La notizia

Il lavoro non c’è e molti giovani sono tentati dall’avventura di un bar o di un ristorante. Ma i risultati non sempre sono all’altezza: uno su due 4 chiude in 24 mesi. Sul Corriere della Sera Dario Di Vico analizza la situazione e gli errori che sovente si fanno: incapacità di trovare il format giusto e sottovalutazione dei costi fissi per l’affitto, le spese e il personale (un bravo cuoco o pizzaiolo può arrivare a costare 4mila euro al mese). Il budget per cominciare è in media 125mila euro per il ristorante (da 150mq) e 56mila per il bar (da 80mq).Tra i modelli che hanno dimostrato di funzionare meglio ci sono i bar pasticceria, quelli legati all’aperitivo (attenzione però alle mode) e i punti di ristorazione a forte identità concentrati su un unico prodotto. @ E il ristorante che diventa negozio potrebbe essere una buona idea oltreche un modo per incrementare il business del food all’estero. A dirlo Giorgio Santambrogio, ad del gruppo di distribuzione Vegè, che ha organizzato per il 5 e 6 febbraio prossimi l’Italy Food World Summit di Salerno. “Se nei ristoranti esteri - spiega Santambrogio - si vendono i cibi che i clienti mangiano al tavolo , gli stessi clienti possono comprare quei prodotti al tavolo e magari ordinarne altre scorte on line”. @ Il miglior tortellino divide Modena e Bologna. Una tradizione plurisecolare di rivalità si concentra sul modo di servire la pasta fresca ispirata all’ombelico di Venere, se alla panna o in brodo ma molte sono anche le modalità di preparare il ripieno. Oggi a Palazzo di Re Enzo a Bologna va in scena La sfoglia tira! che vedrà sfidarsi due squadre di cuoche selezionate. E sulla Stampa Massimo Bottura spiega il suo compromesso storico: sostituire la panna con una crema di Parmigiano Reggiano.

App anti spreco e l'User della spesa

Contro lo spreco di cibo vengono in aiuto le nuove tecnologie. Nova de Il Sole 24 Ore passa in rassegna le idee più innovative come le piattaforme di foodsharing (per scambiarsi il cibo) come scambiacibo.it e ifoodshare.org entrambe italiane, ma anche nextdoor.it che permette di regalare i cibi in scadenza. Ma ci sono tecnologie applicate anche alla grande distribuzione così come al frigorifero di casa che avvertono quando i prodotti sono in scadenza e tante iniziative di food saving per la gestione delle eccedenze e il recupero degli avanzi che vedono in prima linea il Banco Alimentare. @ Dalla spesa on line al network di fattorini. Su Repubblica di domenica il caso di Supermercato24, una startup veronese che tramite un’app ha creato una rete di 300 persone, spesso studenti e disoccupati, che possono offrire un sistema di consegna a domicilio sul modello Uber. @ L’azienda marchigiana specializzata in arredi per bar che piace alla Casa Bianca. Su Affari&Finanza il caso di Clabo, che è uscita dalla crisi puntando sull’export, con clienti del calibro di Casa Bianca e sede Apple di Cupertino. @ Le catene italiane nate spesso da piccole esperienze imprenditoriali varcano i confini e aprono all’estero. Su Affari & Finanza di Repubblica alcuni casi eclatanti come quello di Yogorino che è la seconda realtà del settore in Giappone con 50 punti vendita.

Allarme pinoli e l'Amarone a cinque stelle

Sempre meno pinoli in circolazione. Nel 2014 sono state prodotte 18mila tonnellate di semi in tutto il mondo, contro le 34mila prodotte nel 2011. Una diminuzione che ha fatto lievitare i prezzi per questi semi, che oggi si aggirano intorno ai 47 euro al chilo, con un conseguente aumento dei furti su commissione. (La Stampa) @ Sbarca a Wall Street il panino gourmet. Si chiama Shake Shack, ed è una catena Usa di “boutique burger” nata 14 anni fa e oggi in grado di fare concorrenza a colossi come Mc Donald. Nella prima seduta di scambi, la catena ha guadagnato il 119% volando a quota 45,90 dollari. (La Stampa) @ L’Amarone 2011 conquista le 5 stelle ed entra ufficialmente nel novero delle “migliori annate”. La notizia è stata data nel corso del convegno di apertura di Anteprima Amarone, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella che da anni apre la stagione delle degustazioni dei nuovi millesimi dei migliori vini italiani, con la presentazione della nuova annata del vino veronese. Da non perdere l’approfondimento di Marco Gatti su ilgolosario.it @ Scandalo nel casertano, dove una delle eccellenze del made in Italy, la mozzarella di bufala, è stata macchiata da pratiche barbare. Un’associazione internazionale di ambientalisti è intervenuta mettendo in circolazione in video che mostra come, in molti allevamenti, gli animali che non producono latte vengano lasciati morire di inedia appena nati. A seguito della diffusione di questo filmato anche la Procura ha aperto un’inchiesta . (Il Giornale) @ L’alta moda italiana lancia gli abiti eco-commestibili; dai bustini di spighe di grano di Gattinoni ai decori di frutta barocca presentati da Raffaella Curiel; un omaggio all’Expo e alla bellezza del cibo. (La Stampa da cui è tratta la foto) @ “Basta con il latte in polvere addizionato di zucchero. E bando alle bibite gasate”. A mettere in guardia dagli errori a tavola è il creatore della Tisanoreica, Gianluca Mech, che confida: “Guardiamo Masterchef ma mangiamo male. Occorre affidarsi sempre a diete che hanno basi scientifiche”. E sempre in tema di cattiva informazione nutrizionale, ecco l'articolo di Gigi Camana su IlGolosario.it

