La Notizia

Un marchio unico del “Made in Italy” da apporre sulle etichette dei prodotti nazionali per combattere la contraffazione. E’ il progetto cui stanno lavorando i ministeri interessati e il Poligrafico dello Stato, sempre più impegnati nella lotta all’italian sounding e decisi ad affrontare una fase del tutto nuova, che vedrà interessato in primis il settore del food, con azioni volte ad implementare l’export e soddisfare i nuovi gusti dei consumatori attenti e sempre più salutisti. (Corriere della Sera) @ Un tema su cui interviene anche Attilio Barbieri, che su Libero di domenica, prendendo a esempio il prosciutto di noti marchi etichettato come “made in Italy”, sostiene che le materie prime utilizzate per molti prodotti con tale dicitura non siano in realtà del tutto italiane. E sulla stessa pagina viene pubblicata anche la risposta del Salumificio Beretta a un articolo precedente in cui era stata messa in discussione l’origine delle carni utilizzate dall’azienda per realizzare i suoi prosciutti “Italiani”, in cui si legge: “Noi siamo in regola, ringraziate l’Unione Europea”. @ Ma la contraffazione è un “affaire” che -ahinoi- capita anche in Italia. Ultimo prodotto ad esserne colpito in questi giorni è stata la mozzarella, vittima di una serie di sofisticazioni messe in atto da un’altra organizzazione creata ad hoc. Il Gip di Santa Maria Capua Vetere ha disposto 10 misure cautelari ai danni di altrettante persone (di cui 5 finite in carcere e le altre agli arresti domiciliari n.d.r) per aver taroccato le celebri mozzarelle di bufala. Secondo gli inquirenti, alcuni stock del latte utilizzato per le sofisticazioni venivano dalla Provincia di Brescia. Si trattava però di latte bovino, che per protocollo è vietato usare per il taglio con quello di bufala. Inoltre, dalle indagini è emerso che per togliere acidità, il latte era trattato con soda caustica e che in molti casi la materia prima era stata estratta da bufale colpite da una specifica forma di tubercolosi. (Libero di domenica e Avvenire) @ Intanto, anche Milano è alle prese con un’indagine a sfondo ambientale. Nonostante un bando scattato nel 2011, sarebbero ancora tra gli 80mila e i 100mila i sacchetti non ecologici utilizzati illegalmente nei mercati rionali della città. Una situazione che ha spinto il consigliere comunale Aldo Ugliano a rivolgersi a Palazzo Marino chiedendo un intervento urgente. “Bisogna chiamare al senso di responsabilità tutte le categorie interessate attraverso un confronto che dev’essere guidato dalle istituzioni”. Intanto, chi persevera nella distribuzione di sacchetti di plastica vietati rischia sanzioni che vanno da 2.500 a 25mila euro. @ “I parlamentari? Potrebbero ‘morire’ di fatica soltanto 80 di loro, su 945”. A parlare è Domenico Di Virgilio, ovvero il medico dei parlamentari che in un’intervista su La Verità bacchetta senatori e deputati: “Molti non sudano lo stipendio e passano troppo tempo ad abbuffarsi alla buvette -confida- La maggior parte inoltre soffre di diabete”.

Crisi nel frutteto italiano, prati in città e la via per il benessere

L’Italia sempre più dipendente dall’estero per l’approvvigionamento di materie prime agricole. Secondo le ultime analisi di Assosementi l'autoapprovvigionamento del mais è inferiore al 60%. Ma in crisi anche il “frutteto Italia”: in 20 anni persi il 40% di pere e pesche e il 50% dei limoni. (Libero di sabato) @ L’Inghilterra costretta a razionare frutta e verdura nei supermercati. La colpa è del maltempo che ha colpito la Spagna, maggior esportatore oltre Manica di ortofrutta e che ha fatto schizzare alle stelle i prezzi. Così i supermercati, prima di pagare cifre esorbitanti, hanno preferito tagliare le forniture. (Italia Oggi) @ Un bonus verde per rilanciare il settore del florivivaismo, con un meccanismo simile a quanto già attuato in edilizia. E’ l’idea del ministro Martina (probabilmente contagiato dal clima di Sanremo). (La Stampa di domenica) @ Gli italiani riscoprono i prati in città, come centri di aggregazione, per giovani, famiglie e anziani. E in Italia nel 2016 sono state inaugurate più aree verdi che centri commerciali. (Repubblica di sabato) @ Decodificato il genoma della quinoa, attraverso una ricerca pubblicata su Nature. Già considerato un super food questo “falso cereale” potrebbe nel futuro prossimo diventare un valido strumento nella lotta alla fame, coltivandola, attraverso la selezione genetica, in terreni ad oggi considerati inospitali. (Corriere della Sera) @ Per vivere meglio e senza stress, la Grande via passa anche per digiuno (intermittente), esercizio fisico e tecniche di respirazione, oltre al giusto grado di riposo. E’ il contenuto del libro "La grande via" di Fontana e Berrino. (Repubblica di sabato) @ Anche la dieta mediterranea ha un influenza sulla psiche. I carboidrati integrali mantengono in equilibrio i livelli di zucchero nel sangue e stimolano i neurotrasmettitori cerebrali come la serotonina. (Corriere della Sera) @ Il maiale entra nelle diete. Grazie alla selezione genetica e ai nuovi sistemi di allevamento e alimentazione si è ridotto il contenuto di grassi saturi. Lo scrive Carla Favaro sul Corriere della Sera.

