Un'edizione speciale del Golosario da oggi in edicola con Bell'Italia

Annunciato con una campagna sui principali quotidiani, è in edicola da oggi con il numero di febbraio di Bell’Italia il primo dei tre volumi de ilGolosario che fino ad aprile accompagneranno i lettori in un itinerario lungo tutto lo Stivale alla scoperta delle botteghe che hanno esteso la loro offerta anche alla ristorazione. Protagoniste di questo numero le regioni del Nord-Ovest: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria. Ma non è tutto, perché da questo numero inizia anche la collaborazione di Paolo Massobrio col mensile dedicato alle bellezze d’Italia, dove ogni mese l’autore de ilGolosario recensirà un ristorante e una bottega imperdibili: questo mese due eccellenze del Padovano, il ristorante Moro di Montagnana e la salumeria Bertin di Montegrotto Terme.

La Notizia

Il rumore aumenta la percezione dell’amaro, mangiare a occhi bendati ci fa consumare il 25% in meno (ma per ridurre la fame si può anche annusare il gelsomino, che fa calare soprattutto la voglia di dolce o giocare a Tetris). Sono alcune delle curiosità sulla neurogastronomia raccolte nel libro Why you eat what you eat da Rachel Herz docente di neuroscienze alla Brown University di Providence. (Venerdì di Repubblica) @ I piatti senza confini hanno fatto grande l’America in cucina. Sul Corriere della Sera la recensione del libro The Immigrant Cookbook che raccoglie le ricette che rappresentano le tante anime dell’America, dai sapori creoli alle raffinate gastronomie ebraiche. @ “Andare in bici nelle Langhe unica distrazione dalla cucina”. Su Repubblica l’intervista di Marco Trabucco a Enrico Crippa che lamenta la pervasività del lavoro in cucina: “Questo mestiere ammazza la vita privata” e ricorda la sua passione per la bici. (Da Oldani ex calciatore - ma lo è anche Ramsey - a Crippa ciclista mancato. Nuotatori ne abbiamo?) @ Ridha da migrante a panettiere di fiducia del presidente: su Repubblica la storia dell’immigrato tunisino che Macron ha voluto al suo fianco in una delegazione ufficiale e che sta pensando a una scuola di panificatori nel suo paese. @ Il cioccolato va in cantina ad affinare. L’idea è della Sabadì di Modica: vi raccontiamo i particolari sul Golosario.it 

Contadini 4.0, viticoltura sostenibile e il vignaiolo rivelazione della Valpolicella

Le nuove frontiere dell’agricoltura passano anche dagli orti “adottati a distanza”. E’ il caso di Ortiamo, il progetto lanciato da due fratelli marchigiani che sta facendo proseliti in tutta Italia. L’idea di partenza è semplice: chi vuole essere sicuro di mangiare verdura genuina e coltivata con metodi naturali può creare il suo orto personale direttamente on-line, accedendo al portale Ortiamo.it e scegliendo il tipo di appezzamento e le verdure che, una volta mature, vengono consegnate direttamente a casa dal proprio fattore. Su QN di stamane l’affondo di Francesca Grillo, che cita l’esempio dell’azienda San Giuda di Rozzano. @ Novità in casa Spontini; dopo il Giappone, l’insegna della pizza al trancio sbarca anche in Medio Oriente, dove sono previste 34 nuove aperture nei prossimi 7 anni. Prima tra tutte a Kuwait City nel centro commerciale The Mall. (Il Giorno) @ La Valpolicella guida la rivoluzione del vino sostenibile. E’ in programma oggi a Verona il Sustainable winegrowing summit, l’incontro che riunisce i consorzi a livello mondiale che praticano viticoltura sostenibile. Un settore in ascesa, che nel 2016 è valso 282 milioni di euro e che in Italia è trainato  dal Consorzio della Valpolicella. “In due anni - spiega su La Verità la direttrice del consorzio Olga Bussinello - abbiamo certificato 114 aziende e 1.000 ettari di terra su quasi 8.000 totali”. @ E sempre a Verona, da domani a lunedì il mondo del vino si riunirà anche per l’Anteprima Amarone: una tre giorni per degustare l’annata 2014 e festeggiare i 50 della Doc Valpolicella. Tra i produttori presenti ci sarà anche Gabriele Righetti, il “ragazzo-rivelazione” che a soli 25 anni è alla guida de “I Vigneti di Ettore” (già Top Hundred di Papillon due anni fa ndr) celebrato da Luciano Ferraro sulle pagine del Corriere della Sera.

Rubriche

Giardini e cani; una storia d’amore e di anarchia. E’ da leggere sulle pagine de La Stampa, l’affondo di Paolo Pejrone sul rapporto (e la convivenza) tra gli spazi verdi e gli amici a quattro zampe. @ Sul Venerdì di Repubblica Gianni e Paola Mura recensiscono i piatti del ristorante Agostino Campari di Abbiategrasso (Milano) e da bere consigliano l’Arberesko 2014 prodotto a Forenza (Potenza) dalla cantina San Martino. @ Sulle pagine del Giornale, per la rubrica “Chi fa l’Italia”, la storia di Scuppoz, la fabbrica di liquori abruzzese che ha puntato sulla genziana d’alta quota lavorata secondo le antiche ricette di montagna. Un prodotto artigianale segnalato anche sulle pagine del portale Artimondo. @ Fari puntati sull’olio, protagonista della nuova edizione di “Olio Officina Festival”, in programma oggi e domani al Palazzo delle Stelline di Milano. Una vera e propria oleoteca che metterà in vetrina (e in degustazione) una sessantina di oli sullo sfondo del tema “Io sono un albero”, scelto per incentivare la coltivazione di olivi in Italia. Tutte le info su www.olioofficina.com

In edicola A Tavola di febbraio

E’ in edicola il numero di febbraio della rivista A Tavola con alcune proposte per Carnevale tra cui gli originali cronuts (metà croissant metà donuts) in arrivo dagli Usa. Su questo numero Fabio Molinari ripercorre l’avventurosa storia del topinambur (ripresa in due recenti pubblicazioni) e Alessandro Ricci annovera le tendenze 2018 in fatto di cocktail: ritorno del whisky, gin protagonista, cocktail invecchiati, il cocktail green e glocal, il food pairing ma anche il less is more.

L'assaggio

Al Cascinalenuovo (S.S 231 Asti-Alba, 15 - tel. 0141958166) di Isola d’Asti (AT). E’ una delle 5 soste in Piemonte che consigliamo stamane su ilGolosario.it. Un locale che si appresta a festeggiare i 50 anni di attività, sempre con una cucina superba e moderna, ben rappresentata dalla pasta e fagioli e mare ma anche dal rombo con radicchio marinato e capperi, dal calamaro con scarola, olive e scamorza marinata. 

Il Vino

Vino Bianco "Mosca Bianca" di Vada (tel. 0141 870142) di Coazzolo (AT). Conoscevamo una buona Barbera di questa azienda del nostro privilegio condotta da Guido Vada e da una brava ballerina di tango. Ma l'assaggio di due bianchi secchi da uve moscato ci ha spiazzati. In particolare questa Mosca bianca, che ha colore oro molto consistente; al naso senti il glicine e i fiori d'arancio, mentre in bocca scende secco, vellutato, di ottimo equilibrio e di buon corpo. Perfetto sul pesce: una bella interpretazione, forse la più riuscita, dei nostri assaggi del Moscato secco. Bravi!