Il divieto degli Ogm e il vino del Papa

Vietare gli Ogm danneggia i coltivatori europei. Su La Stampa il professor Defez scrive un nuovo affondo: “L’Italia consuma circa 10tonnellate di soia al giorno quasi tutta usata per alimentare il nostro parco zootecnico che ci permette di produrre salumi e formaggi tanta apprezzati”. Per questo - teorizza Defez - gli unici che traggono giovamento dal divieto di queste coltivazioni sono i produttori d’Oltreoceano. @ A Brescia vanno in scena i grandi capolavori dell’arte ispirati a cibo e vino. Fino al 14 giugno presso il palazzo Martinengo sono esposte oltre 600 opere dal Seicento a Warhol. @ La damigiana si chiama così dal nome della Dame Jeanne, procace ostessa che fece fare il contenitore del vino a sua immagine. Questa è una delle curiosità raccolte nel libro Storie di parole (Gallucci) raccontato su Corriere della Sera. @ Il Ruche' è il vino del parroco di Castagnole Monferrato che diventa un romanzo di Giacomo Fasolo e Ilario Lombardo, appena pubblicato da Wingsbert House: Il vino del Papa. Ne parla oggi Sebastiano Vassalli sul Corriere della Sera. @ Dai friciò piemontesi alle fritole del Veneto, fino alle tagliatelle fritte emiliane o al berlingozzo della toscana. Repubblica di domenica passa in rassegna i dolci della tradizione italiana di Carnevale. @ Non solo birra, ma anche cioccolato, olio extravergine di oliva, tisane, distillati e vino. Su Repubblica di sabato i prodotti più curiosi dei monasteri italiani. @ Chi sale e chi scende dal podio del gusto? A fronte di una “crisi” nelle vendite dei panini dei fast food come Mc Donald, lo stesso non si può dire per quelli d’autore preparati dagli chef, che hanno conquistato anche le carte di ristoranti stellati come Trussardi alla Scala o Pisacco di Milano. Stesso successo anche per piatti “popolari” come cacio e pepe e baccalà, o per il Fish & Chips all’inglese, le patatine fritte alla maniera belga e il pollo al forno. Meno gettonati, invece, i dolci alla moda come i macarons. (Il Giornale)

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Non c’è umanità senza coltivazione della terra”. Così Papa Francesco durante l’udienza con i dirigenti della Coldiretti nel settantesimo anniversario della fondazione della Confederazione. L’udienza è stata occasione per un’anticipazione del tema della sua prossima enciclica sull’ambiente; secondo Papa Bergoglio, il lavoro agricolo riveste un ruolo centrale, perché: “Non c’è vita buona senza il cibo che essa produce per gli uomini e le donne di ogni continente”. E facendo riferimento alla Genesi ha ripreso: “Nel lavoro degli agricoltori c’è, infatti, l’accoglienza del prezioso dono della terra che ci viene da Dio, ma c’è anche la sua valorizzazione nell’operare altrettanto prezioso di uomini e donne, chiamati a rispondere con audacia e creatività al mandato consegnato da sempre all’uomo: quello di coltivare e custodire la terra”. (Avvenire)

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Cibo a km illimitati in alternativa al “fuffa food”. Ne parla su Italia Oggi Riccardo Ruggieri, riportando l’esempio del ristorante Welcome Cargo di Torino. Un locale che a San Salvario ha ribaltato il concetto modaiolo di “km0” portandolo all’estremità opposta. Qui, due ex orafi e un cuoco viaggiatore acquistano le migliori materie prime del mondo (black code dell’Alaska, bue di Kobe, galletto di Bresse etc) cucinandole nel modo più semplice, con solo olio taggiasco, sale e pepe. (Italia Oggi)

L'assaggio

E’ in Valle Imagna, al Posta (via Vittorio Veneto, 169 – tel. 035851134) di Sant’Omobono (Bg), un locale romantico e curato dove gustare calamaretti al Martini Dry in crema di finocchio, pasta con lasagnetta di cervo e stinchetto di maialino da latte cotto a bassa temperatura e verza. Da leggere la visita di Marco Gatti sul Golosario.it

Il Vino

E’ Il Brunello di Montalcino 2008 dell’azienda Bolsignano di Roberto Rubegni. (loc. Podere Bolsignano, 272 - tel.0577 1851566) Una gran bella scoperta per un vino di colore rubino piuttosto carico. Al naso ti avvolge con note minerali marcate e un principio di pietra focaia, per poi esprimere tutta la viola del sangiovese, in maniera persistente. In bocca è potente, subito pieno e ne avverti la mineralità e il tannino elegante che rende il sorso pregnante di estrema eleganza. Una bottiglia costa sui 30 €.

Lutto

E’ scomparso a ottant’anni Beppe Firato, noto fondatore di strutture ricettive tra cui la Locanda del Sant’Uffizio di Cioccaro Penango, uno dei primi relais in Monferrato.