Le anagrafiche
Nessuna location trovata
Continuano le polemiche sul patto tra Ue e Mercosur relativo al libero scambio. Carlo Cambi su LaVerità di oggi avverte: “La Von der Leyen vuole approvare il trattato di scambio con il Sudamerica che ci invaderà di cibi con basso standard di sicurezza e aumenterà la deforestazione dell’Amazzonia”. E sempre sul Brasile rincara evocando lo spettro dell’arrivo in Europa della carne sintetica (che viene prodotta da una multinazionale brasiliana a San Sebastian). @ Sulle stesse pagine da leggere anche l’intervista all’ad di Filiera Italia Luigi Scordamaglia: “Non si capisce la fretta di dare il via libera, è in gioco la salute dei consumatori. Con Parigi fronte comune”. @ Il mercato italiano del vino torna a crescere: nei primi otto mesi dell’anno l’export sale a 5,17 miliardi (+4,6% rispetto al 2023), i rossi sono in calo ma crescono gli spumanti. Tra le ombre per il futuro però ci sono la riforma delle imposte sugli alcolici nel Regno Unito e le politiche di Trump. @ Buone notizie arrivano anche dalla ristorazione che - spiega sul Corriere della Sera Lino Stoppani, presidente Fipe - è tornata ai livelli pre-pandemia. In 15 anni il consumo “fuori casa” è arrivato al 40% dei consumi complessivi e i pubblici esercizi mostrano una crescita superiore a quella del Pil (+1,5%) @ La mortadella “regina” dei tarocchi: si moltiplicano nel mondo le imitazioni dell’insaccato ma è possibile intervenire solo se la denominazione evoca Bologna. (Libero di domenica). @ I sommelier sono figure spesso sottovalutate ma da loro può dipendere il successo di un ristorante. A scriverlo Andrea Cuomo su IlGiornale passando in rassegna i migliori sette a Milano. @ Intra dice addio alla sua fabbrica del cioccolato: entro metà 2025 la multinazionale Barry Callebaut chiuderà lo stabilimento piemontese. Sono 118 i lavoratori a rischio. @ “Abbuffate e risate: con mio padre Ugo il cinema era a tavola”. Da leggere su Libero di domenica l’intervista a Gianmarco Tognazzi che ricorda le cene con suo padre Ugo nella casa di Velletri dove attualmente vive: “Avevamo ospiti cinque giorni a settimana: papà voleva i voti al cibo, pure dal meccanico del trattore. Che gare gastronomiche con l’amico chef Benito Morelli”. @ Mangiare poco come garanzia di longevità. Da leggere su La Stampa l’intervista al biologo molecare Michael Hall premio Balzan per gli studi sull’invecchiamento cellulare. “Non vuol dire non mangiare, solo non riempirsi. Una volta la settimana salto la cena”. @ Durante la terapia antibiotica anche la dieta diventa importante. Ci sono alcuni cibi come kefir e kimchi che aiutano a riequilibrare la flora intestinale. E fibre idrosolubili come avena, banane e aglio favoriscono l’equilibrio intestinale.
Continuano le polemiche sul patto tra Ue e Mercosur relativo al libero scambio. Carlo Cambi su LaVerità di oggi avverte: “La Von der Leyen vuole approvare il trattato di scambio con il Sudamerica che ci invaderà di cibi con basso standard di sicurezza e aumenterà la deforestazione dell’Amazzonia”. E sempre sul Brasile rincara evocando lo spettro dell’arrivo in Europa della carne sintetica (che viene prodotta da una multinazionale brasiliana a San Sebastian). @ Sulle stesse pagine da leggere anche l’intervista all’ad di Filiera Italia Luigi Scordamaglia: “Non si capisce la fretta di dare il via libera, è in gioco la salute dei consumatori. Con Parigi fronte comune”. @ Il mercato italiano del vino torna a crescere: nei primi otto mesi dell’anno l’export sale a 5,17 miliardi (+4,6% rispetto al 2023), i rossi sono in calo ma crescono gli spumanti. Tra le ombre per il futuro però ci sono la riforma delle imposte sugli alcolici nel Regno Unito e le politiche di Trump. @ Buone notizie arrivano anche dalla ristorazione che - spiega sul Corriere della Sera Lino Stoppani, presidente Fipe - è tornata ai livelli pre-pandemia. In 15 anni il consumo “fuori casa” è arrivato al 40% dei consumi complessivi e i pubblici esercizi mostrano una crescita superiore a quella del Pil (+1,5%) @ La mortadella “regina” dei tarocchi: si moltiplicano nel mondo le imitazioni dell’insaccato ma è possibile intervenire solo se la denominazione evoca Bologna. (Libero di domenica). @ I sommelier sono figure spesso sottovalutate ma da loro può dipendere il successo di un ristorante. A scriverlo Andrea Cuomo su IlGiornale passando in rassegna i migliori sette a Milano. @ Intra dice addio alla sua fabbrica del cioccolato: entro metà 2025 la multinazionale Barry Callebaut chiuderà lo stabilimento piemontese. Sono 118 i lavoratori a rischio. @ “Abbuffate e risate: con mio padre Ugo il cinema era a tavola”. Da leggere su Libero di domenica l’intervista a Gianmarco Tognazzi che ricorda le cene con suo padre Ugo nella casa di Velletri dove attualmente vive: “Avevamo ospiti cinque giorni a settimana: papà voleva i voti al cibo, pure dal meccanico del trattore. Che gare gastronomiche con l’amico chef Benito Morelli”. @ Mangiare poco come garanzia di longevità. Da leggere su La Stampa l’intervista al biologo molecare Michael Hall premio Balzan per gli studi sull’invecchiamento cellulare. “Non vuol dire non mangiare, solo non riempirsi. Una volta la settimana salto la cena”. @ Durante la terapia antibiotica anche la dieta diventa importante. Ci sono alcuni cibi come kefir e kimchi che aiutano a riequilibrare la flora intestinale. E fibre idrosolubili come avena, banane e aglio favoriscono l’equilibrio intestinale.
