Vinitaly ai nastri di partenza

Si apre domenica a Verona il 50° Vinitaly che festeggerà insieme al presidente della Repubblica Mattarella, alle ore 11. Domani intanto la preview di Opera Wine prima della cena inaugurale all’Arena di Verona. Tanti gli appuntamenti con IlGolosario a partire dalla degustazione, condotta da Paolo Massobrio e Marco Gatti, domenica alle 15 con l’assaggio dell’annata 1967 di dieci storiche cantine. Poi l’appuntamento con i blogger di Young to Young (pad. 10 1° piano sala A • domenica alle 16,45, lunedi e martedi alle 11) il Ristorante d’Autore (1° piano Palaexpo) e il riconoscimento Golosario - Agrifood. @ E già domattina, Paolo Massobrio racconterà in diretta il suo Vinitaly su IlGolosario.it, mentre domenica interverrà con due articoli nello speciale de La Stampa dedicato ai 50 anni di Vinitaly. @ E il vino è protagonista già oggi sui giornali. Interessante l’analisi di Mediobanca che segnala come la crescita della Borsa mondiale del settore vitivinicolo sia stata del 450% dal 2001 a oggi (contro l’86% delle Borse mondiali). Il rapporto elaborato su 136 società produttrici con fatturato superiore ai 25 milioni di euro segnala come i ricavi siano cresciuti nel 2015 del 4,8%. Un ottimo risultato spinto soprattutto dall’export e dalla vivacità del mercato domestico. (Corriere della Sera) @ A Vinitaly invece domenica andrà in scena la borsa delle bottiglie vintage: l’idea è del patròn della cantina Monte Rossa Emanuele Rabotti: chi porta una vecchia annata della sua etichette Caborchon ne riceve un certo numero di recenti in base al valore della bottiglia. Lo spiega Luciano Ferraro sul Corriere della Sera. @ Il Soave è un patrimonio storico rurale d’Italia e prima doc ad aver ottenuto questo riconoscimento. Un legame con il retroterra culturale contadino che è stato ribadito da una guida alle osterie, esempio unico nel suo genere. E’ stata infatti appena presentata Sharing Soave: the Osteria Experience in Verona la nuova guida, in italiano e inglese, edita dal Consorzio del Soave in collaborazione con l’azienda AGMS, dedicata al "fenomeno" delle osterie di Verona. @ Ma macina ottimi risultati anche la vendita en primeurs dei grandi francesi: il business per il Bordeaux nel 2015 è arrivato a 4 miliardi di euro. @ Da San Patrignano al Salone del Mobile per il recupero delle botti: l’idea dei laboratori della comunità è trasformare le botti arrivate a fine ciclo produttivo in sedie, lampade, tavoli e giocattoli. (Sette) @ I cambiamenti climatici aiutano il vino inglese e l’obiettivo fissato è una produzione dai 5 ai 10 milioni di bottiglie entro il 2020. A patto di utilizzare varietà più resistenti alle piogge. (L’Espresso)

La notizia

Italia più vecchia e meno prolifica. E’ la fotografia del Bel Paese scattata dall’Istat, che nel rapporto annuale “Noi Italia” ha messo in evidenza alcuni trend non proprio positivi. L’immagine che ne esce è quella di un Paese invecchiato, frenato dall’assenza di lavoro e ancora poco connesso. E anche il divario tra Nord e Sud non accenna a fermarsi; il Pil pro capite del Mezzogiorno è quasi la metà di quello registrato nelle regioni del Nord-Ovest. Ma tra tanti nei spunta anche qualche sorpresa: la spesa sanitaria è più bassa che in Francia e Germania e la spesa per la pubblica amministrazione è inferiore alla media europea. Inoltre, siamo più sani, più acculturati e migliora anche il nostro stile di vita, specialmente nei confronti di sport, alcol e alimentazione. (La Stampa) @ Tempi bui per Carapelli. L’azienda produttrice di olio conosciuta a livello internazionale è finita nel mirino della Procura di Milano che le ha contestato due ipotesi di reato: frode in commercio e truffa. Secondo il pm Nicola Balice, l’azienda in alcune occasioni avrebbe acquistato olio da Spagna, Tunisia e Grecia e poi lo avrebbe imbottigliato in Italia per rivenderlo all’estero come olio extravergine italiano. E mentre si attendono sviluppi, la difesa assicura: “E’ già tutto chiarito” (Corriere della Sera) @ Proseguono i furti di api in tutta Italia. Ultimo in ordine temporale quello che ha coinvolto Mario Berti, l’apicoltore di Ivrea cui sono state sottratte 17 arnie contenenti circa 1milione di insetti. Una situazione critica confermata anche da Raffaele Cirone, presidente degli Apicoltori: “Chi decide di commettere questi crimini sa come avvicinarsi alle api, come trattarle e dove piazzarle. E’ uno del settore”. Ma come intervenire per arginare il problema? La soluzione nell’anagrafe apistica nazionale, nata poco più di un anno fa con l’obiettivo di ottenere il controllo di tutti  gli alveari attraverso coordinate satellitari. Ma per Cirone: “Dall’entrata in vigore del regolamento, mancano ancora la metà degli apicoltori italiani e la metà degli alveari”. (La Stampa) @ Intanto, dalla scienza arrivano rassicurazioni per gli amanti del miele. Secondo uno studio della biochimica Renata Alleva, i polifenoli contenuti in questo alimento sono in grado di ridurre l’azione ossidante dei pesticidi sulle cellule umane, riparando i danni al DNA. @ Cosa mangiano i capi di stato? L’argomento è piuttosto Top Secret, ma qualche indiscrezione trapela dagli addetti ai lavori, ovvero il Club des Chefs che riunisce i cuochi dei potenti del Pianeta. E se è vero che il principe Alberto di Monaco ama cucinare soufflé di branzino su mousse di lattuga, i Reali inglesi amano la tradizione con zuppe e selvaggina in inverno, sogliole di Dover e agnello per l’estate. Putin non può fare a meno della carne al tartufo, mentre la Merkel predilige la Saverbraten, una zuppa di manzo a lunga cottura e in salsa agrodolce. Al Quirinale? Tutti richiedono gli spaghetti. (Sette) 

