La notizia

Il turismo italiano gode di buona salute. Secondo l’ultimo dossier di Federalberghi, il settore ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di 93miliardi di euro, di cui 36,7 arrivati da stranieri, occupa 176mila persone, in molti casi under 30 (38%) e donne (61%). I pernottamenti si concentrano in strutture di fascia alta (45,7%) e media (46,7%), e solo il 7,6% dei turisti sceglie alberghi entro le due stelle. (Corriere della Sera) @ Sempre più italiani comprano l’insalata in busta. Un business di cui è leader la Lombardia, che catalizza il 70% dell’intero prodotto nazionale confezionato, con un giro d’affari che supera i 500milioni di euro annui, 230 aziende impegnate e serre quadruplicate in soli tre anni. Tra le province più attive vince Mantova, con 360 ettari coltivati. (Libero) @ E se la Lombardia è leader in produzione di insalate, questo non basta per ridurre l’allarme obesità. Stando ai dati di Osservasalute, 1 lombardo su 3 è in sovrappeso, solo il 5,4% consuma correttamente frutta e verdura e il 31,4% non pratica alcun tipo di attività fisica. Per questo Coop, Barilla e Danone sono scesi in campo con ViviSmart, un progetto nato per diffondere buone abitudini alimentari che in Lombardia coinvolgerà 1.400.000 cittadini, 350 bambini della scuola primaria, 25 famiglie, 6 medici e 4 punti vendita. L’iniziativa toccherà anche Parma, Genova e Bari. (QN) @ Via dalle scuole le bibite zuccherate. Al fine di prevenire obesità e diabete, in tutte le scuole secondarie dell’Ue dal prossimo anno si potranno trovare solo drink a ridotto contenuto calorico: Ma se dai distributori spariranno le bevande gassate, in Italia snack e merendine continueranno ad attentare alla salute degli studenti. Un argomento su cui regna l’anarchia poiché nessuna legge regola ancora il mercato delle macchinette. (La Verità)

Diete inutili che fanno male e i vuoti da riempire che influenzano la tavola

Non dare retta ai nutrizionisti da bar. Su Libero di oggi un servizio di Melania Rizzoli attacca i regimi alimentari estremisti. Da quelli vegani ai fruttariani e fino ai gluten free. “Eliminare la parte proteica di pane e pasta se non si è celiaci è dannoso, così come rinunciare alla carne (…) Per stare bene basta mangiare di tutto un po’”. @ Nell’eterno dibattito tra carnivori e vegani si inserisce anche Marino Niola, che su Repubblica trasferisce sul piano della tavola una disputa che è che ha prima di tutto un fondamento morale. “Quella vegana - scrive - è una dieta squilibrata. Meglio la veglie, che comprende anche le uova e il latte”. @ Dalle diete cruelty free alla moda di quelle alcaline. Su La Verità ne parla Nicola Sorrentino, sottolineando come alcune regole di questi regimi - basati sull’erronea convinzione che alcuni cibi influiscano sull’acidità dei fluidi corporei come il sangue - abbiano sì alcuni aspetti in comune con la dieta mediterranea, ma siano privi di basi scientifiche. “Un approccio estremo è da evitare. Una ditea strettamente alcalina potrebbe implicare una forte riduzione della varietà degli alimenti”. @ In un contesto in cui ognuno può indirizzarsi verso un particolare tipo di dieta ottenendo in cambio il consenso di molti, ciò che fa riflettere sono le motivazioni alla base delle scelte alimentari. Su Libero è interessante l’intervento dello psicoterapeuta Mauro Cosmai, che dice: “Di sicuro un narcisismo aleggia. Essere originali nel nutrirsi aiuta a differenziarsi ma può riguardare altri vuoti da riempire”.

Sommelier dell'acqua da Torino al Giappone e i plin protagonisti al G7

Dai sommelier del riso a quelli dell’acqua, che da Torino volano in Giappone. Ne sanno qualcosa Hiroshi Izawa, del College of Economics dell’Università di Ritsumeikan e Ishida Masayoshi, esponente della gastronomia giapponese, rivoltisi alla Smat (società torinese incaricata della gestione dell’acqua) per formare esperti assaggiatori di acqua da inserire nell’organico di una nuova scuola gastronomica che nascerà a Kyoto. Alessandro Mondo su La Stampa. @ Tovaglie di lino, cristalli pregiati e un menu piemontese doc a base di carne di Fassona, agnolotti del plin, tajarin e brasato al vino rosso. Questo troveranno i ministri che interverranno al G7 nella cornice della Reggia di Venaria. Ma saranno due i grandi assenti: il Barolo e il Barbaresco. (Repubblica Torino) @ La grappa Bonollo supera i confini nazionali e arriva in America. L’azienda di Mestrino irrompe sul mercato USA con Ga’it, un distillato pronto a sfidare il gin e perfetto da mescolare con altri ingredienti. (Il Mattino di Padova) @ “In Francia per 22 anni: ho raggiunto una stella Michelin ma torno nella mia Milano”. Su Il Giorno il ristoratore Riccardo Danesi spiega perché ha venduto le sue attività all’estero per tornare in Italia, dove giovedì (in viale Gian Galeazzo Visconti ndr) inaugurerà il Dersett, un locale di cucina tradizionale rivisitata. @ Birre, chiacchiere e “Gazza”. Su Libero Matteo Pandini ripercorre l’epopea dei bar di paese e segnala il saggio di Giampaolo Nuvolati dal titolo “Un caffè tra amici, un whiskey con lo sconosciuto. La funzione dei bar nella metropoli contemporanea”. @ E da leggere su Plus Magazine di questo mese l’intervista in cui Paolo Massobrio riassume la genesi di Golosaria, dai 25 anni del Club di Papillon alla rassegna che raccoglie il meglio dell’Italia del gusto. Approfondimento su Golosaria.it

Fuori dalla Tavola

Il primo fiore sbocciato in terra aveva la forma di un giglio. E’ comparso 140milioni di anni fa e probabilmente si originò da un arbusto del Kansas, che allora ospitava molte specie di dinosauri. Lo spiega Gianluca Grossi sul Giornale. @ E in tema di fiori ha generato molta attrattiva il Phragmipedium kovachii, un’orchidea rara di colore fuscia considerata da molti la rivelazione botanica del secolo. Scoperta in un luogo segreto del Perù, cresce ogni 7 anni ed è venduta a cifre astronomiche al mercato nero, ma ora viene coltivata anche in Italia. (La Repubblica)

L'assaggio

Al Baladin Open Garden (loc. Valle, 25 - tel. 340 607 6351) di Piozzo (CN). In una bellissima cascina ristrutturata, Teo Musso ha voluto trasferire il suo mondo, creando uno spazio multifunzionale che raccoglie, oltre alla fabbrica della birra, anche la fabbrica del cioccolato, quella del caffè, un mercato contadino, il ristorante di Casa Baladin e un forno refrattario a legna che una volta a settimana ospita un pizzaiolo gourmet. Su ilGolosario.it la visita di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Collio Friulano 2016 di Pascolo (tel.0481 61144) di Dolegna del Collio (GO). Giallo oro, con note di fiori amaricanti, un che di rucola e poi un finale fresco, minerale e una persistenza al naso che era galoppante. Lineare e ghiotto il Pinot bianco. Un bravissimo produttore che fa le cose per bene.