A Belgrado si chiude oggi la rassegna “Wine Visione by Open balkan” che quest’anno ha visto la partecipazione di 57 realtà italiane in rappresentanza di 8 regioni che, in una collettiva, hanno mirato a invitare operatori e buyer al Vinitaly (6 - 9 aprile 2025). L’export del vino italiano ha visto una crescita dell’ 8,7% a livello globale, per cui il dg Adolfo Rebughini ha dichiarato che la missione della presenza italiana a Belgrado sia un atto di reciprocità che vedrà si vedrà materializzata nella partecipazione di una collettiva dell’est Europa in Fiera a Verona (L’Arena) @ Loison, la famosa azienda dolciaria di Costabissara, da sempre si interfaccia con il mondo, anche grazie al digitale, per seguire i diversi mercati esteri. Grazie a questo, l’attività di Dario Loison ha fatto lievitare i suoi ricavi fino a 13 milioni di euro, di cui circa il 65% provenienti dal mercato estero. La scelta degli ingredienti è fondamentale per superare la sfida sul mercato, mentre la chiave di volta è il cioccolato, nonostante il rincaro. (ItaliaOggi) @ Montà rivive la tradizione dei trifolau, primo su tutti Paolo Cerutti che ha deciso con la moglie Monica, nel 1987, di aprire il primo negozio boutique dedicato al tartufo. In una zona ricca di storia e tradizione nella ricerca e nel mercato del prezioso tubero magnatum, Paolo Cerutti racconta le raccolte straordinarie, a volte anche senza l’ausilio dei cani, che oggi si preparano a passare in mano alla quinta generazione con Tiziana, mentre prende forma il Museo del Tartufo. (LaStampa) @ Non c’è nulla di meglio che abbinare, tra l’altro, tajarin e tartufo: amati da Vittorio Emanuele II e Camillo Benso di Cavour, il formato di pasta, nato in Piemonte, conosce diverse versioni che si differenziano per il numero di tuorli utilizzati. C’è chi ne usa 10 e chi ne mette addirittura 30, ma in ogni caso il piatto icona piemontese è finito nell’elenco dei prodotti Agroalimentari tradizionali (Pat). Con tartufo, salsiccia di Bra o ragù, hanno fatto impazzire anche i presidenti della Casa Bianca (La Verità). @ A dividere la platea invece è il cavolo cappuccio, osannato da Catone e Carducci, ricco di proprietà nutrizionali e centrale nella dieta di antichi, legionari e popolazione medievale. In Italia sta aumentando solo ora il consumo di questo ortaggio, con circa 2-3kg pro capite l’anno. Curiosità: il cavolo matura in 9 mesi dopo essere stato piantato motivo per cui si dice che i bambini nascano sotto i cavoli (La Verità) Oggi alle 18 appuntamento a Parma con l'evento "Viva Gino!" dedicato a Luigi Veronelli. Presso il Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo interverrà anche Paolo Massobrio.
Gaffe di Alberto Matano a La Vita in diretta in collegamento con l’inviato dall’Abruzzo che stava intervistando un agricoltore abruzzese che si è salvato dagli attacchi di un lupo. Il conduttore in chiusura per augurare buona guarigione sceglie il non proprio azzeccato: “In bocca al lupo”.
Angelo Gaja lancia il suo appello per ridare dignità alle Langhe e al vino “In primo luogo rinunciando a trascinare il vino in piazza e opponendosi alla sua mescita nei luoghi pubblici come fosse un’attrattiva in più offerta a turisti per caso, consumatori impreparati, giovani e meno giovani”. E poi rincara: “La mescita del vino in assaggio deve avvenire esclusivamente in luoghi e locali chiusi predisposti all’accoglienza degli enoappassionati che li frequentano volontariamente per scelta”.
E’ in uno dei ristoranti della nostra predilezione, Il Giglio di Montalcino (Si) condotto da quasi mezzo secolo dalla famiglia Marchetti. In tavola patè di fegato di fagiano e salsa al Moscadello, zuppa di farro ceci e funghi e scottiglia di coniglio. Ne parlano Paolo Massobrio e Marco Gatti su IlGolosario.
Il vino è il Barolo 2020 di Giovanni Rosso di Serralunga d’Alba (Cn). È una formidabile interpretazione del territorio quella realizzata da Davide Rosso che ci ha affascinato con un vino dal colore rubino con riflessi granata, un naso di grande complessità con note floreali di viola, profumi di amarena sotto spirito, anice stellato, foglie secche, e mora di gelso, e un sorso dalla trama tannica vellutata, di sorprendente profondità e finale lunghissimo.