La notizia

Figli più poveri di padri e nonni e italiani che non investono più. E’ il dato principale emerso dall’ultimo rapporto Censis, che racconta di un Paese ancora affaticato da antichi problemi; dal 2007 ad oggi, gli italiani hanno messo da parte 114 miliardi di euro ma non investono più perché sfiduciati verso il futuro. In questo scenario, a rimetterci di più sono i millennials, che presentano un reddito del 15,1% più basso rispetto alla media dei cittadini. Ma non manca qualche buona notizia: l’economia, tutto sommato, continua a crescere. Specialmente nei settori del lusso, della gastronomia e del made in Italy. (La Stampa di sabato) @ La Cassazione mette il punto alla “disfida dei Cannubi”. Il nome del prezioso cru del Barolo, da anni al centro di polemiche tra i produttori su confini e nomi storici, potrà essere esteso anche ai vigneti vicini. Una sentenza della Cassazione ha infatti stabilito che i produttori possono utilizzare in etichetta la parola Cannubi, senza specificare se le uve provengono dal cuore del cru o dai vigneti vicini, divisi in Cannubi Boschis, Valletta, San Lorenzo e Muscatel. (La Stampa) @ 20 nuovi ingressi e qualche uscita clamorosa. E’ il “succo” della classifica delle 104 migliori cantine d’Italia presentata da Wine Spectator per OperaWine 2017, l’evento che aprirà per il sesto anno la prossima edizione di Vinitaly. Sul Corriere della Sera ne parla Luciano Ferraro, che tra le new entry annuncia due cooperative, Produttori del Barbaresco e Cantina di Santadi, e nella lista degli esclusi segnala la cantina della rockstar Sting e quella di Oscar Farinetti. Tra i produttori “d’oro”: Francesca Planeta dalla Sicilia, Giancarlo Moretti Polegato, Angelo Gaja, Vittorio Moretti e il marchese Piero Antinori. @ Ma in tema di vino fa discutere anche una “pubblicità” inattesa comparsa sul Corriere della Sera di sabato, ultimo giorno di campagna referendaria. Al centro dello spot due (anzi, uno) vini da regalare per Natale, ovvero l’Amarone di Allegrini e lo spumante rosé firmato da La Madeleine di Massimo D’Alema. Nulla di strano, non fosse che in una scheda a fianco - con l’artifizio della par condicio - veniva scritto come le bottiglie fossero buone anche per brindare al risultato referendario: da un lato l’Amarone della veronese Allegrini, che su Facebook si era espressa per il sì, dall’altro lo spumante di D’Alema - vino da brindisi per eccellenza - diventato tutt’un tratto un vi-NO. (agli e-lettori l’ardua sentenza…) @ Da leggere, su Libero di stamane, l’intervista a Luciano Cesarini della cantina Signae di Gualdo Cattaneo (PG), che spiega il suo impegno nella valorizzazione del Sagrantino: “Ha proprietà benefiche per la salute. Voglio continuare a fare ricerca per farne conoscere le eccezionali proprietà terapeutiche e limitare al mimim l’uso di sostanze chimiche”. @ Un progetto di fund raising per aiutare il Parco di Selinunte a tornare agli antichi fasti. E’ l’impegno preso dalla cantina Settesoli, che insieme alla Direzione del Parco e in collaborazione con l’Assessorato regionale ha lanciato “Settesoli sostiene Selinunte” il film che per due settimane, sulle reti generaliste, celebrerà la bellezza di un luogo splendido, sfruttato solo al 10%. (Corriere della Sera) 

