’è nessun pronunciamento ufficiale) @ Un’altra indagine boccia lo stile di vita dei giovani italiani: praticano poco sport, non fanno colazione e mangiano poca frutta. @ Sulle tavole tornano gli insaccati nel budello vaccino, 14 anni dopo la mucca pazza. @ Anche la terra ha una sua etica che è contro lo sfruttamento intensivo, spiega Aldo Grasso su Sette @ L’Europa vuole rinchiudere le mucche per il troppo inquinamento. @ Le manie alimentari di Papi e Santi diventano un libro: Mangiare da Dio.

Gelato artigianale o no e stile di vita dei giovani

Il gelato di Grom è artigianale oppure no? O meglio cosa definisce un gelato artigianale? La vicenda nasce dal Codacons che ha inviato una diffida a Grom chiedendogli di togliere la scritta “gelato artigianale” perché il loro gelato non viene preparato nel retrobottega. L’azienda ha accettato di togliere l’aggettivo prima però di un procedimento ufficiale delle autorità, per nulla scontato dato che in Italia non esiste una norma che definisca cos’è un gelato artigianale. “Il gelato artigianale - risponde al Codacons Martinetti, uno dei due fondatori di Grom - dovrebbe essere una questione di qualità e materie prime. Noi non prepariamo il gelato con le polverine” mentre, per assurdo la qualità del gelato non è presa in considerazione dalla questione sollevata dal Codacons. “Il vero problema nel nostro campo - spiega sulla Stampa Antonio Morgese titolare della Gelateria Rigoletto - non è la produzione in loco sono le basi pronte”. Della stessa opinione sulle stesse pagine è Federico Francesco Ferrero che aggiunge: dire artigianale non significa dire buono a tutti i costi. E consiglia: “Il mio criterio di giudizio? Deve avere un profumo”. @ Bocciato lo stile di vita degli adolescenti italiani: il 60% passa circa 11 ore seduto al giorno, fanno poco sport (uno su dieci non lo pratica neppure a scuola perché l’istituto è sprovvisto di palestra) e spesso mancano luoghi dove muoversi e giocare. Anche lo stile alimentare in molti casi è deficitario: il 41% dei minori consuma bevande gassose quotidianamente, il 22% consuma poca frutta e salta la colazione. Lo dice un’indagine Ipsos. (Corriere della Sera) @ Sulle tavole degli italiani tornano i salumi insaccati nel budello bovino. Cade dopo 14 anni il divieto scattato per proteggersi dalla mucca pazza (e così torna anche la pajata) (Coldiretti). @ Torna di moda il latte d’asina, rilanciato sia in campo alimentare sia per la cosmesi dato il suo potere esfoliante già ben noto agli antichi, come Poppea che se ne faceva riempire diverse vasche. (Il Venerdì di Repubblica) (Nella foto un asino dell'associazione Asinoi)

Il Mercatodi Firenze e la cozza del Polesine

E’ lucano, ha 59 anni ed è il nuovo “signore” di Firenze. Il Venerdì di Repubblica traccia il profilo di Umberto Montano, ideatore del nuovo Mercato centrale di Firenze diventato in un anno la prima meta turistica della città insieme agli Uffizi. L’idea? Concentrare in un mercato stile liberty di fine Ottocento produttori e streetfood di qualità. @ La cozza del Polesine è l’unico mollusco ad aver ricevuto la denominazione di origine protetta. Lo racconta oggi Sette in un servizio che enumera le meraviglie del Polesine (tra cui spunta anche la fabbrica delle montagne russe). @ Problemi in casa Bormioli, per colpa della Nutella. L’azienda di Alba ha infatti deciso di diversificare i produttori di vasetti di vetro (prima solo prodotti dalla Bormioli) e così alcune linee rischiano di restare ferme per diversi mesi l’anno. (L’Espresso) @ Lo showroom Dolci Terre, che raccoglie le chicche di oltre trenta imprese del novese, all’Outlet di Serravalle piace ai turisti stranieri: in un solo mese oltre 18mila visitatori. (La Stampa) @ Titola provocatoriamente Mangiare da Dio il simpatico libro delle edizioni San Paolo scritto da due preti che ripercorrono duemila anni di storia della chiesa attraverso aneddoti legati al cibo, dai tartufi che piacevano a Sant’Ambrogio alla bagna cauda di Papa Francesco. (Corriere della Sera)

