La notizia

La rivoluzione del cibo passa dai giovani. Sul Corriere della Sera Dario Di Vico scrive della trasformazione della cultura dell’alimentazione tra i millennials. E tra le le nuove tendenze individua l’amore dei ragazzi per i cibi etnici, l’utilizzo del web come veicolo principale di informazione alimentare e il boom negli acquisti di prodotti biologici, specialmente al Nord, con l’avanzata inarrestabile del movimento vegetariano a scapito della carne, che viene consumata in quantità sempre più ridotte. Sono infatti i giovani a far ripartire i consumi di frutta e verdura. (Corriere della Sera) @ Nel trevigiano va in scena la guerra del Prosecco. Dopo le accuse mosse ai produttori sui pesticidi utilizzati nei vigneti, a far discutere ora è il dibattito aperto sul nome stesso del vino più in voga del momento; la contrada omonima sul Carso, infatti, reclama una quota sul giro d’affari di oltre due miliardi generato dal Re di tutte le bollicine. Ma i padroni del Prosecco fanno muro. (Corriere della Sera). @ E di vino parla anche il presidente del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese, Emanuele Bottiroli, che su IlGiorno presenta il libro di Valerio Bergamini su un grande personaggio del vino: Maga Lino. “Chi è Maga? - scrive - Un contadino che ha vinto sulla globalizzazione, un uomo capace di non scendere mai a compromessi. Uno strenuo difensore dei suoi vigneti, per cui ha combattuto 22 anni”. @ Sempre meno olio di oliva nei frantoi italiani. A dare conferma della crisi del comparto il Consorzio olivicolo italiano Unaprol, che sta raccogliendo gli aggiornamenti sulle previsioni relative alla campagna olivicola 2016/2017, fortemente compromessa dalla mosca olearia. Secondo gli esperti, entro la fine di novembre la produzione diminuirà del -40%. I dati peggiori arrivano dal Sud Italia, e anche nel resto d’Europa la situazione non è migliore. Ma secondo il presidente di Unaprol, David Granieri: “Il nostro sistema è a garanzia dei consumatori. La qualità è costantemente monitorata”. (La Stampa) @ Doppio appuntamento, ieri, per l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco di Alba. L’atteso appuntamento  giunto alla diciassettesima edizione, per la prima volta si è tenuto in contemporanea a Grinzane Cavour e a Philadelphia. Ad aggiudicarsi il lotto più importante, una doppia trifola da 1,170 kg del valore di 100.500 euro, è stato lo chef Zhenxiang Dong, considerato “L’inventore della nuova cucina cinese”. (La Repubblica e La Stampa) @ Momento d’oro per il Negroni. Il celebre drink nato a Firenze nel 1919 è stato inserito al secondo posto tra i 10 migliori cocktails del mondo, nella classifica stilata dall’autorevole rivista Drinks International. (Il Giornale) @ l fenomeno della pizza italiana nel mondo trova un motivo di distinzione sul mercato mondiale proprio a partire dall’impasto, dal lievito alle farine. E’ l’argomento al centro della decima edizione di Pizza Up, che per la prima volta è volato all’estero, a Dubai. (Italiaatavola.net)

Il sistema del Golosario conquista il Giappone

Proprio la rivoluzione della pizza italia è uno dei temi che affronterà Paolo Massobrio nel suo intervento alla Camera di Commercio Italiana in Giappone domani a Tokyo di fronte a un pubblico di operatori. Nella lunga relazione (a questo link uno stralcio dell’intervento) sarà raccontata la rivoluzione dei consumi in Italia negli ultimi trent’anni a partire dal mondo del vino e dei ristoranti, con l’apertura dei locali a più facce aperti tutto il giorno e la rivoluzione della pizza gourmet, fino ad arrivare alle botteghe sopravvissute grazie alla trasformazione in boutique del gusto. Ma un’anteprima di quanto accadrà nelle prossime ore si è gustata già oggi, con il concorso di cucina italiana interpretata da giovani chef giapponesi, cuochi professionisti da almeno due anni. La giuria, presieduta da Massobrio (nella foto insieme a uno dei giurati, lo chef Yoshimi Hidaka), ha fatto trionfare Takashi Oshima del ristorante Bottegablue di Ashiya, con esperienze pregresse nelle cucine dei migliori ristoranti d’Italia, dal Poeta Contadino di Alberobello a Gualetiero Marchesi di Erbusco, per citarne alcuni. Mercoledì, invece, il format di Golosaria sarà presentato attraverso un mini-evento organizzato in collaborazione con la rivista giapponese di cucina Ryoritsushin

