Da stasera Cornedo si riempie di...corniole!

Domani pomeriggio, a Cornedo Vicentino, l'atteso incontro dal titolo "Corniole: storia e storie di un frutto multitasking" (17.30) oltre che da Paolo Massobrio sarà animato con alcuni protagonisti di questa edizione, per parlare dell’evoluzione e delle ricadute che la corniola potrà avere sull’economia di queste valli. Da Milano arriverà l’imprenditore Marzio Nocchi del progetto AMATI! Nutrition, che ha sperimentato con 20 chili di corniole lavorate nel laboratorio di Alessio Bottin di San Giovanni Lupatoto (Vr), due prodotti nuovi. Ma così ha fatto Paolo Passerini di Brentonico (Tn) mentre la prima birra alle Corniole realizzata dal birrificio Ofelia sarà in degustazione. Ma con Paolo Massobrio interverranno anche il sindaco di Cornedo, Martino Montagna, l’ assessore alle attività produttive di Cornedo Dino Grande, la professoressa Cristina Bignami, il delegato del Club di Papillon Gabriele Crescioli, la storica Gianna dalle Rive, il presidente del comitato Corniola Germano Fontebasso, Lisa Freschi del birrificio Ofelia, e la nutrizionista Silvia Santinato - nutrizionista. A seguire, l’inaugurazione e la cena di gala con un menu interamente a base di corniole. Ma di corniole e dell'importanza delle sagre nell'ambito della promozione dei territori Paolo Massobrio parla anche su Avvenire di oggi, dove scrive: "Si è dibattuto anche questa estate sul valore delle sagre (alcune finte e inopportune) ma quelle virtuose andrebbero premiate. Perché hanno in sé uno spiccato senso identitario e talvolta un valore sociale"

L'assaggio

E’ al ristorante Decanter di Rho (via Lainate, 173 - tel. 3271848206). Un locale dove campeggia la scritta “Langa Style” e che in stile langarolo lo è davvero. Al suo timone una giovane coppia che da Alba si è trasferita a Milano, e che in tavola ripropone i classici della cucina piemontese. Troverete carne cruda servita con peperoni, nocciola Tonda Gentile e germogli di barbabietola, ma anche tabarin al tartufo o il girello di vitello piemontese con salsa tonnata. Il dolce? Bunet, of course. Su ilGolosario.it  l’approfondimento di Marco Gatti. 

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Il vino è il Rosso "Vivian" di San Valentino (tel. 0541752231) di San Martino in Venti (Ri). Rosso rubino profondo al naso ha profumi di frutta rossa e in particolare di ciliegia, note di frutti di bosco, elegante speziatura. Caldo e morbido al palato è equilibrato e persistente. Si abbina a carni rosse.