La notizia

Nella Dieta Mediterranea non più (solo) cibo. Lo dice uno studio di MedEatResearch che è stato presentato stamane all’Expo, in occasione della Settimana Unesco dedicata alla dieta mediterranea. @ Ma sempre legato ad Expo è anche il seminario in corso alla Fondazione Mattei di Milano, organizzato da Censis e Padiglione Italia, su “Turismo e filiera del cibo binomio vincente per creare occupazione e rifare sviluppo dei territori. Anche nel Mezzogiorno” @ Il mondo si prepara al cibo 2.0. Su Repubblica Carlo Spinelli svela quali saranno fra trent’anni le alternative all’hamburger, con risultati che potrebbero non piacere proprio a tutti. @ Poi le visite record di Expo, stagione dei tartufi e le previsioni parzialmente riviste per la vendemmia del 2015. @ Intanto, a Torino e in Italia impazza la moda del cibo vegano, con sempre più locali orientati verso proposte “animal free”. @ Poi le novità in arrivo dal design della tavola e gli appuntamenti all'insegna del gusto del fine settimana. 

Il volto social della dieta mediterranea, cibo del futuro e l'overbooking di Expo

La dieta mediterranea cambia faccia e diventa social, abbandonando il decalogo imposto dalla vecchia piramide alimentare ed abbracciando un modello il cui protagonista non è più il cibo, ma il contesto in cui questo viene consumato. A dirlo uno studio del MedEatResearch che sarà presentato oggi all’Expo in occasione dell’apertura della “Settimana Unesco della Dieta Mediterranea”. Ma cosa serve per mettere la salute nel piatto? Secondo la ricerca bastano 7 parole: Convivialità, Tradizione, Stagionalità, Attività fisica, Insieme, Scuola e Zero Sprechi. (Repubblica) @ Turismo e agroalimentare possono essere un’accoppiata di successo per creare sviluppo nei territori e in particolare nel Mezzogiorno, dove tra il 2010 e il 2014 il Pil ha registrato una riduzione dell’ 8%. Questi sono alcuni dei principali risultati della ricerca «Il futuro dei territori. Idee per un nuovo manifesto per lo sviluppo locale» realizzata dal Censis per il Padiglione Italia di Expo 2015, presentata oggi alla Fondazione Mattei di Milano dal presidente del Censis Giuseppe De Rita. Secondo le ricerche, tra i primi 30 sistemi locali del lavoro per tasso di occupazione, ben 13 hanno una specializzazione produttiva legata al turismo: da Bressanone a Vipiteno e Ortisei, in provincia di Bolzano, a Bormio, in provincia di Sondrio, mentre 5 sono a vocazione agroalimentare: da Brunico ed Egna, a Bolzano, a Borgo San Lorenzo (Firenze) e Alba (Cuneo). @ Come sarà il cibo del futuro? Ne parla Carlo Spinelli su Repubblica di domenica, riportando il suo viaggio nel mondo alla scoperta di prodotti naturali con cui sostituire il cibo che entro trent’anni l’umanità non potrà più permettersi. Qualche esempio: la classica bistecca sarà sostituita con embrioni d’anatra, un piatto di ceci bolliti con una ciotola di argilla rossa e una porzione di bieta lessata con meduse essiccate, sotto sale oppure in brodo. Ma quali sarebbero i vantaggi? Il 30% della superficie terrestre sarebbe sottratta all’industria del bestiame, il costo del cibo si abbasserebbe del 33% e il 18% delle emissioni totali di gas serra sarebbero eliminate. @ Expo finisce in overbooking e chiude i tornelli ai visitatori. E’ successo sabato, quando in poche ore è stata toccata la cifra record di 250mila visitatori; una bella notizia che ha però causato ore di code all’ingresso e cancelli chiusi anzitempo, con centinaia di turisti con regolare biglietto lasciati fuori. (Libero) @ Ma da Expo arriva anche un esempio virtuoso di lotta allo spreco. L’iniziativa, denominata “Expo foodsaving” è del Banco Alimentare, che in collaborazione con la Caritas ogni notte raccoglie il cibo avanzato dai ristoranti, bar e chioschi dell’Esposizione per destinarlo alle strutture caritative di Milano. @ Trifolai ai blocchi di partenza per l’avvio della stagione dei tartufi. La raccolta avrà inizio il prossimo 21 settembre con il tartufo bianco d’Alba, che sarà celebrato alla Fiera internazionale del 10 ottobre. Le previsioni al momento sono caute per via del caldo record e delle poche piogge di questa estate, con prezzi che potrebbero impennarsi da subito. (La Stampa) @ Settembre tempo di trifole, ma anche di vendemmia. Nonostante i ripetuti rilanci sulle ottime previsioni per la raccolta del 2015, il clima pazzo di fine agosto ha penalizzato molte zone vinicole italiane costringendo a rivedere in parte le convinzioni iniziali. Secondo la Cia l’aumento nella produzione sarà comunque del 5%. Ma l’Italia consuma meno e molti mercati sono bloccati. (Libero) 

