A Golosaria per riflettere sul mondo dell'enogastronomia

Aprirà tra due giorni Golosaria Fiera on line in un periodo cruciale per il mondo dell’enogastronomia e della ristorazione. La manifestazione, concepita in maniera totalmente digitale fin dall’inizio del percorso di progettazione, accoglierà al suo interno sia momenti di aggregazione per gli operatori sia talk di confronto su prospettive e timori, fin dall’evento di apertura “Il cibo come nuova relazione”, mercoledì alle ore 12.45, che vedrà come ospiti Davide Rampello, Piero Manzoni di Neorurale, Guido Porrati di Parlacomemangi e gli interventi del sociologo Aldo Bonomi, di Antonella Clerici, della psicologa dei consumi Guendalina Graffigna, di Carlo Montalbetti di Comieco e di Davide Oldani. Da non perdere anche il talk "La bottega della felicità", dialogo con Mario Sala (Praxis Management), esperto di marketing e comunicazione. Lunedì sarà invece la volta della presentazione de Il Golosario Ristoranti (VI edizione) e delle premiazioni alla ristorazione che si ritrova a partire dalle 8.30. Intanto, a due giorni dall'apertura della piattaforma resta alta l'attenzione su Golosaria Fiera Online da parte dei media. Dopo il lancio andato in onda sabato sera su Striscia La Notizia, se ne parla anche su Il Fatto Quotidiano, che intervista Paolo Massobrio. 

La notizia

Perso il 98% degli affari. Così è meglio chiudere”. Sui giornali di oggi le reazioni, comprensibilmente dure, al nuovo Dpcm in vigore da oggi che ferma bar e ristoranti alle 18.00. I locali possono restare aperti tutti i giorni -domenica compresa - fino alle 18.00 con limitazioni per numero di persone anche al singolo tavolo (più di quattro solo se conviventi) e poi fare asporto fino a mezzanotte (salvo diverse disposizioni regionali). Una misura che mortifica e abbatte un intero settore già fortemente provato e, come sottolinea Coldiretti, avrà ripercussioni su tutto il settore agroalimentare. Il Dpcm, su questo punto, ha incontrato l’opposizione di diversi Governatori, come Zaia e Toti, oltre che di molti nomi di riferimento del settore. Da leggere Mariella Tanzarella che su Repubblica Milano dà un primo quadro delle strategie messe in campo dagli operatori: chi cambia orario invertendo il pranzo con la cena, chi punta su take away e delivery ma c’è anche chi ha deciso di chiudere (“Perché ora in una città come Milano non ha senso tenere aperto” come dichiarato da Diego Rossi del Trippa locale che fino a prima delle chiusure registrava il sold out ogni sera). “Così ci rovinano” è il laconico pensiero di Knam mentre su QN interviene Iginio Massari: “Così a rischio anche il Natale” perché la gente, spaventata e scoraggiata, potrebbe decidere di chiudersi in casa. @ Intanto tra le “vittime” eccellenti della nuova peggiorata situazione si annovera anche la Fiera del Tartufo di Alba che sospende gli eventi in presenza e il mercato e si affiderà unicamente alla propria proposta digitale come l’Alba Digital Truffle Lab e Langhe Digital Wine Lab.

