La Notizia

Il turismo diventa sempre più digitale: prenotazioni voli, tour virtuali, noleggi a distanza. Le vacanze si organizzano sempre più tramite smartphone (ormai nel 46% dei casi) e ogni anno un milione di turisti visitano il nostro Paese attratti dalla cucina. Se ne parlerà alla Bit, dal 10 al 12 febbraio a Fieramilanocity. @ La felicità a volte può essere semplicemente un panino e un bicchiere di vino. Ne parla il libro Atlante della Felicità che racconta come nel mondo si cerchi di stare bene. Gli svedesi ad esempio si rifugiano nel loro “posto delle fragole” in mezzo alla natura, i finlandesi si ubriacano nudi e gli spagnoli mangiano tapas. (Il Venerdì di Repubblica) @ Dopo i colli del Prosecco, l’Italia per l’Unesco punta su Padova che nel 2020 sarà candidata a ricevere il riconoscimento di patrimonio dell’Umanità. La Commissione infatti ha ufficializzato la candidatura di Padova Urbs Picta.(La Stampa) @ Gigi Lentini, dai campi di calcio al miele. Il campione di Torino e Milan racconta sulle pagine de La Stampa la sua nuova attività di apicoltore (in collaborazione con un apicoltore locale) a Carmagnola. @ Il panificatore italiano che vola ad Hong Kong per dare lezioni di pane e focacce: sulla Stampa la storia di Flavio Borghi volato in estremo Oriente per tenere lezione sull’arte bianca italiana.

Protesta contro il fast-food e delirio da cibo esotico

Scontri tra polizia e manifestanti per la protesta contro il fast-food. E’ quanto accaduto ieri, durante il flash mob organizzato da un gruppo di studenti e docenti dell’Università di Torino contrari all’apertura di un ristorante a marchio Burger King nella palazzina Aldo Moro. La notizia sulle pagine di Repubblica Torino, che riprende la risposta della catena di fast-food: “Noi siamo pronti al dialogo, ma i nostri menu non sono diseducativi per l’alimentazione”. @ Bao, Poke, Ramen. Lo street food diventa un “delirio esotico”. Parola di Andrea Cuomo, che sul Giornale dedica il suo approfondimento ai locali cult in cui gustare panini cinesi, ciotole hawaiane o zuppe giapponesi; da Mu Bao a Torino alla milanese Casa Ramen, ai poke da scoprire nella Capitale. @ E se la ristorazione in Italia si fa sempre più esterofila, anche (ben) oltreconfine c’è chi investe nella gastronomia italica. E’ il caso de La Bottega, l’osteria piemontese guidata dallo chef Yoshinori Ando che dopo aver imparato i segreti della cucina piemontese esporterà la bagna cauda (ma anche plein e brasato) nel Paese del sushi. (Corriere della Sera Torino) @ La dieta definitiva? Quella chetogenica. Il suo principio base è quello di limitare la disponibilità di carboidrati per indurre l’organismo ad utilizzare i grassi come fonte di energia principale. In America è già un fenomeno seguito da attrici come Gwyneth Paltrow e sportivi del calibro di Kobe Bryant e LeBron James. In Italia è appena arrivata, ed è raccontata in un libro del nutrizionista Maurizio Tomassini, che la rilegge in chiave mediterranea rendendola più adatta alle nostre abitudini.

Rubriche

Sul Giornale un nuovo tour goloso di Roberto Perrone porta alla scoperta del menu “a tinte nerazzurre” di Appiano Gentile. @ Sul Venerdì di Repubblica Gianni e Paola Mura recensiscono i piatti del ristorante Da Nadia di Erbusco (Brescia), mentre da bere consigliano il Chianti Classico 2016 prodotto da Fattoria di Rodano a Castellina in Chianti (Siena).

L'assaggio

Al ristorante La Vignetta (via Garibaldi, 15 • tel. 031698212) di Inverigo (CO). In un ambiente di grande fascino, i coniugi Galli portano in tavola piatti di tradizione e creatività. Gusterete bresaola di toro con le sue granaglie, crudo di carciofi in carpione, tortellini Milano-Modena su crema di Parmigiano lodigiano e aceto balsamico tradizionale di Modena, cassoeula con polenta e faraona disossata arrostita al Marsala farcita con le mele. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio e Marco Gatti. 

Il Vino

Il Syrah “Scialai” prodotto dalla cantina Francesco Noto (tel. 0924 36188) di Camporeale (PA). Nel bicchiere ha colore rubino con riflessi violacei, profumi di prorompente intensità di more e mirtilli, nota caratteristica di pepe e spezie, sentori di tostato, mentre al palato ha gusto armonico con sorso che svela tannini setosi e ben integrati, buona freschezza che sostiene in modo impeccabile la beva, lunga persistenza. È un grande Syrah!