La notizia

Immaginate una ricetta, selezionate gli ingredienti necessari e aspettate che qualcuno bussi alla porta per consegnare la spesa che ha fatto al vostro posto. Non è un sogno, ma quanto mette in pratica Quomi, la start-up di Andrea Bruno e Daniele Bruttini che sul portale “Alice’s Adventures in Wonderland” mette a disposizione delle ricette e, insieme a queste, anche un servizio di consegna degli ingredienti necessari per realizzarle, con prezzi che vanno dai 34 € per due ricette ai 44 € per quattro. Ma il fenomeno delle APP gastronomiche è in continua crescita; ne sono un esempio Kalula, che raccoglie piccoli produttori che vendono a una comunità le proprie merci; WineOwine, per enoappassionati che cercano vini di nicchia; Appetitoso, che cerca i ristoranti partendo da un piatto; Artichalk, che consiglia l’attività sportiva ad hoc e Last Minute Sotto Casa, che mette in contatto i commercianti che vogliono vendere la merce in scadenza. (Il Giornale) @ Escherichia coli nella carne argentina, salmonella nel pollame del Brasile, ma anche antibiotici e metalli pesanti. Sono i cibi che - secondo l’ultimo dossier Coldiretti - rischiano di finire sulle nostre tavole. “Negli ultimi 20 anni - sottolinea il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo - la globalizzazione ha visto come riferimento il prezzo del prodotto agricolo e mai le regole di produzione”. Cibi che sì, costano poco, ma valgono meno. E mettono a rischio la nostra salute, soprattutto perché nella maggior parte dei casi la provenienza è anonima. E mentre l’export agroalimentare made in Italy nel 2015 è cresciuto del +7,3%, i consumatori italiani chiedono più chiarezza sull’origine dei prodotti. “Vogliamo tutelare il made in Italy con l’obiettivo di salvaguardare il reddito dei produttori e dare forza alle imprese nostrane, contro la concorrenza sleale con cibi di bassa qualità” ha detto il ministro Maurizio Martina. @ E in tema di salute alimentare continua a far discutere anche il glifosato, l’erbicida usato in agricoltura e rintracciato in molti prodotti messi in commercio. Sulla sua tossicità sono intervenute anche l’Oms e la Fao, escludendo che l’assunzione di glifosato attraverso la dieta possa essere cancerogena per l’uomo. Un parere su cui ora è chiamata a pronunciarsi anche la Commissione europea, che nei prossimi giorni deciderà se rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato in agricoltura. (QN) @ L’agroalimentare italiano incide per l’11% nell’economia del Paese e vale 190miliardi di euro, ma fa i conti quotidianamente con problemi che lo ostacolano, tra cui la debolezza di alcune filiere e la contraffazione. Per questo motivo il Gruppo UniCredit e il Ministero delle Politiche agricole hanno firmato un accordo per aiutare l’agroalimentare a crescere. Grazie al “Progetto UniCredit Mipaaf”, di qui al 2018 saranno messi a disposizione 6miliardi di euro per sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito delle aziende operanti nel settore. (Avvenire) @ Il Passito di Strevi si aggiudica 2 premi Marengo Doc. A conquistare la giuria di esperti il passito di Strevi “Reverentia” 2009 dell’azienda Cà di Cicul e il Passito di Strevi “Passione” dell’azienda Bragagnolo, cui è stato assegnato anche il Marengo d’Oro nella sezione dei vini aromatici. Il premio della critica, aggiudicato da una commissione di esperti presieduta da Paolo Massobrio è andato invece al Gavi del Comune di Gavi 2014 de La Smila di Bosio. (La Stampa) @ Tempo di cambiamenti all’Enoteca di Canale. Lunedì 23 maggio l’assemblea dei soci e i 18 sindaci del Roero vitivinicolo eleggeranno il successore di Luciano Bertello, al vertice dell’enoteca per 18 anni. Il nuovo amministratore unico sarà Pierpaolo Guelfo, già ideatore de “Il magico Paese di Natale” di Govone. (La Stampa) @ 224 chilometri lungo le valli del Tanaro per chiedere un percorso che diventi una pista permanente dedicata ai ciclisti. E’ l’intento della GranTanaRando, la randonnè che sabato e domenica coinvolgerà i ciclisti in un percorso che partirà dalla Cittadella di Alessandria per arrivare a Upega, vino a Ormea. “Vogliamo coinvolgere il maggior numero di ciclisti lungo un tragitto spettacolare, per farlo diventare una ciclovia permanente”, ha detto l’anima dell’iniziativa Pietro Contegiacomo (La Stampa)

