La Notizia

Natale senza stress? Una missione possibile. Parola di Anna Muzio, che sul Giornale riporta una serie di consigli utili per affrontare le feste mettendo l’ansia da parte. Dalla scelta dei regali alle decorazioni, passando per veglioni, cenoni e banchetti luculliani; quello che si dovrebbe vivere come il periodo più ‘festaiolo’ dell’anno può diventare una quotidiana fonte di stress, ma per sopravvivere esistono alcuni trucchi: preferire regali sostenibili e confezionati artigianalmente; acquistare meno, con l’idea che un solo dono fatto con il cuore sia più che sufficiente; addobbare la casa con decorazioni fatte a mano; evitare gli sprechi in cucina riducendo le quantità; selezionare prodotti del territorio e di stagione; scrivere a mano i biglietti d’auguri; guardare film natalizi sul divano, magari avvolti da una carda coperta e, ultimo ma non ultimo, passare più tempo con le persone care. @ Nel cibo “made in Italy” è nascosto un tesoro da 538 miliardi. Secondo le stime di Coldiretti il cibo è diventato la prima ricchezza del Paese occupando un peso percentuale del 25% sul Pil italiano. Nel settore agroalimentare sono occupate 3,8 milioni di persone e i nostri vini sono apprezzati in modo crescente anche oltreconfine. (Il Giornale) @ Turisti italiani sempre più interessati al mondo dell’extravergine. E’ quanto emerso nel rapporto La Valorizzazione Turistica dell’Olio realizzato in occasione del 25°anniversario dell’Associazione Città dell’Olio, secondo cui il 69% degli appassionati desidererebbe prendere parte a un’esperienza legata all’olio, ma solo il 35% lo ha realmente fatto. Un dato che evidenzia come “Le esperienze a tema olio stanno acquisendo rilevanza all’interno del contesto del turismo” e come “l’olio non è solo un elemento connotante un territorio, ma diviene una potenziale attrazione turistica” come già successo per il vino. Ma perché questo accada servono proposte ampie, segmentate e coinvolgenti. Andrea Settefonti su Italia Oggi. @ Intanto, proprio in occasione del’Assemblea delle Città dell’Olio è stata presentata una Carta dell’Accoglienza per le Città dell’Olio volta a determinare le potenzialità turistiche legate alle produzioni olivicole all’interno dei comuni associati e definire con un processo partecipato le azioni da condividere per facilitarne lo sviluppo. “In questi venticinque anni – ha spiegato il Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi - le Città dell’Olio si sono dedicate alla valorizzazione della cultura olivicola e dei territori di origine, in un’ottica di sviluppo sostenibile dove il paesaggio, l’ambiente, la biodiversità̀ e l’identità̀ culturale sono diventati elementi determinanti per riscoprire le proprie radici storiche. La cultura dell’olio e dell’olivo, può essere forza propulsiva per la riscoperta dei territori attraverso il turismo dell’olio e la proposta di una Carta dell’Accoglienza può essere un modo per incentivarlo”.

Artigiano in Fiera: un contenitore globale ma distintivo

Cosa lega idealmente iniziative come la Colletta Alimentare e l’Artigiano in Fiera? La convinzione che tutto può succedere. Lo scrive Paolo Massobrio, che su Avvenire di oggi prende spunto da questi due appuntamenti per spiegare come “Occuparsi del bisogno dell’altro che non riesce neppure a fare la spesa o dei piccoli artigiani della provincia italiana che rischiano di morire commercialmente, è qualcosa che va messo in grande evidenza”. Alla fiera di Rho – nota Massobrio – si possono acquistare prodotti unici, che sono speciali rispetto a quelli fatti in serie, che sono uguali ovunque; si possono incontrare tante persone con le loro storie, scoprire le culture di tutti i Paesi del mondo e conoscere un territorio attraverso un cibo, come accade per il Veneto grazie alle frittate da passeggio di Che Frittata! Artigiano in Fiera è anche questo: il confronto di idee, dentro a un contenitore che è globale, ma distintivo. Perché secondo Massobrio nel mondo che vorremmo c'è proprio questo: la distinzione che non ha bisogno di steccati e dazi ma che, se permette a tutto e a tutti di esistere, garantisce una pace duratura.

Vino divino e l'arte di riprodurre gli avanzi

Quando si dice "vino divino”. E’ il caso di quello prodotto dalle suore trappiste del monastero cistercense di Vitorchiano, che in 5 ettari di vignetodanno vita a 25 mila bottiglie di vino di tre varietà: il Benedic, il Coenobium e il Ruscum, che negli States raggiungono prezzi stellari (o meglio, celestiali) arrivando a costare fino a 50 euro a bottiglia. (Italia Oggi) @ I ristoranti dei grandi chef diventano locali notturni. La nuova tendenza natalizia a Milano è quella della cena seguita da canti, balli e djset. Il primo a lanciare il trend è stato il ritrovo “It” nel cuore di Brera, seguito a ruota da Carlo Cracco, che nel suo ristorante all’ombra della Madonnina ha lanciato l’evento settimanale denominato “Disco not Disco”, e dal Terrazza Gallia in zona Centrale. (Libero) @ Dai ristoranti che diventano discoteche agli chef amanti dell’orto. Su Italia Oggi parla Igor Macchia, cuoco “a chilometro zero” che asseconda l’interesse dei clienti per il mangiar sano mettendo nei piatti i suoi ortaggi appena colti. @ Resta alzato il sipario sulle guide enogastronomiche. Ultima in ordine di pubblicazione “Ristoranti che passione”, edita dal vicentino Riccardo Penzo, che ha messo su carta 160 ristoranti da Brescia a Trieste segnalati e recensiti direttamente dai clienti sul sito chepassione.eu. (Corriere di Verona) @ A New York una cena speciale realizzata partendo dagli scarti. A firmarla la chef siciliana Bonetta dell’Oglio, che in occasione della “Settimana della cucina italiana” svoltasi nella Grande Mela ha realizzato una cena d’eccezione con prodotti della tradizione mediterranea, ma interamente realizzata con le eccedenze. (QN) @ E di scarti sapevano sicuramente qualcosa anche gli antichi romani, che dopo i tradizionali banchetti erano soliti buttare a terra gli avanzi insieme all’altra spazzatura accumulata durante la cena. Un’usanza tanto sconsigliata quanto utilizzata, che viene celebrata anche in un mosaico policromo del maestro Eraclito, recuperato nel 1833 in occasione di scavi condotti nella Vigna Lupi, sull’Aventino.

L'assaggio

Le sfiziosità sottovetro prodotte da Agriverde - Val di Gresta (p.zza San Felice, 5 • tel. 0464 802022) a Mori (TN). Da trent’anni, Ivo Gelimini trasforma i prodotti ortofrutticoli di montagna da coltivazione biologica estesa su circa 8 ettari in sfiziosi che vanno dai crauti bianchi trentini ai veli di sedano rapa; dalle cicorie selvatiche al radicchio in olio extravergine, fino alla mostarda di pere. L’approfondimento su ilGolosario.it .

Il Vino

Il Roncat Ramandolo 2009 di Giovanni Dri (tel. 0432 790260) di Nimis (UD). Da uve Verduzzo friulano in purezza , il suo Ramandolo Il Roncat 2009 si presenta con una splendida veste oro - ambrata, con un bouquet che si articolo in note agrumate di cedro e bergamotto, profumi di pesca gialla, e splendide sensazioni floreali di lavanda, glicine e fiori freschi, mentre al palato è molto equilibrato, con dolcezza e sapidità che si bilanciano, rendendo il sorso agile, e che chiude con lunga persistenza e nota balsamica.