La notizia

Scoppia la querelle dell’amatriciana, tra comune di Amatrice (Ri) e Carlo Cracco. A scatenare la polemica l’intervento dello chef al programma "C’è posta per te" dove ha svelato un suo piccolo segreto: l’aglio in camicia. “L’aglio però non c’è nella ricetta della vera amatriciana” ribattono dal comune che poche settimane fa sulla sua ricetta più celebre e sugli ingredienti basilari ha anche posto la denominazione comunale. “Ha piena libertà di inserire l’aglio in camicia nel sugo da lui preparato - concludono - ma non lo si può chiamare amatriciana”. “Non hanno niente da fare - ribatte Carlo Cracco intervistato da Angela Frenda sul Corriere della Sera - non hanno capito lo spirito giocoso”. Inoltre “non importa seguire fedelmente una ricetta - argomenta Cracco - devi farla vivere interpretandola come più ti piace”. A rendere ancor più complicata la querelle è l’interpretazione celebre che ne dà la cucina romana che agli spaghetti sostituisce i bucatini e prescrive l’uso della cipolla, come amava ricordare anche il celebre attore Aldo Fabrizi. Sul Golosario.it riportiamo la vicenda e soprattutto la ricetta dell’amatriciana De.Co. riportata sul sito del comune di Amatrice (da cui è tratta anche la foto).

Expo e sintesi, pregi e difetti dei germogli, obesità e rispetto delle stagioni

Expo e il bisogno di una sintesi, secondo Paolo Massobrio intervistato dalla rivista Extra Moenia: “”Cosa vuol dire l'Italia? Quale contaminazione con altre culture auspica? Quali modelli di sviluppo pensa di rappresentare? La sintesi significa rispondere a domande come queste, non a mettere la caciotta più grossa nel padiglione di una regione”. @ Nei germogli il segreto della salute. Su Repubblica di oggi un servizio di Elvira Naselli svela come broccoli, lenticchie, fagioli, soia, finocchio, rucola e ravanelli costituiscano ottimi integratori naturali, in grado di aumentare il sapore dei piatti diminuendo al contempo il sale aggiunto. Ma se qualcuno si dice già pronto a farli crescere in casa, gli esperti invitano a prestare la massima attenzione per via delle possibili contaminazioni batteriche. @ Poi Eugenio del Toma, che nella stessa pagina parla di obesità. Secondo il professore: “Tutti i cibi possono essere considerati salutari, quando vengono consumati come componenti di una dieta equilibrata, ma alla stessa maniera qualunque cibo può diventare “Junk” (Lett: spazzatura) quando se ne mangiano quantità talmente grandi da non lasciare più spazio per altri alimenti necessari”. (Repubblica)

La polemica sui piatti bio, dolci siciliani nel mondo e l'anno della capra

I nuovi piatti bio nelle mense milanesi si squaglierebbero a contatto delle alte temperature. La notizia ripresa in prima pagina su Libero che ironizza: buttati 2,7 milioni di euro per acquistarli. “Problemi solo in 5 casi” minimizza la società Milano Ristorazione. @ Da Bronte la pasticceria che porta la Sicilia nel mondo. Il suo nome è Pistì, dà lavoro a 130 persone ed esporta in 36 Paesi, dall’Asia all’America Latina, dolci che vanno dal panettone al pistacchio alle colombe con le fragoline di Maletto, con un fatturato di 15milioni. “Quando abbiamo iniziato non sapevamo neppure che numero di telefono inserire sulle confezioni” - ha confidato a La Stampa Nino Marino, uno dei due titolari. @ Dal 19 febbraio inizierà ufficialmente l’anno della capra. A stabilirlo il calendario cinese, che inserisce questo animale tra i componenti dello zodiaco insieme a Topo, Bufalo, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale. Elemento della capra è la terra, mentre il mese è quello di luglio. Snobbata in occidente per via della sua “umiltà”, in Cina è ritenuta di buon auspicio perché il modo in cui si scrive il suo nome è contenuto anche nella parola “fortuna”. @ Ma parlando di animali è anche tempo di migrazioni. In questo periodo infatti, miliardi di animali si mettono in viaggio per sopravvivere affrontando rischi e percorrendo migliaia di chilometri. Tra gli “irriducibili” non solo gli Gnu, ma anche cicogne, caribù, rondini, oche calve dell’India, tartarughe marine e balene grigie. (La Stampa)

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Le Camere di Commercio continueranno a esistere ma dovranno fare una cura dimagrante. Su Repubblica è il presidente di Unioncamere Dardanello a spiegare le correzioni alla riforma a partire dal taglio del diritto Camerale che non sarà più abolito ma ridotto del 50% entro il 2016. Perciò sarà necessaria una riorganizzazione degli enti (a cui comunque resterà affidato il Registro delle imprese, diversamente da quanto previsto inizialmente) con degli accorpamenti, ma senza rinunciare alla valorizzazione dei territori e delle comunità locali. @ Anche gli autogrill potranno subire degli accorpamenti. A seguito del calo del fatturato, il Governo si appresta a dare il via libera a una ristrutturazione della rete che permette di chiudere le aree con un fatturato al di sotto dei 2 milioni di euro a patto che non distino più di 50 km dall’area di servizio successiva. Ma potrà anche cambiare il servizio prestato, con maggiore automazione sia nel carburante che nella somministrazione di cibi e bevande.

Il gala delle Soste e il premio a un artigiano speciale

Presentata ieri alla Triennale di Milano la guida dei ristoranti delle Soste, l'associazione oggi presieduta dal cuoco Claudio Sadler che raccoglie il meglio della classica ristorazione italiana. Presenti 200 ospiti, fra giornalisti e associati, l'Associazione ha voluto attribuire anche un premio all'Artigiano dell'anno, che è andato al prosciuttificio Marco D'Oggiono, storica presenza di Golosaria e del Golosario. Nella foto, scattata da Paolo Massobrio che ieri sera ha festeggiato con la famiglia Spreafico, il momento di consegna del premio sponsorizzato nientemeno che dalle cantine Ferrrari di Trento.

L'assaggio

E’ a Roma al Marzapane (via Velletri, 39 – tel. 0664781692) dove la brava cuoca spagnola Alba Esteve Ruiz porta in tavola battuta di gambero rosso burrata crema di melanzane affumicate confettura di pomodoro con senape e brut ma bon al pistacchio, la sua intepretazione della carbonara e la scaloppa di foie gras servita con topinambur, scalogno e cacao. Lo racconta Paolo Massobrio sul Golosario.it

Il Vino

E’ il Moscato d’Asti “Belb” 2012 di Bianco (tel. 0141 847301) di Santo Stefano Belbo (Cn). Giallo paglierino, ha perlage molto fine, naso elegante con note di pan brioche e sentori di frutta con profumi di pesca e frutta tropicale. Fresco e dolce, al palato è comunque non stucchevole e di buona persistenza. Si abbina a crostate e pasticceria secca.