Mistero del pane, aceto da cocktail e i migliori cuochi del mondo

Da 2 a 5 euro al chilogrammo. Le differenze tra Nord e Sud si acuiscono anche sul prezzo del pane, per cui le materie prime sono le stesse, ma i cartellini cambiano radicalmente. E nonostante il prezzo sia aumentato in tutta Italia del +1.400%, il meno costoso si trova a Napoli, dove prezzo medio si attesta su 1,91€ /Kg, mentre il più caro è a Venezia, che spodesta le altre città italiane con 4,86€/kg. Su Libero di ieri Tobia De Stefano guida alla scelta del pane e spiega come ad incidere sull’aumento del prezzo siano non tanto le materie prime, quanto i costi di produzione (al Nord maggiori rispetto al Sud) e l’inarrestabile tendenza degli italiani a consumarne sempre meno (nel 2015 si è toccato il minimo storico con 90 grammi pro capite). @ Dal pane all’aceto, con la storia di successo di Ponti, l’azienda novarese a conduzione famigliare, che con un fatturato di 110 milioni di euro e 4 poli italiani che producono 450mila bottiglie al giorno oggi è pronta a presentare l’ultimo nato di casa: l’Aceto Balsamico di Modena con cui si possono preparare anche i cocktail. (La Stampa) @ Giappone batte Francia nella classifica dei 1000 migliori chef del mondo stilata da “La Liste”, risposta francese ai “50 Best Restaurants”. Stando alle anticipazioni (la classifica sarà ufficiale soltanto domani n.d.r) ad aggiudicarsi la medaglia d’oro è il francese Guy Savoy, del ristorante dell’Hotel de Monnaie di Parigi (ma va? N.d.r) seguito sul podio dagli ex aequo Kenichiro Nishi del Kyo Aji di Tokyo e Eric Ripert e Maguy Le Coze de Le Bernardin di New York. Ottimi posizionanti anche per gli italiani, con un balzo al quarto posto per Massimo Bottura e con la straordinaria performance del ristorante Da Vittorio che passa dal 90° al 9 posto. Piazzamenti entro i primi 100 per Le Calandre degli Alajmo (26° posto), La Pergola di Heinz Beck (44° posto), Piazza Duomo di Enrico Crippa (78° posto) e Dal Pescatore dei Santini (61°). Escono dalla Top 100 Niko Romito, Pino Cuttaia, Mauro Uliassi e Gianfranco Vissani. Su Repubblica il resoconto di Enzo Vizzari. @ Paolo Massobrio torna alla Prova del Cuoco e presiede la giuria composta da Federico Quaranta e Andrea Mainardi. Ad aggiudicarsi la prova di oggi, con voto unanime dei tre giurati è stata la squadra del Peperone verde. Prossimo appuntamento domani, dalle 12.00, su Rai1. @ Niente lezioni per 15 giorni e lavori socialmente utili. E’ la pena inflitta al venditore di merendine dell’istituto Pininfarina di Moncalieri, il giovane finito al centro della cronaca per essere stato sorpreso a vendere snack ai compagni. “Mi sento trattato come Corona - ha commentato il ragazzo dopo aver appreso la notizia - ma io non ho fondi neri in Svizzera e non sono un criminale”. Intanto, il consiglio di classe ha confermato la volontà di proporre allo studente un progetto di educazione all’imprenditorialità nel 2017: “Il nostro non è un intento punitivo, ma occorre dare un indirizzo educativo a lui come a tutti gli altri ragazzi”. (La Repubblica) @ 54mila euro per 6 animali. E’ il bilancio record dell’Asta del Bue Grasso di Carrù, aperta lo scorso 22 novembre, che ha puntato i riflettori su “Amos” e “Tiranno”, due buoi venduti rispettivamente a 13.350 e 13.300 euro. Intanto, la tradizionale Fiera in programma a Carrù da questo giovedì ha già raggiunto un record per numero di capi iscritti alla Mostra Mercato: 175, di cui 48 buoi e 44 manzi. (La Stampa)

