La notizia

Novità in arrivo per gli agricoltori, che dal 2017 saranno “alleggeriti” dalla parte di Irpef agricola che pagano. Ad annunciarlo il premier Matteo Renzi, che ha illustrato le manovre previste dal Governo per rispettare il 2% di deficit posto come obiettivo per il 2017 nel Documento di Economia e Finanza. “Nel quadro economico del Def - ha detto - abbiamo previsto la cancellazione della parte di Irpef agricola che le aziende pagano. (…) Un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino”. (La Stampa) @ “L’alimentazione resta il problema numero uno dell’umanità”. Lo scrive Federico Rampini, che sul Venerdì di Repubblica dedica un ampio reportage alla speculazione alimentare che, nata insieme a quella immobiliare americana, dal 2008 sta trasformando l’alimentazione globale in giro lucroso di affari. “Improvvisamente la dieta occidentale fu adottata da un nuovo ceto medio di 800 milioni di persone in molti Paesi emergenti come l’India e la Cina, che oggi rischiano di entrare in guerra per il controllo dell’acqua”. Ma a raccogliere una serie di dati - poco incoraggianti - sul tema è anche il reporter investigativo Stefano Liberti, che nel libro-inchiesta “I Signori del Cibo” ricostruisce le grandi trasformazioni dell’agro-industria su scala internazionale, le nuove filiere produttive e le ricadute sulla qualità di ciò che mangiamo e sulla nostra stessa salute. (Il Venerdì di Repubblica). @ Pochi controlli e troppa concorrenza sleale. Così si presenta il settore degli home restaurant secondo il Governo, che con quattro proposte di legge punta a regolamentare il sistema dei ristoranti casalinghi e della sharing economy culinaria. Un’idea all’avanguardia sulla carta, ma ad oggi ancora troppo caotica. “Chi ha un home restaurant non è tenuto a nessun tipo di controllo. In questo modo si rischia di ledere i diritti dei professionisti, che devono fare i conti con una forma di concorrenza sleale, e degli avventori, che non hanno nessun tipo di tutela rispetto a quello che mangiano” ha specificato la deputata di Si-Sel Lara Ricciatti, mentre l’onorevole PD Lorenzo Basso ha aggiunto: “Vogliamo avviare un sistema di controlli meno rigidi rispetto a quelli dei professionisti, che però mettano ordine nel settore”. (Il Venerdì di Repubblica).

Vico Equense capitale del gusto. Le cucine da incubo di Cracco

Vico Equense si candida a diventare capitale culinaria. Il paese del Golfo di Napoli punta ad ottenere il riconoscimento Unesco di “Città creativa per la gastronomia” attraverso la valorizzazione di una rete ricettiva di alta qualità. E dopo la cena firmata da cinque big della ristorazione (Gennaro Esposito, Domenico Iavarone, Marco Del Sorbo, Giuseppe Guida e Danilo di Vuolo) e dal pasticcere Raffaele Cuomo andata in scena al Salone del Gusto, anche Antonino Cannavacciuolo, originario Vico, entro un paio di anni contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo trasformando un casolare di famiglia sulle colline vicane in un hotel con camere e una piccola cucina che servirà piatti realizzati con i prodotti dell’orto. (Corriere della Sera) @ Tutto pronto per il ritorno di Hell’s Kitchen Italia, il programma in onda su Sky Uno HD che debutterà per la terza stagione martedì 4 ottobre alle 21,15. A tirare le fila tra i concorrenti nel ruolo del cattivo sarà ancora Carlo Cracco, il “re degli chef” recentemente finito al centro delle critiche per la sua svolta mediatica, che lo ha spinto ad abbandonare sempre più i fornelli per darsi all’imprenditoria. (Libero) @ Il suo nome clinico è Arfid, ed è un disturbo alimentare che spesso viene scambiato per anoressia, ma che in realtà è provocato dall’ansia. Alex Sargosa sul Venerdì di Repubblica descrive le caratteristiche di questa patologia, riconosciuta per la prima volta nel 2013. “A differenziare l’Arfid dall’anoressia - scrive - è il fatto che chi soffre dell’ Avoidant restrictive food intake disorder non si preoccupa della propria immagine corporea, ma evita il cibo per ragioni interne, come ad esempio la paura di soffocare con il cibo. (…) Esistono tre tipi di Arfid. Il primo è legato a un’esperienza traumatica avuta con il cibo, il secondo al fastidio provocato da certe caratteristiche del cibo e il terzo, il più particolare, alla completa perdita di interesse per il nutrirsi”.

Rubriche

Rarità botaniche curate con attenzione e conoscenza”. Sono quelle messe a dimora da Domenico Montevecchi, il giardiniere d’antan che a Villa Bricherasio, sulle colline di Saluzzo, cresce da solo un giardino di fiori e piante davvero unici. Ne parla Paolo Pejrone su La Stampa. @ Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro riporta la storia di Giorgio Mercadelli, il vignaiolo zen che nell’Oltrepò Pavese ha aperto la cantina Riluce, dove produce etichette “biotiche”. @ Nuova sosta golosa per Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante Alle Ciaspole di Fondo (Trento) e da bere consigliano il Merlot 2013 prodotto a Corno di Rosazzo (Udine) dalla cantina Perusini. @ Enzo e Paolo Vizzari su Espresso raccontano i piatti del ristorante Geranio di Chieri (Torino), una scoperta radiosa del GattiMassobrio già recensita su ilGolosario.it, mentre per Altre Tavole segnalano la pizzeria Da Pupetta di Vercelli e il T Restaurant del T Hotel di Cagliari. @ Consigli Alimentari, infine, per Caterina e Giorgio Calabrese, che su Sette celebrano i benefici della Dieta Mediterranea. “Mangiare pesce, legumi e cereali - scrivono - rende più spessa la corteccia cerebrale, aumenta la memoria e favorisce la concentrazione”.

L'assaggio

All’Osteria BoiVin (via Garibaldi, 9 - tel. 0461701670) di Levico Terme (TN). In un antico palazzo del centro storico, Riccardo Bosco insieme al figlio propone una cucina che guarda alla tradizione e alle cose buone di una volta: quindi persico di caldonazzo marinato con carpaccio di melone, carne salada, strangolapreti con fonduta di formaggio di malga, spatzle di zucca con i funghi, coscia d’anatra confit ma anche maiale arrosto con polenta e cavolo rosso in agrodolce, da accostare a un buon Teroldego. Ne parla Paolo Massobrio su ilGolosario.it.

Il Vino

E’ la Barbera d'Alba Brichet di Cà Viola (tel. 0173742535) di Dogliani (CN). Rubino purpurea, dalla trama fitta, violacea, al naso ha profumi intensi di frutti di bosco e sentori speziati, mentre in bocca ha bella struttura e buona freschezza che invita alla beva, e buona persistenza.