Il GattiMassobrio si presenta a Porta a Porta. E Amazon apprezza

Com’è cambiata la ristorazione negli anni? E’ il tema di cui si è discusso nella puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera su Rai 1, dove Paolo Massobrio è intervenuto con un collegamento da Milano, davanti ad una cassoeula della trattoria Testina, per dire la sua e spiegare la filosofia alla base del GattiMassobrio, il taccuino che raccoglie le segnalazioni delle 2.500 migliori soste del gusto: “La novità di questi ultimi 30 anni, alla fine, è anche la crescita della ristorazione media - ha spiegato Massobrio - vale a dire delle trattorie, che tornano a far parlare il territorio e i suoi prodotti. Con il GattiMassobrio abbiamo invece scoperto una certa omologazione nell’alta ristorazione, con materie prime tutte uguali (la guancia di maialino cotto a bassa temperatura dilaga) mentre c’è un ritorno all’autenticità e anche al servizio del vino a bicchiere che sa fare l’oste italiano”. E l’intervento ha subito schierato gli ospiti un studio, trovando Antonella Clerici decisamente d’accordo, rispetto ai critici abituati all’osanna dei soliti noti. Ma curioso rimane il dato su Amazon di stamattina:il GattiMassobrio davanti di 12 punti alla Guida dell’Espresso fra i primi 50 libri del genere. Quasi un sondaggio del pubblico, che si è ritrovato nel giudizio di una diffusa qualità nella ristorazione cosiddetta "media".

La notizia

L’Italia non spreca più (o, meglio, spreca meno). E’ scesa del -10% in quattro anni la quantità di cibo che finisce nelle pattumiere delle famiglie italiane. Ora l’Italia fa meglio di Germania e Francia e anche nel riciclo del cibo si sta muovendo. Come spiegano dal Banco Alimentare: "Con la legge Gadda entrata in vigore a settembre diverse grandi aziende si stanno attrezzando per recuperare gli alimenti invenduti". (Corriere della Sera) @ E a proposito di spreco, si registra il bel successo dell’iniziativa lanciata da Comieco per le popolazioni terremotate. Con l’aumento della raccolta di carta e cartone, in un progetto lanciato insieme a Conai e Anci, è stato possibile raccogliere 250mila euro da distribuire in 17 comuni. Ad annunciarlo Comieco con una comunicazione istituzionale sul Corriere della Sera. @ I gladiatori mangiavano vegetariano (e vegano). Dalle analisi su diversi resti rinvenuti a Efeso è emerso che nei giorni precedenti il combattimento i gladiatori erano alimentati con molta verdura, zuppe di orzo e olio e un drink energetico a base di aceto, miele e cenere di legno. (QN) @ La mosca olearia e l’andamento climatico hanno nuovamente dimezzato il raccolto olivicolo in Toscana. Secondo le stime Coldiretti infatti l’annata 2016 si situerà tra il 40 e il 60% in meno rispetto ai parametri migliori, avvicinandosi pericolosamente al disastro del 2014. Un colpo non da poco per l’intero comparto italiano, di cui la Toscana rappresenta il 30% della produzione. (QN) @ Le matasse (a volte grottesche) delle denominazioni sono oggetto della rubrica di Paolo Massobrio su Avvenire che parte dal caso della nocciola Tonda Gentile delle Langhe per ricordare altre pastoie burocratiche che hanno interessato i Cannubi a Barolo o il ciauscolo.

