La Notizia

Secondo giorno di Vinitaly, oggi e ultimo giorno di Vinitaly and the city, che è stato inaugurato venerdì (nella foto Katia Ricciarelli con Paolo Massobrio e il presidente di Veronafiere Maurizio Danese) con la chicca del Palazzo del Vino Sostenibile e dintorni a Palazzo Carli. Ottimo il successo dell’iniziativa in città, con le piazze piene e l’apprezzamento delle enoteche tematiche. Ieri sera la Regione Valle D’Aosta è stata protagonista della serata in piazza san Zeno con il gruppo Orage ed ha presentato, con l’Assessore Laurent Vierin il fitto programma di iniziative (circa 30 incontri), da qui fino alla fine dell’anno. Oggi a Vinitaly il programma di Fontina e Tartufo, che verrà lanciato alle 14,30 dal nostro Paolo Massobrio nello stand della Regione Valle d'Aosta. Ha preso il via anche il ristorante d’autore (ieri un magnifico Daniel Canzian, oggi Viviana Varese) e l’incontro di Young to Young dove giovani produttori si raccontano a giovani comunicatori con la moderazione di Marco Gatti. E sempre ieri Paolo Massobrio e Marco Gatti hanno condotto la cerimonia del premio Angelo Betti (ex Cangrande) con tutti gli assessori all’agricoltura delle regioni d’Italia. Nel frattempo a Vinitaly sono arrivati i politici attesi: dal ministro Centinaio a Matteo Salvini, dalla Casellati al premier Conte. La notizia che circola è di un settore in buona salute (4600 gli espositori di questa edizione da record), dove tengono le esportazioni verso i mercati esteri (con gli Stati Uniti in testa) e che ora guarda con interesse alla Cina. Cresce anche il valore dei terreni. Fra le curiosità da bar, l’appellativo dei vini “sovranisti”. Sarebbero quelli da vitigni autoctoni (E se ci fosse Gaber si chiederebbe: la Passerina è di destra o di sinistra?)

Nuova legge sull’enoturismo, il Piemonte alla riscossa dell’export con vino e… aceto Ponti e altre scommesse degli imprenditori del gusto italiani

Altre ricaduta economica interessanti da Vinitaly è la firma del Ministro Centinaio sul decreto che definisce l’Enoturismo, l’attività formativa e informativa delle aziende che accolgono i visitatori nelle proprie cantine e  vigneti per far conoscere e degustare i propri vini direttamente in loco (La Stampa) @ Interessante anche la presenza dei vini alessandrini a Vinitaly con 78 aziende presenti alla kermesse per promuovere Dolcetto, Timorasso e vini dei Colli Tortonesi, Brachetto e Grignolino... Allo stand del Gavi docg è proposto un divertente quiz che racconterà come “tutte le passioni portano a Gavi”. Ma non solo il vino piemontese guarda all’estero bensì anche l’aceto. Come apprendiamo dal Corriere, Giacomo Ponti Ad dell’azienda omonima novarese, sta lavorando all’innovazione per incrementare l’esportazione dei suoi prodotti fino al 50% delle vendite totali. @ Sul Corriere della sera Gabriele Ferrari analizza l’incremento del turismo in Piemonte e a Torino nel 2018: sarebbe dovuto in buona parte alle attrattive eno-gastronomiche del territorio, come il tartufo dell’albese, e alla notorietà di Cristiano Ronaldo. @ Dal Piemonte alla Toscana, apprendiamo su il Giorno i progetti di Pasquale Forte, il grande imprenditore nei settori del vino bidinamico e dell’automotive, che ha acquistato in Val d’Orcia Rocca di Tentennano facendone il cuore della sua produzione vitivinicola e po quelli della chef Viviana Varese, che annuncia a settembre l’apertura del suo innovativo locale ViVa al secondo piano di Eataly Milano, dove si proporrà anche cucina cosmopolita, un angolo dedicato alla mixology e un orto delle erbe. Ancora da il Giorno la case history dell’imprenditore Umberto Montano che, dopo il successo del Mercato Centrale di Firenze e a Roma, luoghi dove fare la spesa, ma anche assaggiare piatti preparati da mani sapienti, ha riproposto questa formula anche a Torino e sta già pensando a Milano.

