La Notizia

I cambiamenti climatici indotti dall’uomo stanno portando l’umanità alla sesta estinzione di massa e, per evitare l’abisso ambientale, occorrerà ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 45% rispetto ai livelli del 2010, con soli 12 anni per farlo. L’economista e teorico Jeremy Rifkin su Repubblica scatta un’istantanea dello scenario apocalittico ma estremamente reale in cui stiamo vivendo, che richiederà una trasformazione senza precedenti dell’economia, della società e del nostro stesso modo di vivere. Una situazione che ha già innescato meccanismi su scala globale, con le fasce più giovani della popolazione che stanno guidando una mobilitazione planetaria a sostegno di un Green New Deal in grado di salvare la vita sulla terra, sostenuto anche dalla politica e dalle organizzazioni. E’ alle porte una terza rivoluzione industriale dove energia, trasporti e tlc confluiranno in una rete unica che permetterà di sviluppare nuovi modelli economici. "Ma - spiega Rifkin - non sarà la ‘mano invisibile’ a guidarci nell’era della Resilienza. Costruire una nuova civiltà ecologica dalle ceneri della civiltà delle fossili richiederà uno sforzo collettivo di governo, economia e società civile con un mix di capitali pubblici, fi mercato e sociali, per realizzare rapidamente un’infrastruttura della terza rivoluzione industriale a zero emissioni e portare l’umanità tutta in un’era sostenibile”.

Scienza in campo per il Moscato

I cambiamenti climatici, agendo sull’intero ecosistema, possono influire anche sugli aromi dell’uva. E quindi sul vino. E’ questo lo spunto che ha portato il Consorzio dell’Asti a promuovere un inedito progetto volto a studiare le cause di questo fenomeno e mantenere inalterate le qualità organolettiche di un vino aromatico per antonomasia come il Moscato. Il progetto è stato avviato dagli esperti del Consorzio in collaborazione con l’Istituto superiore Sant’Anna di Pisa e i docenti universitari Piero Tonutti e Rocco Di Stefano. “Sarà un percorso medio lungo - spiega su La Stampa il vice presidente Stefano Ricagno - ma non potevamo restare insensibili di fronte al rischio di perdere qualcosa di unico, che appartiene solo alle vigne delle nostre colline. Solo la scienza e la ricerca ci potranno dire in che direzione improntare le modalità di coltivazione, cura del vigneto e persino della vinificazione per non disperdere questa ricchezza”.

Milano si riempie di Golosaria

Mancano 11 giorni ed è partita ufficialmente la campagna che nei prossimi giorni porterà Golosaria in giro per Milano con Atm e Trenord. Intanto, prende forma il programma ufficiale della manifestazione, aggiornato in tempo reale sul sito dedicato, con l’elenco degli espositori food & wine e il racconto delle nuove aree che quest’anno renderanno la visita in fiera un’esperienza ancor più da vivere. Per scaricare il programma e acquistare i ticket www.golosaria.it.

L'assaggio

Al ristorante Il Carpaccio (contrada Cocozzello 197/A • tel. 0984949205) di Acri (CS). Nel Parco Nazionale della Sila, una sosta in cui la semplicità gastronomica si fonde con la bellezza del paesaggio, portando in tavola piatti come gli stinchi di capretto lessati, la coratella e la spalla, cotta lentamente in bianco al forno. Quindi i ditalini in brodo di capra, i cavatelli al sugo di capretto e pomodorini e le costolette alla brace. Su ilGolosario.it la sosta di Emanuela Sanavio. 

Il Vino

Il Colli Bolognesi Barbera Martignone 2016 di Orsi - Vigneto San Vito (tel. 051 964521) di Crespellano (BO). Un rosso di classe di una cantina già tra le nostre Top Hundred, Orsi Vigneto San Vito. È la Barbera Martignone. Dal colore purpureo, ha profumi intensi di ciliegia, frutti di bosco, e in particolare di mora, fine speziatura, mentre in bocca ha grande eleganza, tannino ben integrato, giusta freschezza che sostiene la beva, finale lunghissimo.