Golosaria sui giornali

Mancano 8 giorni a Golosaria tra i castelli del Monferrato e tanti giornali anticipano la decima edizione di questa grande rassegna itinerante che si prepara ad essere una delle più ricche di sempre; dal Piccolo di Alessandria, con l’intervista di Massimo Brusasco in cui Paolo Massobrio presenta la kermesse a Il Monferrato, che ne riporta i numeri e tutte le curiosità, ma soprattutto annuncia il restauro del castello di Casale che viene inaugurato anche questa volta con la manifestazione dell'anno. Ma di Golosaria si parla anche sulla Gazzetta di Asti, che presenta il palinsesto “da Unesco” delle location astigiane e, a sorpresa anche, sul mensile La Cucina Italiana, che inserisce Golosaria tra gli appuntamenti imperdibili dei prossimi giorni. Da leggere su ilsussidiario.net i consigli golosi di Massobrio. Tutte le info sul programma su www.golosaria.it

Rubriche

“Il Veneto è la regione più innovativa d’Italia”. Lo scrive Paolo Massobrio, che su Italia Oggi annuncia la prossima edizione di Golosaria Pedemontana (4-5 giugno a Villa Giusti di Bassano del Grappa) citando alcune realtà “made in Veneto” del Golosario: dalle tecniche di vasocottura di Alessio Bottin, ai dolci della Pasticceria Veneto, dai liquori di Capovilla al Vinappeso di Vigneto dei Salumi passando per i prodotti di Littamè, il pesce di Fiorital, Rigoni di Asiago con la confettura di rosa canina. Quindi la Pasta Zara di Furio Bragagnolo. E poi i legumi di Pedon, il radicchio di Giancarlo Boscolo Sesillo e Simone Padoan, che a San Bonifacio è stato precursore della pizza gourmet che sta conquistando proprio tutti. @ Su La Stampa Paolo Pejrone scrive della mostra di piante che si è tenuta lo scorso weekend al castello di Saint Priest, vicino a Lione: “Piccola, poco proclamata, poco ostentata eppure ricchissima e di incredibile valore botanico”. @ Sul Venerdì di Repubblica Gianni e Paola Mura recensiscono i piatti del ristorante (radioso per il GattiMassobrio) Berbel di Torino e da bere consigliano il Collepazzo 2013 prodotto dalle Cantine Riccardi Reale di Bellegra (Roma), mentre su Espresso Enzo e Paolo Vizzari raccontano la cucina del Gurdulù di Firenze e per Altre Tavole segnalano l’Esco di Milano e Il Vecchio Mulino 1834 di Castelfranci (AV). @ Infine Caterina e Giorgio Calabrese  su Sette consigliano lo zinco per la memoria. E scrivono:” Per ricordare al meglio mettiamo in tavola pesce, semi di zucca, carne rossa e vitamina D. E il cervello non invecchia”. APPUNTAMENTI: è in programma questa sera al salone del Vecchio Cinema di Lu Monferrato, una serata benefica organizzata dalla Clf Cuccarese. Per l'occasione, alle 21.15 la Compagnia Teatrale Fubinese metterà in scena la commedia dal titolo "Il Paradiso del Procione". Ma Lu Monferrato tornerà protagonista anche il prossimo fine settimana (domenica), quando per Golosaria proporrà degustazioni di piatti realizzati con prodotti del territorio cucinati sulle stufe a legna.

L'assaggio

Al ristorante 21.9 (loc. Carretta, 2 - tel. 0173619261) di Piobesi d’Alba (CN). In una sala accogliente ed elegante, lo chef Flavio Costa - che ha dedicato il suo locale alla nascita dei figli - propone piatti tra cui la pancetta di maiale brasata alla Barbera con mela cotogna e sedano rapa, ma anche il coniglio di Carmagnola farcito con frutta secca e salsa al Perigord (degustazione della Tradizione). Alla carta c’è l’imbarazzo della scelta, con la crema di zucchette trombette, la frittata di erbe, fiori di campo e baccalà o i tabarin con burro e caviale. La sosta (radiosa) di Paolo Massobrio su ilgolosario.it

Il Vino

E' la Bonarda "La Peccatrice" di Bisi (tel. 038575037) di San Damiano al Colle (Pv). Certe tavolate in compagnia richiedono vini della gioia, allegri e gustosi, ad accompagnare piatti semplici e di soddisfazione. È il caso di questo vino, già nostro Top Hundred. Da uve Croatina, ha colore purpureo con riflessi viola, naso invitante con note di frutta rossa, e in particolare di ciliegia e more, sorso di buona struttura e giusta freschezza, con finale persistente. Con salumi o primi piatti di pasta ripiena come agnolotti, ravioli o tortellini è un bere radioso.