Riabilitazione (?) del burro e caffè gourmet

Burro sì o burro no? Burro “Ni”, rispondono gli esperti. Nonostante i diversi tentativi di riabilitazione del burro, un recente studio pubblicato su Jama Internal Medicine invita tutti alla prudenza. Secondo i ricercatori, infatti, sostituendo il 5% delle calorie derivanti da grassi saturi come burro, lardo, oli di cocco e carni rosse, con grassi insaturi contenuti, ad esempio, nell’olio d’oliva o nella frutta secca a guscio, il rischio di mortalità si ridurrebbe del 22%. (Corriere della Sera Salute) @ Dai rischi del burro a quelli delle cialde di caffè. Ad entrare in gioco, in questo caso, non la salute dei singoli ma quella dell’ambiente, dal momento che sono sempre di più le tonnellate di rifiuti derivanti dal caffè che il settore deve riuscire a smaltire. Un problema che ha spinto alcune città europee, tra cui Amburgo, a vietarne del tutto l’utilizzo di cialde e capsule, mentre in Italia è già partita la sfida tecnologica per riciclare e riutilizzare le “pasticche” in modo intelligente. (Libero) @ Intanto, anche il caffè cambia pelle e in tutta Italia si diffondono a  macchia d’olio nuovi modi di consumarlo. Tra le principali città dello Stivale, pioniera di questa nuova tendenza è Milano, dove caffè “speciali” possono gustarsi da Taglio, Caffè Pascucci o Moleskine Cafè. A Torino, monorigini etiopi e nepalesi in vetrina nel caffè-laboratorio Orso, mentre a Bologna Aroma organizza vere proprie lezioni di caffè e a Firenze la Ditta Artigianale di Francesco Sanapo propone i suoi caffè con estrazione a freddo. (La Repubblica) 

Il pensiero

I cuochi in TV hanno stufato?. E’ l'interrogativo che campeggia sul settimanale Io Donna, che nella rubrica “Il Buono e il Cattivo” fa rispondere - con pareri opposti - Paolo Conti e Tommaso Labate. Mentre il primo intraprende la sua personale crociata contro gli chef in TV, sostenendo che sia ora di farla finita “Con l’aria trionfale con cui certi pseudo-Picasso del fornello presentano una ovvia (ma risicata) pasta alla Norma”, il secondo sostiene che “Gli chef in TV saranno anche antipatici, ma una traccia nella nostra società l’hanno già lasciata.Le iscrizioni alle scuole alberghiere sbaragliano la concorrenza degli istituti tecnici e il settore agroalimentare ci permette di sognare. Carlo Cracco non lo sa. Ma il suo piccolo passo da uomo può essere un grande passo per la collettività”. @ E del legame tra cuochi e cucine (teatrali) tratta anche “La Cucina”, lo spettacolo con la regia di Valerio Binasco consigliato su il Giornale da Enrico Groppali. Una pièce che sarà proposta al Teatro della Corte di Genova e che rappresenta un testo di sorprendente attualità, immagine di un mondo troppo preso dall’apparenza che considera il cibo come valore assoluto.

L'assaggio

E’ a Genova al ristorante La Voglia Matta (Voltri, via Cerusa, 63/r – tel. 0106101889), dove lavora uno dei più talentuosi giovani chef italiani, Davide Cannavino. In tavola, strepitosa interpretazione del Cappon Magro, crudo d'autore, "Bergese millenovecento sessantasette risotto mantecato fondo bruno di vitella", di secondo trippa fritta profumata al curry, stoccafisso accomodato alla genovese, cremoso di limone e salvia a chiudere. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

E’ il Pinot Nero Barthenau Vigna S. Urbano 2008 della cantina Hofstätter (tel. 0471860161) di Termeno (Bz). Ha colore rubino caratteristico, naso di formidabile finezza e intensità con note di amarena, sentori di frutti di bosco, e in particolare di lamponi e fragoline di bosco, elegante speziatura, sorso di affascinante complessità aromatica ed equilibrio, con giusta freschezza e tannino ben integrato, lunga persistenza.