Anche Torino parla vegano, ritorno del vermut e design della tavola

Anche a Torino impazza il cibo vegano. Ci avrebbero scommesso in pochi, eppure oggi, sotto i portici di via Po o nelle sale delle caffetterie storiche è sempre più facile trovare cappuccio al latte di soia, hamburger vegetariani o gelati completamente “animal free”. Un dato che conferma una tendenza ormai diffusa su tutto lo Stivale, dove il 7% della popolazione è vegana e dove il Piemonte è una delle quattro regioni con il maggior numero di vegetariani, dopo Lazio, Lombardia e Veneto. (Repubblica) @ Torino città di tendenze ma anche di grandi invenzioni. Sul Giornale di sabato un servizio di Maurizio Bertera celebra il ritorno del vermut, inventato nel 1786 all’ombra della Mole dal genio di Antonio Carpano. Oggi, dopo decenni passati nel dimenticatoio, torna ad essere un must soprattutto per l’aperitivo e ridà impulso alle aziende, che ne rivedono o ampliano le gamme. (IlGiornale) @ E in tema di mode, cibo protagonista anche nel settore del design. Lo conferma l’ultima edizione di Maison & Object, in scena a Parigi la scorsa settimana, che ha messo al centro dell’evento la sezione dedicata alla cucina. Tra le tendenze emerse durante la rassegna il ritorno al minimalismo e il boom del made in Japan. Successo anche per i prodotti italiani di Alessi, che ha spopolato con la caffettiera Pulcina, dalla caratteristica conformazione a gradini, e con il cestino Kaleidos, del giapponese Naoko Shintani. (La Stampa) @ Intanto, sul design del cibo interviene anche Marco Vinelli, che sul Corriere ricorda il designer Gio Ponti e la sua “critica” alla tavola tradizionalmente intesa. Non a caso, fu il primo a proporre per Krupp Italia una serie di posate dalla forma insolita, ma pensate partendo non da una moda ma da un’attenta analisi dell’atto del nutrirsi. (Corriere della Sera) @ “Una montagna curata e un pascolo attivo sono un grande aiuto a valle in caso di maltempo” - ha commentato il presidente della Fondazione Slow Food Piero Sardo, che ha evidenziato come i contributi europei siano l’unico sostegno per gli alpeggi. E proprio su questo fronte, grande è anche l’impegno delle amministrazioni locali, come confermato dall'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero: “Stiamo lavorando a nuovi protocolli per tutelare chi in montagna vive o lavora”. (La Stampa) @ Tanti Auguri al Gispy’s. Lo storico bar di Alessandria ha celebrato ieri i suoi primi 40 anni di attività, con una festa che ha coinvolto i clienti più affezionati. 

.

Quello di oggi è di Papa Francesco che sabato, nel corso dell’udienza con i dirigenti e i dipendenti della Banca di Credito Cooperativo di Roma ha chiesto di “Promuovere un uso solidale e sociale del denaro, nello stile di vita della vera cooperativa, dove non comanda il capitale sugli uomini, ma gli uomini sul capitale”. Lo ha riportato su Avvenire di domenica Gianni Cardinale.

L'assaggio

E’ all’osteria Rosso di Sera (via Pietro Nenni, 2 - tel 0331963173) di Castelletto Sopra Ticino (NO). Un locale che ha fatto della selezione dei vini il suo fiore all’occhiello e in cui si respira una passione incondizionata per il riso, sempre presente in carta. Si inizia con l’uovo poché in crema di Castelmagno schiacciata di patate e funghi porcini o con l'involtino di asparagi guanciale cremoso al grana e salsa al tuorlo d'uovo. Quindi risotto al Parmigiano 36 mesi zafferano e piselli novelli (nella foto) e gnocchi di patate con pomodorini melanzane provola affumicata e limone, per proseguire con capocollo di maialino salsa agrodolce e scalogni caramellati. Dulcis in fundo, la millefoglie con crema Chantilly e salsa ai lamponi rivisitata e il tiramisù rivisitato. Il nostro approfondimento su ilGolosario.it.

.

E’ il Teroldego Rotaliano di De Vescovi Ulzbach (tel. 0461605648) di Mezzocorona (TN). Di colore rosso rubino violaceo, al naso è di grande intensità ed eleganza con note di frutti di bosco, in particolare di mirtilli e more, e note speziate. Caldo e morbido, al palato è di grande equilibrio e di lunga persistenza. Si abbina a piatti con funghi e formaggi di media stagionatura. Una bottiglia costa sui 16 euro.