Chianti Classico da record e l'Asti spumante che finisce in TV

Un 2016 eccellente per il Vigneto Toscana. Lo conferma la Top 100 appena pubblicata da Wine Spectator 2017, che piazza la Toscana al vertice della classifica di gradimento, con 10 etichette sulle 18 rappresentative dei vini italiani (secondo il Piemonte, con 5 etichette n.d.r). Un’annata da record anche nelle vigne, grazie all’ultima vendemmia in netta ripresa rispetto a quella del 2015. Ma a registrare le migliori performance è il Chianti Classico: 7mila ettari per 280mila ettolitri di vino e un giro d’affari di 250-300 milioni di euro, circa il 10% dell’intero prodotto toscano. “A livello qualitativo - ha spiegato il direttore del Consorzio Chianti Classico Giuseppe Liberatore - il riscontro è stato molto positivo”. (QN) @ E a proposito di vini da record, anche l’Asti spumante conquista il suo momento di gloria. Con 500mila euro d’investimento, il Consorzio dell’Asti torna in TV per reclamizzare lo spumante più dolce del mondo e festeggiare un anno chiuso con buoni numeri: il 2016 infatti manterrà le quote dell’anno precedente, mettendo a registro 83,5 milioni di bottiglie vendute. Oggi, alle 17, si terrà la presentazione dei 10 secondi di video che andranno in onda sulle tv nazionali, con un occhio puntato al mercato globale. “Siamo la Docg più brindata in 5 continenti” ha commentato su La Stampa il direttore del Consorzio Giorgio Bosticco. @ Dalla provincia di Asti a quella di Alessandria, dove un altro paese noto per il buon vino, Gavi, si prepara a ritirare la Bandiera arancione assegnata dal Touring ai borghi più belli d’Italia. Un premio che porterà Gavi a beneficiare di un certo ritorno in termini di immagine, ma anche di turismo: nei borghi “arancioni” si registra in media un incremento del 43% negli arrivi e del 36% nelle presenze di turisti, anche stranieri. (La Stampa)

Generazione Foodrban e il turismo che incontra le celiachia

Zuppa di fagioli bianchi, maltagliati, baccalà e verdure allo zenzero impreziosite da scaglie di tartufo nero di Alba. E’ il piatto ideato dallo chef Davide Palluda dell' Enoteca di Canale d’Alba che i gourmet milanesi potranno ordinare questa settimana sull’app di Foorban, il primo ristorante digitale d’autore. “Il nostro obiettivo - spiegano su La Stampa gli ideatori - è quello di proporre un cibo a domicilio diverso dal solito junk food, basato sulla qualità delle materie prime, sulla varietà dei menu e sulla ricerca in cucina”. @ “La celiachia è un’ intolleranza cronica di cui gli operatori turistici devono tenere conto per offrire un servizio di qualità sempre più richiesto”. Filippo Gerard, il presidente degli albergatori valdostani, su La Stampa di oggi sottolinea l’importanza di attrezzarsi verso questa patologia anche per incrementare il turismo. I locali in Valle d’Aosta certificati dall’Associazione Italiana Celiachia sono 20 tra pizzerie, agriturismi, ristoranti, alberghi e b&b, ma la strada è ancora in salita. Un appello colto anche dall’Usl locale, che ha organizzato una serie di lezioni destinate agli operatori della ristorazione per imparare a cucinare piatti per celiaci. (La Stampa) @ Da leggere, su Libero, l’intervista di Claudia Casiraghi a Gabriele Rubini alias Rubio, lo chef di “Unti e Bisunti” che si racconta in un film (“Il Ricco e il Povero” n.d.r) a proposito del quale confida: “La mia vita sarà ripresa sul grande schermo come una favola di Natale”.

Ho capito bene?

Strategie di marketing del vino in salsa cinese. Il chinese Alcohol Bureau e lo Shangai morning post consigliano agli esportatori italiani di cambiare nome ai vini. Ad esempio, se sono veronesi perché non scegliere un bel Romeo e Giulietta (che poi sia Amarone o Recioto poco importa)? I francesi - dicono - ad esempio hanno saputo adattare il loro prodotto cambiando Chardonnay in Perla al tramonto. (Italia Oggi)

L'assaggio

Da Aquadulza (loc.Olcio - via Statale, 165 - tel. 0341700585) di Mandello del Lario (LC). Negli spazi che ospitavano il ristorante il Ricciolo, un nuovo locale che propone cucina tradizionale e di impronta territoriale con piatti gustosi che vanno dai mossoltini con polenta ai pesciolini in carpione, dai tipici Sciatt della Valtellina al riso in cagnone con il pesce persico, dai pizzoccheri alla trota alle noci. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

Il Marche Sangiovese Igt dell'azienda agricola Fiorano (tel.0735 98446) di Cossignano (AP). Rosso rubino brillante, al naso ha note invitanti di frutta rossa, e in particolare di fragola e ciliegia, sorso fresco e di beva gustosa, buona persistenza. Cin Cin!