San Valentino e la ex First Lady contro l'obesità

Si festeggia ancora San Valentino? Sui giornali (Libero di oggi e Il Corriere della Sera di sabato) la polemica tra chi crede che ormai sia solo una festa commerciale (e il marchio floreale Bloomy Days fa anche i conti in tasca agli innamorati e dice: Venezia la seconda città più cara del mondo per festeggiare) e chi invece sostiene il romanticismo. Per lo psichiatra Willy Pasini è una festa a difesa della coppia. @ La nuova vita delle ex first lady: Samantha Cameron lancia una collezione di abiti, mentre Michelle Obama parteciperà a Masterchef Junior per portare avanti contro l’obesità. @ “Il gelato più buono si fa con il letame d’autore”. E’ il titolo ad effetto scelto da IlGiornale per l’intervista a Federico Grom che spiega: “Alberi sani producono ottimi frutti”. @ Tra i vini da tenere sotto controllo per l’export ci sono quelli che piacciono ai millenials e che sanno interagire con app per smartphone e tablet. A scriverlo è Emanuele Bottiroli su QN. @ Il Mercato di Porta Palazzo a Torino si trasforma e apre per pranzo. Sarà possibile mangiare nella tettoia coperta in un modello che ricalca quello di Barcellona e Copenaghen. @ “La tv non basta. A un certo punto la spegni, mentre i rapporti personali contano. Eccome”. Su La Voce di questa settimana Paolo Massobrio commenta la vittoria tra gli “Opinion Leader” proposti dal sondaggio Italia a Tavola. E aggiunge: “Questo riconoscimento è il frutto di 32 anni di lavoro sul territorio. Ho un rapporto personale con chi mi ha votato, dai produttori  de ilGolosario agli oltre 6mila associati del Club di Papillon”. 

Il pensiero

Lo spreco è un’ideologia che va fermata e il futuro è invece nell’economia circolare basata sull’etica del riciclo. Lo scrive Claudio La Via su Avvenire di domenica. L’Europa è più attiva nel contrasto agli sperperi e ha stanziato 650 milioni di euro perla ricerca e l’innovazione con il progetto Orizzonte 2020. Secondo uno studio, l’economia circolare potrebbe generare un beneficio economico di 1800 miliardi entro il 2030, con 7 punti di Pil.

L'assaggio

Oggi siamo a Chiavari (GE) al ristorante Da Luchin (via Bighetti, 53 - tel. 0185301063). Nel centro storico della cittadina ligure, un ristorante semplice che ricorda le antiche osterie, reso celebre dalla sua farinata preparata nel forno a legna con sola farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine d’oliva. Tra gli altri piatti, tipici della cucina ligure, da provare sono anche la panissa con i cipollotti passata in padella, la pasta al pesto con verdure fatte in casa, la cima, il baccalà al forno con patate o il goloso fritto di acciughe. Su ilGolosario.it la sosta di Alistra Silva.

Il Vino

E’ il Moro vino biologico bianco prodotto da Marco Carpineti (tel.06 9679860) a Cori (Roma). Un vino di volume superiore, questo Moro che è frutto del recupero di antichissime viti coltivate a Cori (paese dell’olio anche), ovvero il greco bianco e il greco giallo. Di colore giallo abbastanza intenso, al naso ha subito la suadenza piena dei frutti con banana e pesca gialla in grande evidenza; in bocca è pieno, avvolgente, fresco con una rotonda nota minerale che finisce il sorso. Uno dei grandi bianchi italiani. Riassaggiato a Roma, in un posto che, wow, lo serve anche a bicchiere.