Crociata salva-Natale, pranzo della domenica e Accademia del Panino

E’ tempo di salvare il Natale dai natalini. Lo scrive il Corriere della Sera raccogliendo lo sfogo dello scrittore Giacomo Papi per recuperare il rito dell’attesa del Natale, liberandolo dai tanti party pre-natalizi che proliferano nelle grandi città. @ Ma intanto cambia anche la domenica degli italiani e anche il brunch sembra aver fatto il suo tempo. Lo scrive il Corriere della Sera di sabato: “Torna il piacere di condividere il giorno di festa a tavola con la famiglia e gli amici, purchè ci sia un vero menu”. @ Quella del panino è invece una moda che sembra non conoscere fine e oggi a Milano verrà presentata l’Accademia del panino, che non considera solo gli ingredienti ma i diversi stili di preparazione. (Repubblica di sabato) @ Per le strenne natalizie Franco Cardini su Avvenire consiglia "Il fiero pasto. Antropofagie medioevali" di Angelica Aurora Montanari che racconta una storia della fame. E titola: “Attorno al cibo, bene o male si gioca l’umanità”. @ Sempre in tema libri, su IlGiornale il libro "La Vegetariana" della coreana Han Kang, che mette in scena un processo autodistruttivo, dall’eliminazione della carne a quella del cibo tout court.

Peso e stile di vita, alternative (vegetali) del latte e dieta del PRAL

I chili di troppo non fanno poi così male. E’ il risultato a cui è giunta una recente ricerca italiana, secondo cui chi è magro ma fuma, beve alcol e non fa sport presenta rischi maggiori rispetto a chi è obeso. Ne parla Elena Dusi su Repubblica di sabato. @ Sul Corriere della Sera Carla Favaro parla invece delle alternative vegetali al latte e mette in guardia: “Le bevande di soia, riso, avena, cocco e mandorla hanno spesso troppi zuccheri e poche proteine di qualità”. @ Su QN di ieri anche l’intervista di Loredana Del Ninno al medico Emanuele De Nobili, che spiega i tratti salienti del PRAL, l’indice fondamentale per impostare una dieta sana. “Un regime alimentare che rispetta l’equilibrio fisiologico acido-basico - spiega - aiuta il dimagrimento e tiene lontane diverse patologie. Per mantenersi in salute è bene che il valore medio del PRAL sia neutro o tenga al negativo. (… Frutta e verdura sono alimenti in genere a Pral negativo, mentre carboidrati, proteine e grassi sono a Pral positivo”.

Il Pensiero

Quello di oggi è di Luciana Littizzetto, che ieri sera, durante la trasmissione “Che Tempo che Fa”, ha dedicato parte del suo intervento al caso della Tonda Gentile delle Langhe, la cui dicitura può essere utilizzata ovunque in Italia, tranne che nelle Langhe. “E’ una follia - ha detto la comica - Prima di fare le leggi questi si fanno delle flebo di grignolino? Io capisco che ai langaroli girino le nocciole. Le nocciole delle Langhe sono così buone perché c’è un terreno particolare, una luce particolare, un clima particolare”. E ha proseguito: “A ricevere i produttori è stato il ministro Olivero, che ha definito il problema una ‘polemica inutile’. (…) Come una polemica inutile Olli? Allora facciamo che l’aceto balsamico di Modena lo produciamo dappertutto tranne che a Modena, e così via. Caro viceministro, possiamo trovare una vicesoluzione? Perché se no la trilobata diventa incazzata. Oppure, amici delle Langhe, fate così: la prossima volta fate il vino e chiamatelo Brunello di Montalcino. E sui tomini stampate la dicitura pecorino sardo”.

L'assaggio

Al Garghet (via Selvanesco, 36 - tel. 02534698) di Milano. Un ristorante nella campagna meneghina il cui menu, scritto in milanese, è un buon compromesso per accontentare tutti e invogliarli a tornare. Si inizia con tartufo nero dell’Umbria servito su un uovo morbido, crumble di nocciole e spuma di Salva Cremasco. Quindi la zuppa di cipolle gratinata alla francese e il cappuccino di mais e finferli con pop corn di parmigiano, ma anche bollito misto, la cassoeula, i mondeghili, l’ossobuco in gramolata e, immancabile, la cotoletta alla milanese. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

E’ il Colli Trevigiani Incrocio Manzoni "Follia" 2015 prodotto da Ida Agnoletti (tel.333 7166494) a Selva di Volpago del Montello (TV). Di colore giallo oro brillante, questo Incrocio Manzoni ha l'eleganza propria del vitigno, ma anche una nuance aromatica accattivamente che poi si declina in un sorso filigranoso, di corpo, ma sempre mantenendo un'eleganza esemplare. Si fa ricordare per la freschezza, ma anche la pregnanza.