Tutti pazzi per la pizza!

Turkey Red, Appalachian White Wheats e Red Fife. Non sono i nomi di nuove birre, ma quelli delle miscele di farine prodotte da piccole fattorie locali che sempre più spesso vengono utilizzate dai pizzaioli di tutto il mondo per ottenere pizze soffici, croccanti e digeribili. Dall’America all’Italia, la disfida per avere l’impasto migliore oggi si gioca sui grani macinati; a livello commerciale vengono prodotte farine specifiche per la pizza che mixano diverse varietà di farine, mentre molte pizzerie si autogestiscono e imparano a sperimentare. Ne parla Angela Frenda sul Corriere della Sera. @ Ma in tema di pizza interviene anche Fiammetta Fadda, che su Panorama spiega l’evoluzione di questo piatto simbolo nato come cibo modesto, ma che oggi ambisce al riconoscimento Unesco. “Ora la si trova guarnita con gamberi e tartufi - scrive - E se prima l’impasto si faceva a occhio, ormai si prepara seguendo formule specifiche”. E allora, come riconoscere una margherita eccellente? Prima di tutto bisogna guardarla, poi annusarla, tagliarla e assaggiarla. Dopodiché digerirla. (Panorama) @ Ma dell’importanza della farina parla anche Paolo Massobrio, che sul sito dedicato alla prossima edizione di Golosaria, la prima in Veneto, portando l’esempio del Molino Quaglia di Vighizzolo d’Este scrive: “Il genius loci può essere modificato anche dalla qualità. E proprio il valore di una farina sarà a raccontare l’ennesima storia dell’impegno dei veneti. La forza della qualità cambia anche i muri, gli angoli di un paese”. Ne sarà testimonianza la giornata di lunedì quando all’Università della Pizza di Vighizzolo d’Este (Pd) si farà il punto sull’evoluzione di una tradizione storica come quella della pizza di Tramonti. Lo scopo della giornata sarà definire con chiarezza caratteristiche e origini degli ingredienti fondamentali della pizza di Tramonti per comunicare i connotati di originalità e difendere il prodotto da imitazioni e contraffazioni. Nella giornata interverranno, insieme a Piero Gabrieli e Chiara Quaglia, anche il pizzaiolo Carmine Nasti, che parlerà del suo lavoro di riscoperta dell’impasto a partire da una farina con tutto il chicco di grano macinato a pietra, e Paolo Massobrio, che sei anni fa tenne a battesimo la De.Co. sulla pizza di Tramonti. @ La stessa tradizione di pizza di Tramonti domenica vivrà invece un appuntamento speciale nell’ambito della manifestazione Nizza è Barbera a Nizza Monferrato (At) quando, alle 18.30 sarà abbinata al celebre rosso piemontese seguendo i consigli del pizzaiolo scrittore Beppe Francese, in un incontro dedicato a un protagonista dell’industria agroalimentare italiana dell’Ottocento, Francesco Cirio.

La notizia

"Finire il cibo è educato. Ma è anche sano?". Se lo chiede Luigi Ripamonti, che su Sette affronta il tema dello spreco alimentare e scrive: “Non lasciare avanzi si addice poco a chi vuole contrastare il sovrappeso (…) E’ ovvio che la regola di buona creanza e rispetto per il cibo rimane valida, ma forse potremmo cominciare ad essere più attenti alle porzioni, chiedendoci quanto appetito abbiamo realmente. O magari potremmo ingannarci da soli usando stoviglie piccole, o non riempiendole completamente”. @ “Sono luoghi in cui, se non ci capiti non ci vai”. Così, sul Corriere della Sera, Maurizio Donelli porta alla scoperta delle valli nascoste della Liguria; dalla Val Borbera (in Piemonte) alla Valbrevenna, alle altre valli intorno al parco dell’Antola o a ponente della Liguria. Boschi, palazzi e borghi quasi sconosciuti “In cui si nasconde la vera anima ligure”, raccolti anche nel libro di Lorenza Russo dal titolo “MilanoMare”. @ Nei mari liguri si disputa anche la guerra delle acciughe tra grossisti e pescatori; mentre i primi  accusano i secondi di prendere troppi pesci rovinando il mercato, i secondi rispondono accusando i grossisti di acquistare le acciughe in Spagna, determinando così un drastico calo dei prezzi sul mercato tricolore. “Siamo costretti a distruggere il pescato per colpa vostra - ha commentato il leader di Coldiretti Impresapesca Daniele Borriello - Importate dall’estero e trattate il prodotto per farlo durare”. E i grossisti? Rispondono sostenendo di non poter fare altrimenti, almeno per il 20% della merce. (Chi la spunterà?) (La Stampa) @ Italia che vai, start-up che trovi. Lo sanno bene i colossi americani della Silicon Valley, che negli ultimi mesi hanno fatto acquisti tra le start-up italiane. A dare inizio alla serie è stata Amazon, che a gennaio ha comprato la software house piemontese Nice, seguita da Intel che ha acquistato Yogitech, il gioiellino all’avanguardia nell’ Internet delle Cose; quindi Microsoft, che da pochi giorni è diventata proprietaria dell’azienda bolognese Solair, ma anche Zomato, che ha rilevato l’applicazione per cercare i ristoranti “Cibando”, e la statunitense Ambarella, che ha acquisito per 30milioni di dollari la parmigiana Vislab. (La Stampa) @ E a proposito di start-up di successo, indicativo è l’esempio di Svinando, il wineclub online creato da quattro giovani e dedicato all’e-commerce del vino, che in quattro anni ha aumentato il suo fatturato in modo esponenziale: 200mila euro il primo anno, 660mila nel 2014 e quasi un milione nel 2015. “Da noi - ha spiegato uno dei fondatori, Riccardo Triolo - pesa la bassa penetrazione di internet, la preferenza degli italiani per l’acquisto diretto di beni come il vino. Ma crediamo che il mercato possa crescere in modo significativo e arrivare a 200milioni di euro l’anno”. (La Repubblica) 

