Allarme siccità, crono-nutrizione e grasso come indice di povertà

Italia sempre più a secco. Due terzi del paese sono all’asciutto, 10 governatori chiedono lo stato di calamità e le Regioni, dal Lazio al Veneto, si preparano a razionalizzare l’acqua. Ma mentre l’agricoltura è in ginocchio, c’è già chi è scommette che vendemmia e grano saranno di ottima qualità. (Repubblica e La Stampa) @ Gli effetti dei cibi sulla bilancia cambiano a seconda dell’ora in cui li si mangia. La conferma arriva da uno studio pubblicato su Cell Metabolism. (La Repubblica) Il nostro approfondimento a questo link. @ Il grasso come indice di povertà. L’aumento dei casi di diabete in Italia (un milione in più rispetto al 2000) è direttamente proporzionale all’aumento delle persone obese, presenti in maggior numero tra i non laureati. E il peso degli degli abitanti si alza all’abbassarsi del reddito pro capite. (Il Giornale) @ “La dieta mediterranea è l’unico vero miracolo italiano”. Su Il Fatto Quotidiano il divulgatore scientifico Marino Niola celebra l’alimentazione nata sulle coste cilentane e “divenuta rivalsa della società ritenuta la più arretrata”. @ Non sarà facile capire l’origine di riso e pasta. Lo scrive Attilio Barbieri, che su Libero di domenica spiega: “Il decreto consente di indicare genericamente “Paesi Ue o extra Ue. Così i consumatori sono confusi e non è detto che Bruxelles ci lasci fare”.

Estate delle pesche, gelato-mania e cibi color arcobaleno

Approfittate adesso delle pesche perché ad agosto inizieranno a scarseggiare”. Carlo Bogliotti su La Stampa invita ad acquistare le pesche, favorite dal caldo di questi giorni. Intanto, dal Tavolo Ortofrutticolo Romagnolo parte la prima iniziativa di sensibilizzazione al loro consumo. “Pesche e nattarine sono un valore. Consumatele, fanno bene alla salute”. (La Stampa e QN) @ E che la frutta faccia bene lo sostiene anche il dottor Luigi Elio Adinolfi, che su Di Più dispensa alcuni consigli per mantenere stabile la pressione nei mesi più caldi: "Mangiate tanta frutta, pesce, yogurt e verdure". @ Tutti pazzi per il Prosecco. La superficie coltivata a uva glera in Veneto è più che raddoppiata e cresce esponenzialmente la richiesta di autorizzazioni per l’impianto di nuovi vigneti. E se i Colli Euganei spingono sulla specializzazione, continua senza sosta la corsa al “Prosecco made in Padova”. (Mattino di Padova) @ Il vino biologico italiano fa boom anche all’estero. I consumi interni raggiungono il 30% del totale e l’export balza al 40%. Su QN Emanuele Bottiroli riporta i dati diffusi da Wine Monitor. @ Da una start-up coreana arriva il rimedio contro le sbornie. Si chiama “Morning Recovery” ed è un drink all’uvetta che ha come sostanza chiave la diidromiricetina, un flavanonolo con proprietà antiossidanti e alcool detossificanti. (Corriere della Sera) @ Meglio il cono o la coppetta? Tutto, purché si tratti di gelato. Anche il cibo simbolo dell’estate si trasforma e scopre nuovi gusti. Ma cacao e limone restano ancora i preferiti dagli italiani, che ne mangiano almeno 16 chili ogni anno. (Il Giornale) @ E in fatto di tendenze, prendono sempre più piede i cibi colorati. Spinti dall’onda inarrestabile delle foto postate su Instagram, brioche, frullati e cappuccini si tingono dei colori dell’arcobaleno. Con coloranti naturali. (Il Giornale) @ Estate tempo di attività all’aria aperta e gita in e-bike. Mentre le biciclette a pedalata assistita vanno forte, con vendite aumentate del +121% (La Repubblica) Per ripristinare il contatto con la natura in molti optano per un pic-nic. Anche nel breve tempo di un pranzo sull’erba è possibile favorire la memoria e ritrovare l’energia vitale. (Io Donna)

I Caffè che hanno unito l'Italia, questione di frittata e i nuovi montanari

Dal Cambio di Torino a Cova di Milano, passando per il Florian di Firenze, l’Antico Caffè Greco di Roma e il Gambrinus di Napoli. Sul Giornale il viaggio di Andrea Cuomo tra i caffè che hanno unito l’Italia “Tra rivoluzioni, manifesti e grandi idee”. @ Ma da leggere su La Verità è anche l’approfondimento di Morello Pecchioli sui mille volti della frittata, uno dei piatti nazionali che D’Annunzio a Gardone cucinava con le uova del suo pollaio e che il ragionier Fantozzi divorava davanti alla tv. E di cui ogni regione detiene una ricetta speciale. @ Nuovi montanari crescono. A migliaia dalle pianure tornano ad abitare le Alpi, non per fuggire dalla città ma per tornare a far vivere l’economia. (Corriere della Sera) @ E a proposito di prodotti di montagna, su Repubblica Carlo Petrini presenta la fontina prodotta in alpeggio a Pra d’Arc dalla famiglia Duclos. (La Repubblica) @ “Torino è la città giusta per la mia idea di Bistrot. Qui non si va di fretta”. Parola di Antonino Cannavacciuolo, che su Repubblica racconta l'apertura del suo nuovo locale all’ombra della Gran Madre, che nella prima settimana ha già fatto il sold out. @ “Mangeremo più insetti. Sono nutrienti, hanno costi bassi e impatto zero sull’ambiente”. Francesco Facchinetti sul Giornale confida ad Andrea Radic la sua idea sul cibo del futuro e a proposito dei suoi gusti culinari dice: “Mangio polenta e brasato anche ad agosto”.

A Fabio Molinari il premio giornalistico del Roero

Complimenti da tutta la redazione al nostro Fabio Molinari, collaboratore de ilGolosario, cui è stato assegnato il premio giornalistico del Roero per un articolo pubblicato sul mensile A Tavola dedicato a un’eccellenza del Roero: il miele.

L'assaggio

Da Onionsoup75 (via San Faustino, 1 - tel. 0235983275) di Milano. Nel cuore della zona Ortica, in un ambiente che evoca un tipico locale newyorkese, un ristorante in cui la scelta dei prodotti è molto curata; a partire dalla pasta - fatta in casa - dove spiccano i ravioli all’ortica e i tagliolini con ragù di verdure e fino ai secondi, tra cui si trovano lo stinco al forno con cavolo rosso o lo stufato di cervo con polenta di Storo. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il vino

Il Franciacorta brut Saten de La Fioca (tel. 030.9826313) di Nigoline di Corte Franca (BS). Di colore paglierino classico, ha una finezza di bollicine particolare. In bocca è fresco, di piacevole equilibrio, fragrante, serbevole, rimarcato da una buona acidità, che tuttavia non sovrabbonda. Colpisce anche la leggera speziatura.