La notizia

Carlo Cracco lascia MasterChef, per dedicarsi a nuovi progetti, primo tra tutti il ristorante in Galleria a Milano e un nuovo spazio, Garage Italia, progettato insieme a Lapo e all’architetto De Lucchi. L’annuncio, ripreso su tutti i giornali e siti d’informazione del weekend, arriva alla vigilia della finale della sesta edizione del programma. Sky però starebbe ripensando la posizione anche degli altri giurati, scrive in proposito La Stampa. Intanto Cracco nel wekend ha visitato insieme al ministro Martina il carcere di Bollate dove dal 2015 è aperto il ristorante InGalera, un modello vincente che incuriosisce critici da tutto il mondo. @ “Se non ci fosse cioccolato scapperei anche dal Paradiso” Così titola la lunga intervista del Giornale di oggi a Ernst Knam che racconta: “Volevo fare l’ornitologo ma non ho studiato il latino”. E svela: “Il gesto più importante per un pasticcere è leccare” @ “A chi fotografa i piatti vorrei dire: mangia che diventa freddo” Così in un’intervista sulla Stampa di sabato lo chef Enrico Crippa che venerdì ha ricevuto il Grand Prix de l’Art de la Cuisine. 

Primavera in anticipo e nuovi modelli di locali

La primavera è arrivata con un mese di anticipo. Al Polo Nord la fioritura precoce, 26 giorni prima rispetto a dieci anni fa, mette in crisi gli animali che quando arrivano sui pascoli trovano l’erba già appassita. (Repubblica)@ Ad Asti la scuola primaria si fa antispreco. Nei piatti mezza porzione per volta così da non sprecare cibo e gli avanzi intatti possono essere donati ai poveri. “Così si insegna la vera educazione alimentare” spiegano le maestre della scuola primaria Crodo sul Corriere della Sera “e i bambini responsabilizzati così mangiano anche di più” . @ Nuovi modelli di locali. Su QN il caso del Coffice di Milano, il bar a tempo adatto per gli incontri di lavoro dove non si paga la consumazione ma il tempo di permanenza e non esiste un bancone per le ordinazioni ma ci si serve a buffet. Sul Corriere della Sera di sabato invece si parla delle librerie che cambiano pelle e diventano sempre più luoghi di ritrovo, proponendo anche birre artigianali e colazioni. @ Nel 2017 il Lugana festeggerà i 50 anni dalla Doc, con volumi in costante aumento e un export che ha raggiunto l’80%. Una case history consortile unica che si distingue anche per le iniziative sulla sostenibilità aziendale, scrive su QN Emanuele Bottiroli nella rubrica 45° parallelo. @ Da leggere su La Verità la rubrica la Storia in tavola di sabato, firmata da Morello Pecchioli, che racconta la storia del pomodoro e dell’invenzione dei pelati di Francesco Cirio.

Il marchio Made in Italy non decolla e Dall'Ava va in Francia

Il marchio Made in Italy non s’ha da fare. Il poligrafico ha completato la realizzazione tecnica del bollino di qualità che però trova le resistenze di molti operatori e consorzi. Il punto più spinoso riguarda i prodotti lavorati nel nostro Paese ma con materie prime estere. L’accordo a falde larghe non piace ad esempio ai produttori di vino che dicono: abbiamo già un sistema di qualità basato su Doc e Docg. Intanto il falso Made in Italy continua a macinare bilanci da record: secondo uno studio di Federalimentare e Confindustria il falso tricolore costa ogni anno cento miliardi di export e 300mila posti di lavoro. @ Un’altra eccellenza italiana vola Oltralpe: si tratta dell’azienda Dok Dall’Ava, leader nella produzione di San Daniele. Il gruppo francese Ca Animation ha annunciato ieri di aver acquisito la maggioranza del prosciuttificio italiano. Carlo Dall’Ava rimarrà però come azionista e come amministratore delegato. (QN) @Il 2016 è stata un’altra annata negativa per la produzione di olio d’oliva: il 58% in meno rispetto all’anno prima e, in termini di volumi, ancora peggio del terribile 2014. L’unica consolazione è per la qualità che si annuncia super. (La Stampa di domenica) @ L’olio italiano subisce anche la concorrenza dell’olio, pur dichiarato made in Italy, che è invece ottenuto da materie prime di mezzo mondo. Lo scrive Il Fatto Quotidiano che riprende un’indagine di Mi manda Rai Tre: su 10 bottiglie analizzate, solo in 6 le informazioni in etichetta corrispondevano al contenuto.

Gli eccessi della medicina e 10 regole per vivere 10 anni di più

Non sempre vegetariano è uguale a dimagrante. Il Corriere della Sera di domenica mette in guardia: chi cerca le proteine soprattutto nei formaggi ricordi il loro apporto calorico. @ Troppa medicina può far male alla salute. Su Il Fatto Quotidiano di oggi l’intervista allo specialista in cardiologia Marco Bobbio e autore del saggio Troppa medicina. Un uso eccessivo può nuocere alla salute, che spiega: “il mito del check up continuo ha fatto soprattutto danni e alimenta l’ansia”. @ Dalla Scandinavia arriva la guida che insegna a vivere dieci anni di più. Tra i consigli: fare 10/12mila passi al giorno; rilassarsi e perdonare; sette ore di sonno al giorno e un pisolino; prendere la giusta quantità di sole, senza esagerare; quattro caffè al giorno e un bicchiere di vino; la regola del due per i denti ovvero spazzolarli per almeno due minuti due volte al giorno con due centimetri di dentifricio al fluoro; puntare su ottimismo, amici e famiglia; mangiare a colori e mantenersi nel giusto peso, senza cedere al mito del dimagrimento eccessivo. (Corriere della Sera di oggi)

L'assaggio

E’ all’Osteria La Gallinaccia (via Bartolomeo Gianolio, 45 - tel. 328 6342562), di Bra (Cn), un locale sobrio e curato dove assaggiare carciofi al forno, tajarin al ragù di salsiccia di Bra e brasato di vitello al nebbiolo. Ne parla Piergiuseppe Bernardi su IlGolosario.

Il vino

Un rosso di grande classe,l'Aglianico del Vulture Giuv 2015, prodotto da Tommasi ( tel. 0457701266 ) nella Masseria Surani di Manduria (Ta), da uve aglianico in purezza. Rosso rubino luminoso, ha naso intenso e complesso, con note floreali di viola, sentori di ciliegia e frutti di bosco, profumo di prugna e cioccolato, tabacco e pepe, gusto caldo, ma con tannini non aggressivi, giusta freschezza e finale con elegante speziatura e lunga persistenza. Lo racconta Marco Gatti su IlGolosario.it