Rubriche & Appuntamenti

“Le piante devono essere libere di assecondare i propri ritmi”. Lo scrive Paolo Pejrone, che su La Stampa di oggi spiega come il giardino insegni il valore del tempo. E aggiunge: “L’improvvisazione e la fretta sono pericolose nemiche: almeno lì, i nostri affanni e le preoccupazioni non dovrebbero entrare, perché sono per lo più fonte di danni”. @ Tanti auguri a Da Vittorio, il ristorante “corona radiosa" del GattiMassobrio amato anche da Luigi Veronelli, che compie 50 anni. Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro racconta la storia dei fratelli Cerea, i titolari del locale, che a Cantalupa (Brusaporto) hanno anche un vigneto e si preparano a festeggiare con una cena di compleanno ufficiale curata da 21 chef e con il Seminario Veronelli “Degustazioni d’eccellenza”, per far scoprire i segreti nascosti del vino italiano. @ Sul Venerdi’ di Repubblica Gianni e Paola Mura recensiscono l’Osteria di Fornio di Fidenza (Parma) e da bere consigliano il Kikè 2015 firmato dalla cantina Fina di Marsala (Trapani), mentre su Espresso Enzo e Paolo Vizzari raccontano la cucina dell’Osteria Altran di Ruda (Udine) e per Altre Tavole segnalano l’Osteria Re Porco di Padova e il ristorante Delizie della Cascina di Catanzaro. @ Consigli Alimentari per Caterina e Giorgio Calabrese, che su Sette ripercorrono la storia del lupino e scrivono: “Ricco di alcaloidi e in passato origine di guai al sistema nervoso, oggi questo legume povero è tornato di moda”. @ Tutta da leggere sul Corriere della Sera la storia Daniele Righetti, il massimo collezionista di piante carnivore d’Italia che a Concorezzo, in Brianza, possiede un migliaio di linee clonali che vanno da pochi centimetri a un metro di altezza. @ APPUNTAMENTI: Giovedì 12 maggio, giornata di chiusura di Cibus, si ritrovano in fiera i Ristoranti del Buon Ricordo protagonisti del convegno “Ambasciatori di qualità dell’alimentare italiano” dedicato agli operatori della ristorazione qualificata. Al convegno prenderanno parte con il presidente dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo, Ovidio Mugnai, studiosi dell'agroalimentare, ristoratori e giornalisti, tra cui Paolo Massobrio. @ Venerdì 13 maggio alle ore 10 la storia del casoncello protagonista a Bergamo presso la Sala Mosaico della Borsa Merci - Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni. Il convegno De Casoncello vedrà la partecipazione di di Giulio Orazio Bravi, già direttore della Biblioteca Civica A. Mai, Massimo Montanari, docente ordinario di Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, Alessandro Parenti, docente e ricercatore universitario di Glottologia dell’Università di Trento, Umberto Bombana, chef del ristorante 8 ½ di Hong Kong. Quindi Roberta Garibaldi, ambasciatrice della World Food Travel Association e professore aggregato per gli insegnamenti di marketing ed economia dell’Università di Bergamo, Paolo Massobrio ed Enrico Cerea, chef del ristorante Da Vittorio di Brusaporto. La chiusura sui casoncelli e sulla loro storia è affidata a Silvia Tropea Montagnosi, giornalista enogastronomica, autrice e curatrice dell’”Enciclopedia della cucina bergamasca”, di “The Bergamo Cookbook”.

Ho capito bene?

Le vedove sono più in forma delle mogli. A confermarlo è uno studio dell’Università di Padova, che ha messo in evidenza come le donne, anche dopo la scomparsa del pur amato consorte, riescano a cavarsela meglio rispetto agli uomini. Secondo la ricerca, per gli uomini il matrimonio è un fattore protettivo, mentre per le donne sarebbe il contrario. E anche la psicologa Maria Rita Parsi conferma: “La donna si abitua meglio alla solitudine. L’uomo invece si appoggia a madri, sorelle, figlie. E cerca spesso un’altra che si prenda cura di lui”. (La Stampa)

L'assaggio

Sono i prodotti ortofrutticoli (in questa stagione in particolare le fragole) di StraBerry che opera nel Parco Agricolo sud di Milano. Oggi su IlGolosario.it  il racconto delle innovative modalità di distribuzione di quest’azienda: i loro prodotti si possono trovare (e raccogliere direttamente in azienda) oppure dalle Apecar che attraversano la città. 

Il Vino

E’ il Tai Rosso di Dal Maso (tel. 0444 649104) di Montebello Vicentino (Vi). Rubino brillante è vinoso al naso poi sa di ciliegia. In bocca ha una tannicità perfetta per il mio Baccalà alla vicentina di stasera. Un vino davvero interessante!

Lutto

E’ morto a 72 anni Simone Accardo, il barbiere di Robbio che nel suo locale aveva allestito una bottega di cose buone, che per primi avevamo segnalato sul Golosario. Tra le sue tante eclettiche trovate ricordiamo la linea di biscotti dedicati ai santi (ne aveva circa 200). I funerali verranno celebrati domani alle ore 16 nella parrocchiale di Robbio.