Rubriche

“Anche in cucina si impara la difficile arte del perdono” così titola Avvenire la rubrica di Paolo Massobrio che rilegge la lettera che Piero Fassi del Gener Neuv ha mandato ai giornali dopo la scomparsa della figlia Maria Luisa uccisa nella sua tabaccheria di Asti. @ E’ uscito il nuovo numero del Magazine di Padiglione Italia di Expo dedicato alla Dieta mediterranea di riferimento, riscoperta a Nicotera. @ Su Il Venerdì di Repubblica Gianni e Paola Mura mangiano al Blupum di Ivrea e bevono il Pecorino Merlettaie 2014 di Ciù Ciù di Offida (Ascoli Piceno) @ Su L’Espresso Enzo e Paolo Vizzari mangiano al ristorante Bacco di Barletta e per Altre Tavole consigliano Lou Ressignon di Cogne (Ao) e La Finanziera di Siracusa. @ Un fattoria del sagrantino che utilizza le oche al posto dei trattori per diserbare senza inquinare. Sul Corriere della Sera di oggi Luciano Ferraro racconta l’idea della cantina De Filippo. @ Il giardino felice è popolato di ucceli, rane e cicale. Lo scrive sulla Stampa Paolo Pejrone.

Il pensiero

“L’agricoltura (intensiva) ha dissanguato il suolo e alterato il suo stato e le sue funzioni naturali, dimenticando che bisogna seguire il ciclo della Creazione”. Su Sette Aldo Grasso commenta il convegno dedicato all’etica della terra che si è tenuto al padiglione israeliano a Expo e che riprende proprio la prescrizione del riposo della terra prevista nella Bibbia. “All’etica biblica della terra - conclude Grasso - abbiamo preferito l’etica protestante del lavoro”.

Ho capito bene?

L’ ultima follia dell’Europa? Tappare il culo alle mucche”. E’ il titolo provocatorio di Libero che dedica un articolo alla nuova Direttiva comunitaria contro l’inquinamento che prevederebbe l’obbligo di tenere al chiuso, in stalle specializzate per la riduzione delle emissioni, le bovine. Con costi alle stelle e l’addio al pascolo.

Appuntamenti

Sabato Spigno Monferrato (Al) mette in piazza i suoi Tesori, con i tanti produttori che saranno ospitati in piazza, la passeggiata guidata tra storia e arte e alle 17,30 il talk show di Paolo Massobrio dove sarà anche eseguita in diretta la prima denominazione comunale di Spigno: i tajarin al ragù di coniglio, oggi raccontati anche sulla Stampa (la ricetta su IlGolosario.it). @ Lunedì (ore 17,30) torna ad Expo presso il Padiglione VINO la giostra dei wine bar: ospiti l’Enoteca Falorni di Greve in Chianti (Fi) e l'assaggio dei vini di Cecchi di Castellina in Chianti (Si)

L'assaggio

E’ una nuova scoperta a Milano: lo Stravagario Bistrot (via Garigliano 3 – tel. 0266801622) per gustare una cucina espressa, pochi piatti e ben fatti: strigoloni di pasta fresca ragù di carne e melanzane, vitello tonnato, pesce spada alla palermitana, fracosta di bue piemontese alla griglia. Lo racconta Marco Gatti su IlGolosario.it.

Il Vino

E’ il Sagrantino di Montefalco Ugolino 2006 della cantina Terre de’ Trinci (tel. 0742 320165) di Foligno (Pg). Rosso rubino, profondo con note granata, al naso è intenso, con sentori di mora, di rovo e di frutta rossa e con elegante speziatura. Caldo e di grande struttura al palato è equilibrato e armonico e di lunga persistenza. Si abbina a selvaggina e formaggi stagionati. Una bottiglia costa sui 13 euro