Il grande bluff del pesce, Pappa Fish e astici europei a rischio estinzione

Calamari sbiancati, seppie affogate nei conservanti e tonni colorati. Sono solo alcuni dei “trucchetti” utilizzati sul mercato per rendere il pesce più appetibile. Tanta chimica che rischia di avere ripercussioni sulla nostra salute, dal momento che il pesce va mangiato almeno due volte a settimana. Come ovviare al problema e scegliere il pesce migliore, nonostante i bluff? Su Repubblica lo spiega Elvira Naselli, che riprendendo i suggerimenti dell’Associazione Cardiologi Americani, invita a consumare i pesci più grassi come il salmone, lo sgombro, l’aringa, la trota, le sardine e i tonnetti. Attenzione invece a quelli di grandi dimensioni, per il rischio di sedimenti di mercurio, diossina e altri contaminati ambientali. Intanto, dalle Marche arriva il Progetto Pappa Fish, volto a diffondere la cultura del pesce nelle scuole. L’iniziativa, ora studiata anche a livello europeo, ha portato il pesce azzurro dell’Adriatico nelle mense (e nelle classi) di 320 scuole, dove i bambini hanno imparato a conoscere le specie tipiche dell’Adriatico, per poi ritrovarle nel piatto. E ne sono stati felici. (La Repubblica) @ La tonnara più grande d’Europa è nel cuore della Lombardia. E lo è almeno dal 1951, l’anno di fondazione dello stabilimento della Rio Mare, che a Cermenate occupa 500 dipendenti occupati su 12 linee produttive. Ne parla su Libero Giuseppe Spatola. @ Perché gli astici europei si stanno estinguendo? Sul Corriere della Sera l’ecologo Paolo Galli risponde alla domanda di un lettore e scrive: “Nei prossimi giorni la Comunità Europea dovrà pronunciarsi sulla richiesta del ministero dell’Ambiente svedese di vietare l’importazione di astici vivi dall’America, per limitarne la diffusione nei mari europei (…) In alcuni studi viene messa in evidenza la capacità delle due specie di riprodursi tra loro concependo degli ibridi che a lungo andare potrebbero portare alla scomparsa della specie pura di astice europeo. (…) Ma l’introduzione di specie aliene è uno dei principali problemi ambientali comparabili solo ai danni provocati dai cambiamenti climatici".

Sorelle di ceci e le "cucine da incubo" di chef Cannavacciuolo

Si chiamano “Sorelle dei ceci” e sono probabilmente il più globale collettivo di cuoche in europa. Nato a Londra per caso, dallo scambio di ricette tra amiche, è diventato anche un catering che ha cucinato per un meeting di Amnesty International. La scelta del nome, Chickpea, nasce dal fatto che i ceci sono labase dell’hummus, piatto diffuso in tutta l’area mediterranea e nordorientale. (La Stampa) @ La rubrica Complimenti per la trasmissione di Francesco Specchia su Libero è dedicata a Cucine da incubo di Cannavacciuolo. Che definisce "Divertente", per la declinazione gastronomica di un tema come quello di “trasformare un’accozaglia di sfigati sull’orlo della bancarotta in un’azienda levigata”. Però, aggiunge, bisognerebbe “passare dopo e controllare se il ristorante è sopravvissuto a Cannavacciuolo”.

Rettifica alla Notizia del Giorno del 12.03.2015

In merito alla Notizia del Giorno pubblicata su ilGolosario.it in data 12.03.2015 segnaliamo che la frase: ”Prima scuola italiana di Barbecue” riferita alla Grill Academy di Weber non era corretta, in quanto viene segnalato che la prima società in Italia a promuovere attività ludico-didattiche con il termine “Scuola di barbecue” e/o “Scuola di cucina al barbecue” tramite la denominazione “Accademia dei Signori del Barbecue” è stata la soc. Athos Guizzardi snc.

L'assaggio

Sono i prodotti da forno del panificio Dal Cortivo (via Bacchiglione, 23 - tel. 0444975050) di Isola Vicentina (Vi). Oltre alla fornitura di pane fresco, questo laboratorio artigianale è impegnato nella produzione di pasticceria secca (ciambelle, fregolotte e biscotti) e del tradizionale pan biscotto, ma a colpirci è stato un prodotto che abbiamo definito “virale”, ideale per l’aperitivo: i piccoli cubetti di brezel nelle versioni classica, al formaggio, alla cipolla, al rosmarino oppure “disco inferno” (con il peperoncino). Li conosceremo in Veneto per Golosaria. Ma prima su ilGolosario.it nell’approfondimento di Fabio Molinari.

Il Vino

E’ l’Azzardorosso firmato da Roberta Moresco (tel. 0424 471590) di Marostica (Pd). Da uve corvina (60%) e pinot nero (40%), ha colore rubino con riflessi violacei, profumi croccanti di ciliegia e prugna che ricordano la corvina, e un leggero afflato balsamico. In bocca è di buona eleganza, dai morbidi tannini, per una struttura segnata dal pinot nero. Abbastanza persistente, con finale ammandorlato. Un vino piacevole, di cui parla Alessandro Ricci su ilGolosario.it