Via libera all'hamburger vegano; il boom dei super frutti

Semaforo verde dell’Ue all’hamburger vegano. L’Europarlamento ha respinto le proposte che prevedevano l’utilizzo di termini quali hamburger, salsiccia, cotoletta e polpette solo per i prodotti di origine animale. I nomi - oltre a “prosciutto”, “carpaccio” o “bistecca” - potranno quindi essere utilizzati anche per prodotti di origine vegetale. Un boccone che non è andato giù ai produttori di carne, scesi in campo in difesa di un mercato che vale oltre 4 miliardi di euro. “Il Parlamento europeo ha inflitto un diro colpo alle nostre denominazioni tradizionali - attaccano Nicola Levoni (Presidente Industriali carni e salumi) e Antonio Forlini (leader carni bianche e uova) - In questo modo si avvantaggiano le grandi  multinazionali del food e della chimica che hanno scoperto che il mercato dei prodotti alternativi alla carne è molto redditizio ed ora hanno ottenuto dei vantaggi competitivi impropri per immettere sul mercato, sfruttando la nostra notorietà e tradizione, prodotti ultra-processati di cui non conosciamo  nemmeno l’origine degli ingredienti”. (La Stampa, Repubblica e QN) @ Intanto, al mercato è boom per i superfruit. Avocado, mandorle, cocco e mirtilli, è in corso una “guerra” tra i cibi che rafforzano l’organismo: in un anno, sono cresciute del 92% le vendite di frutti verdi, del 99,8% di the matcha e del 25% di semi. Gli italiani puntano sul cibo per rafforzare le difese immunitarie, ma l’importante è leggere sempre le etichette e fare attenzione alle mode “meteora”. (Repubblica) @ Ma tra i protagonisti delle tavole d’autunno, spazio a parte è occupato dai cachi. le loro eccezionali proprietà nutritive e farmaceutiche regalano energie immediate e li rendono perfetti anche per la merenda dei più piccoli. Prevengono inoltre i malanni di stagione e combattono l’invecchiamento. Su La Verità l’approfondimento di Gemma Gaetani. @ Novità in casa Felicetti. Il pastificio di Predazzo vara un nuovo marchio rinnovato, espressione di un progetto di brand che è culminato con il restyling dell’immagine e il lancio di un nuovo packaging al 100% di carta. (Italia Oggi) @ Intanto, in Val Borbera ha preso il via una raccolta fondi destinata a salvare un vino che non c’è più. Si tratta del Muetto, vitigno tipico finito nel dimenticatoio che Maurizio Carucci, front man degli Ex Otago e appassionato viticoltore, e Andrea Tacchella - titolare dell’azienda agricola Nebraie, vorrebbero tornare a coltivare. Ma per farlo servono 6 mila euro. (La Stampa) @ “Mi prendono in giro per il look e il dialetto. Sì sono contadina e ora una star del web”. Su Repubblica è da leggere l’intervista alla food blogger Benedetta Rossi, che oggi ha quasi 10 milioni di follower sui social. “Tutto è iniziato con il video di una crostata di ricotta su YouTube - spiega - adesso le riprese le fa mio marito”.

Animalia

Galapagos nella morsa dei pescherecci cinesi. Da tre mesi una flotta di 300 navi d’altura percorre le acque intorno alle isole dove vivono specie uniche al mondo. La pesca intensiva e industriale sta portando alla distruzione un intero ecosistema. L’approfondimento di Guido Santevecchi sul Corriere della Sera. @ La foto-notizia di oggi, su La Stampa, ritrae un entomologo del dipartimento dell’Agricoltura del Stato di Washington che mostra un contenitore di calabroni giganteschi asiatici - detti anche “assassini” - aspirati da un nido su un albero alle sue spalle: non solo sputano veleno, ma rappresentano una grande minaccia per le api. @ Intanto, in Italia tornano i lupi. Protetti dal 1971, sono tornati a popolare i monti e oggi sono quasi 2000 gli esemplari tracciati. Nella sola provincia di Grosseto sono 21 i branchi di lupi presenti e in tutta la Penisola, negli ultimi 5 anni l’aumento  stimato dei capi è del 20%. E ora prende il via la prima mappatura a livello nazionale voluta dal ministero. (La Stampa) @ Fa poi sorridere la storia di Matteo Ruggeri, il più giovane pastore d’Italia che su Libero racconta la sua scelta controcorrente: “Ho fatto una scelta di libertà. Non sono solo, sui monti incontro tanta gente. (…) Nel nostro immaginario sono gli orsi o i lupi che seguono le pecore con l’acquolina in bocca. Ma i pericoli maggiori sono negli spostamenti, è il traffico”. @ Sulla stessa pagina anche l'esperienza di Bruno Bozzetto, il del regista e disegnatore che ha deciso di dividere la sua casa con Beelen, una pecora “Curiosa e spontanea, che abbatte ogni bidone che vede”.

L'assaggio

Oggi assaggiamo i prodotti dell’azienda agricola Scovaventi (loc. La Campigliola Paglieto, 58 • tel. 066781695) di Manciano (GR). Da 7 mila ulivi nascono oli che trovano la loro massima espressione nell’olio Evo Ostro e Garbino. Il primo, da cultivar Raggiolo, Cipressino, Moraiolo e Frantoio, si rivela intenso, ricco di sentori come carciofo, erbe di campo, peperoncino e rucola. Il secondo, da varietà Leccino, Caninese e Pendolino, è invece morbido, vellutato, con amaro e piccante in perfetto equilibrio. Quest'anno, poi, Carolina ha destinato sei ettari di proprietà all'ortocoltura in regime biologico. L’approfondimento di Andrea Voltolini su ilGolosario.it.

 

Il Vino

I vini di oggi sono quelli prodotti a Furore (SA) da Marisa Cuomo (tel. 089830348). C'è chi li definisce vini estremi, chi vini eroici. Per tutti, sono vini buonissimi e unici. Aggrappate alle rupi della Divina, le vigne di Marisa Cuomo respirano il mare e raccontano la storia vitivinicola della Costiera Amalfitana. Il Suo Costa d’Amalfi Furore Bianco “Fiorduva” 2004 è tra i nostri Top Hundred del 2006. L’approfondimento a questo link.