La Notizia

Polpi vivi, pipistrelli e vino di topo. Non la ricetta di qualche stregone, ma alcune delle ricette “bestiali” che in tutto il mondo attirano folle sempre più nutrite di turisti in cerca di esperienze estreme. Dal Giappone, dove si servono vipere con cipolle e vespe selvatiche, alla Polonia, che in carta serve (anche) la zuppa di sangue di anatra. Dall’Islanda, dove va forte la carne di squalo putrefatta alla nostra Italia, dove in molti vanno pazzi per testicoli, budella e bargigli. Su La Verità l’affondo di Jessica D’Ercole. @ Da Vercelli arriva il riso 6+. Nato dalla sinergia tra imprenditori agricoli e medici, si tratta di un riso arricchito di selenio e iodio, elementi di cui i terreni europei sono poveri, ma ritenuti fondamentali per prevenire patologie croniche legate all’invecchiamento. Nelle risaie del vercellese al momento sono 12 gli ettari coltivati a 6+ nella varietà “Volano”, nella zona di produzione compresa tra la tenuta Commenda e Villarboit. (Italia Oggi). @ Novità in casa Autogrill. Si chiama Autogrill Più ed è un nuovo concept ispirato alle food court cittadine, le corti dedicate al cibo, che riserva particolare attenzione al cibo salutare e allo street food. Originale anche il nuovo modello di servizio, che prevede una differenziazione degli spazi interni per andare incontro alle diverse tempistiche di consumo. I primi Autogrill Più si trovano nelle aree di servizio di Crocetta Sud (Alessandria) e Somaglia Est (Lodi), ma in previsione c’è l’esportazione in altri punti vendita del canale autostradale. (Italia Oggi) @ “Re Giorgio” stella della moda, ma anche della ristorazione. E’ questa l’altra faccia di Giorgio Armani, che 20 anni fa aprì a Parigi il primo concept store che mescolava la moda con l’enogastronomia. Oggi sono in tutto 24 i suoi locali fra ristoranti, caffè e club in giro per il mondo, e in tutti è ben rappresentata la sua linea estetica, ma il ristorante parigino - l’Armani Caffè - resta una punta di diamante grazie all’apporto dello chef Massimo Tringali e dei suoi piatti, che Le Figarò ha definito: “Squisiti fuochi d’artificio che magnificano i piaceri dello Stivali, compresi quelli più semplici”, come ad esempio gli spaghetti con pomodoro fresco e basilico. (Italia Oggi)

Identità culinaria come volano per i Comuni, matrimonio tra vino e gelato e la gioielleria del gusto

Identità culinaria e relazioni. Così i Comuni possono rinascere. Parola di Paolo Massobrio, che su Avvenire di oggi lancia un nuovo appello di gusto e prende spunto delle De.Co istituite a Longobardi, in Calabria, per spiegare come il potenziale dei Comuni possa trovare nuova linfa anche in questo. “Se ogni Comune italiano si domandasse di quale storia è portatore - scrive - se anziché pensare di offrire spazi dismessi per un improbabile ristorante, provasse a lavorare sulla regia, non sull’imprenditoria, forse riuscirebbe a far esprimere risorse che altrimenti rimarrebbero silenti”. @ Nozze d’oro tra vino e gelato. Il loro abbinamento stimola la creatività di sommelier e bartender, che si lanciano in proposte curiose e originali. Su QN il sommelier Luca Martini propone alcuni abbinamenti curiosi: il cioccolato fondente si sposa bene con l’ Anghelu Ruju sardo; lo zabaione con il Moscato d’Asti tappo raso; la fragola con il Lacrima di Morro passito o il Ruché passito del Monferrato. Ma per i gusti di frutta si può scegliere anche il Prosecco extra dry, “che ha un grado in più di dolcezza e basso grado alcolico”. (QN) @ Da leggere è poi la storia di Grossi, la drogheria milanese di corso Magenta che soddisfa i palati esigenti. Inserita in uno dei palazzi simbolo dell’architettura Liberty del Novecento, è gestita da 40 anni dalla famiglia Grossi e vanta un reparto dedicato alla frutta glassata che è “una delizia da mangiare con gli occhi”. L’affondo di Alberto Alberto su Il Giorno.

L'assaggio

Alla Locanda di Orta (via Olina, 18 • tel. 0322 905188) di Orta San Giulio (NO). Il regno del giovane e talentuoso Andrea Monesi, che sorprende con una cucina innovativa, tecnicamente inappuntabile, appagante e sublime al palato, con piatti che vanno dalla carbonara di pesce alle lumache nel bosco con il loro caviale; dai bottoni con pane, burro e acciughe alla suprema di piccione arrostito. Su ilGolosario.it la sosta di Gianluca Valt.

Il Vino

Il Puglia Primitivo "Cantonovo" 2015 di Coppi (tel. 080 8915049) di Turri (Ba). Di colore rubino brillante. Al naso è vinoso e fruttato (carrube e polpa rossa). In bocca è particolarmente elegante giustamente tannico, caldo, setoso, allappante. Torna in bocca una nota di ciliegia molto matura e chiude con un finale sapido molto fine. Complimenti Antonio Michele!