La Notizia

Battaglia annunciata nei mari italiani per il pesce spada. Dal 2018, l’Unione Europea ridurrà del 3% le quote di cattura e la vicenda rischia di diventare un caso diplomatico: nonostante il Governo italiano si sia detto contrario alla posizione di Bruxelles, al momento della decisione nessun rappresentante dell’Italia si sarebbe palesato al tavolo del consiglio dei ministri europei. Un’assenza che non è piaciuta alle organizzazioni, per cui si è trattato di "un’opposizione solo a parole”. (La Stampa) @ Carnivori o vegani? Nell’eterno dibattito tra mangiatori di carne e cultori della cucina vegetale, trovare un compromesso (a volte) sembra possibile. In quest’ottica è interessante il “derby alimentare” giocato su Sette da Martina Pennisi e Beatrice Montini, una onnivora e l’altra vegana, che attraverso un dialogo spiegano come a Natale non per forza si debba rinunciare al solito arrosto con patate, se a tavola c’è anche chi non mangia carne e latticini.

Pizza folk, il rigore dell'oliva (ascolana) e il lato dolce del Settecento

A pochi giorni dal riconoscimento Unesco all’Arte dei pizzaioli napoletani oggi, dalle 11 alle 15, nelle piazze di Napoli saranno offerte pizze gratis. Centinaia di pizzaioli si alterneranno davanti ai forni per festeggiare il successo, anche in occasione del “Napoli Pizza Village & Friends Special Edition”, dove fu lanciata la candidatura per il riconoscimento. (QN) @ “Friggere olive è una palestra di rigore morale”. Parola di Daria Luzi, una lettrice di Sette improvvisatasi scrittrice grazie all’iniziativa “Settebello” lanciata dal giornale. “A casa mia - racconta - cucinare ha un solo sinonimo: friggere. Più specificatamente, friggere olive. Palestra di rigore morale ed esercizio di pazienza, la preparazione dell’oliva fritta all’ascolana segue momenti precisi, davanti ai quali non si può barare”. @ L’anima dolce del Settecento, ovvero quando la pasticceria lasciò la cucina. Sul Corriere della Sera è da leggere l’affondo di Giuseppe Galasso sul libro “Il brodo indiano. Edonismo ed esotismo nel Settecento” di Piero Camporesi. Edito 30 anni fa e ora ripubblicato, ricostruisce il gusto e la cucina nel secolo che segnò l’affermazione dei cuochi, dei piatti e della prassi culinaria francese in Europa, dove “al criterio dell’abbondanza si sostituì quello dell’elaborazione dei cibi”.

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio celebra il brut pas dosè Pinot Nero dell’Oltrepò prodotto a Pietra De’ Giorgi (Pavia) dalla Cantina Scuropasso. @ Sulla stessa pagina anche l’affondo di “Doctor Chef” Federico Francesco Ferrero sulla tradizione marinara del cappon magro, l’intervista di Rocco Moliterni alla chef colombiana Eleonor Espinoza in occasione del Basque Culinary World Prize e la sosta di Edoardo Raspelli al ristorante Casa di Mare di Forlì, cui assegna come voto finale: 15/20.

L'assaggio

Alla Trattoria Da Ruggero (via Senese, 89 - tel. 055 220542) di Firenze. Lontano dalle rotte turistiche, un locale in cui è ancora possibile mangiare (bene) piatti solo della tradizione. Da provare i crostini toscani misti e le puntarelle in padella, ma anche i pici strascicati, i maccheroncini all’Amatriciana e quindi le carni, che spaziano dal bollito, all’umido all’arrosto. Su ilGolosario.it la sosta di Francesca Brugna.

Il Vino

Il Palizzi Igt Chapeaux di Azienda Nesci (tel. 320 9785653) di Palizzi (RC). Da uve Merlot, ha colore rosso granato, naso fine con note floreali e di frutta rossa, tra cui spicca la ciliegia, sentori di frutti di bosco, e in particolare lampone, sorso equilibrio e armonico, piacevolmente sapido e persistente.