La rivolta degli agrumicoltori pugliesi e i pericoli d’importazione per le nostre campagne

Dalla città alla campagna, la situazione appare purtroppo meno rosea per il calo dei prezzi degli agrumi dovuto alle importazioni selvagge di prodotti di bassa qualità che costringe gli agricoltori pugliesi alla rivolta e i preziosi frutti sono lasciati a marcire sugli alberi. (La Stampa) @ Sempre in tema frutta d’importazione, Libero segnala l’invasione sui nostri mercati delle fragole spagnole, frutti precoci e a prezzo molto ridotto, che mettono in difficoltà la filiera italiana. @ Infine giunge purtroppo dall’Asia il pericolo di una cimice infestante per i noccioleti piemontesi, che al momento non ha predatori naturali nel nostro ecosistema.(La Stampa)

La ricetta di lunga vita dei Monaci, la salute inizia dalla colazione, la maledizione della forchetta e altre curiosità

Dalle pagine di La Verità un servizio interessante sul fronte salute ci suggerisce come recuperare uno stato di benessere curando lo stress metropolitano con uno stile di vita più sobrio, naturale e ascetico simile alle regole di vita praticate nei monasteri, dallo sporcarsi le mani di terra alla meditazione e al digiuno. @ Mentre sul Corriere un servizio dedicato alla prima colazione (da farsi con calma) ci ricorda che è un pasto fondamentale per l’equilibrio della nostra giornata e del metabolismo e da Libero apprendiamo che l’utilizzo di dolcificanti al posto degli zuccheri non è nocivo per la salute, ma nemmeno utile per perdere peso. @ Ancora dalle pagine de La Verità la curiosa storia della “forchetta” utensile fondamentale approdato sulle nostre tavole con un certo ritardo per la diffidenza suscitata dalla sua somiglianza con il forcone diabolico e un’intervista a Renato Pozzetto che ci racconta il sequel del film Ragazzo di Campagna in cui il contadino porterà la sua mucca a Milano. Su QN invece un’intervista a Carlo Verdone che, nel Carbonara day, ci racconta il suo rapporto e quello della “Sora Lella” con il piatto simbolo della cucina romana. @ Il Giornale ci segnala invece un saggio dedicato agli scrittori e al loro rapporto con la gastronomia scritto da Costantino Massaro, professore di liceo classico e gourmet “La poetica della pancia. Viaggio gastronomico nell’anatomia letteraria degli scrittori italiani dell’Otto-Novecento” (Edizioni ETS). Infine l’increbidibile e provocatoria storia di Pigcasso, la maialina sudafricana salvata al macello per iniziativa degli animalisti e che ora dipinge quadri con la bocca venduti in giro per il mondo.

L'assaggio

E' alla Trattoria Guallina (fraz. Guallina - via Molino di Faenza 19 - Mortara - tel. 03849196) dove l’oca al forno è il piatto forte e il menù si modula sulla stagionalità delle materie prime. Tra i piatti che fanno gola anche il misto di salumi d'oca (salame d'oca di Mortara, galantina, mortadellina e petto d'oca stagionato) o il patè di fegatini d’oca e crostini, con il risotto con pasta di salame d’oca fagiolini dall'occhio e Bonarda o i ravioli d’oca, con la formidabile scaloppa di fegato grasso o con il mitico "ragò" bottaggio d’oca con polenta Ottofile e Marano. Crema di latte con macedonia di frutta fresca o strudel di mele con salsa alla vaniglia, i dessert che vi faranno uscire felici. 

Il Vino

IL Vino del giorno è il Lagrein Riserva Berger Gei di Ignaz Niedrist di Cornaiano d'Appiano (Bz) tel. 0471664494. Dal colore rubino fitto, ha profumi di piccoli frutti rossi, sentori balsamici e cenni speziati, mentre in bocca si rivela ricco e complesso, con nota fruttata, e finale persistente.