La Notizia

Prosegue il dibattito sui dazi imposti da Trump alla UE e l’Italia tira un lieve sospiro di sollievo. Dagli elenchi dei prodotti soggetti a tassazione emerge un quadro che salva alcune delle nostre eccellenze: l’olio italiano, ad esempio, sarà risparmiato, mentre quello spagnolo verrà tassato. Salvi anche la pasta, il prosciutto, il Prosecco e i vini italiani, mentre su quelli francesi sarà applicata un’imposta del 25%. Una soddisfazione che in realtà è solo apparente, poiché le nuove misure imposte dagli Usa incideranno comunque per 460 milioni di dollari sull’export agroalimentare italiano, rendendo auspicabile l’avvio di un negoziato se non - come già fatto da Trump con la Cina - la sospensione dell’attuazione delle sanzioni in vigore dal 18 ottobre. (Corriere della Sera e QN) @ E proprio sul tema, è da leggere anche il commento di Michele Serra, che su Repubblica individua gli effetti nefasti del nazionalismo del presidente USA: “Così come l’endogamia produce malattie e debolezza - scrive - la chiusura nazionalista è la via più diretta alla depressione. dazi contengono un veleno culturale e politico vasto e pervasivo, che è la condizione gretta che ‘in casa nostra’ ci sia il meglio e ‘da fuori’ arrivi qualcosa di cui non abbiamo bisogno. Si chiama provincialismo e, anche se capita nel Grande Paese, non è mai una buona notizia”. @ Il vero lusso? Tornare a sentire il gusto di frutta e verdura della casa. Nell’epoca della standardizzazione del cibo e della quantità che ha la meglio sulla qualità, esiste un esercito di “resistenti” che si ribellano alle leggi del mercato e decidono di salvare antiche varietà vegetali o capi perduti, investendo in filiere corte, biologiche e rispettose. Si tratta di produttori e consumatori sempre più attenti, ma anche di chef, che selezionano in modo maniacale i propri fornitori e in molti casi diventano essi stessi produttori di quanto cucinano: da Antonia Klugmann a Massimo Bottura; da Pietro Leemann al peruviano Virgilio Martinez. Le loro storie raccontate da Alessandra Dal Monte su Sette.

Rubriche e appuntamenti

Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro racconta la storia di Fausto Maculan e la rinascita del bianco di Breganze che aveva conquistato Gualtiero Marchesi. @ Gianni e Paola Mura sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante Terracotta di Agrigento, mentre da bere consigliano il Rolej 2015 prodotto da Rolej a Cavaglià (Biella) @ Sul Giornale Roberto Perrone è invece ad Alba, la capitale del tartufo che proprio questa sera vedrà l’inaugurazione dell’ 89^ Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, la manifestazione che per 8 weekend accenderà i riflettori sul “diamante bianco” tra cibi, vino e spettacolo (Repubblica e Corriere della Sera di Torino) @ Ultimi preparativi per la 24^ edizione di Franciacorta in Bianco, la rassegna nazionale dei formaggi che dal’11 al 13 ottobre torna a Castegnato (Brescia) con un parterre unico di produttori, percorsi dedicati ai prodotti lattiero caseari, vini e tipicità locali. Tutte le informazioni su www.franciacortainbianco.it. @ Intanto, è entrata nel vivo anche Sanremo con Gusto, il festival che fino a domenica porterà nella cittadina ligure produttori di cose buone, show-cooking e menu a tema. Momento clou dell’evento sarà questa sera, al Teatro dell’Opera, con il Festival degli Chef. Otto cuochi in rappresentanza di altrettante regioni italiane si sfideranno sul tema “Cibo e Territorio” e saranno valutati da una giuria composta da Carlo Cracco e Maurizio Santin, dalla neo Miss Italia Carolina Stramare e dal commissario dell’agenzia InLiguria Pietro Paolo Giampellegrini. La serata sarà condotta da Paolo Massobrio.

L'assaggio

Al ristorante Serica (viale Bligny, 19/A • tel. 0249782736) di Milano. In un ambiente elegante con un’atmosfera cordiale, si gusta una cucina fusion creativa e convincente, con proposte che vanno dalla cozza gratinata al pepe dello Yunnan alla zuppa allo zafferano con i vermicelli di soia cinesi; dal granchio alla cinese sugli spaghetti di grano duro al vero riso alla cantonese. Su ilGolosario.it la sosta di Claudio Gallina. 

Il Vino

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi superiore 2017 Santa Maria d'Arco di Enrico Ceci (tel. 0731 779033) di San Paolo di Jesi (AN). Ha colore paglierino intenso, al naso note di biancospino e frutta tropicale appena accennata, con un imprinting agrumato. Appena in bocca colpisce la spada di acidità possente ed elegante che accompagna un sorso persistente, lungo. Davvero piacevole.